VIDEO – Sant’Agabio, con le modifiche alla viabilità rischio incidenti

Mentre proseguono i lavori della ciclabile, il traffico veicolare procede "senza regole"

Chi è transitato in questi giorni nei pressi dello svincolo tra corso Milano e corso Trieste non può aver fatto a meno di notare le modifiche della viabilità a seguito dei lavori di realizzazione della pista ciclabile che collegherà la sede di scienze del farmaco dell’Università del Piemonte Orientale con il campus principale e il centro cittadino. Una scelta già annunciata dall’assessore ai lavori pubblici Rocco Zoccali che aveva motivato l’iniziativa con l’obiettivo di «rendere il traffico più fluido e coerente migliorando la la mobilità e la fruibilità degli spazi».

Si tratta di un progetto da 2 milioni di euro finanziato con il Pnrr i cui lavori procederanno per step. Il primo di questi prevede interventi tra via Fogazzaro e via Leonardo da Vinci. Chi viaggia in direzione del centro può, quindi, percorrere corso Trieste a senso unico in quel tratto, mentre all’imbocco con il cavalcavia, le auto in uscita dalla città possono proseguire su corso Trieste, ma devono poi imboccare via Leonardo da Vinci per tornare sul corso principale, mentre bus e mezzi pesanti possono continuare solo su corso Milano, che rimane a doppio senso di marcia.

Sembrerebbe una soluzione momentanea, come ha spiegato ieri, 11 marzo, in commissione Zoccali, che però ha già fatto alzare qualche sopracciglio. «La segnaletica è inadeguata e spesso gli automobilisti non sono in grado di comprendere i percorsi alternativi» ha dichiarato la consigliera comunale Cinzia Spilinga che ha aggiunto «spesso le auto in arrivo verso il centro città effettuano un’inversione di marcia all’imbocco del cavalcavia creando code e disagi, ma soprattutto mettendo in pericolo sé stessi e gli altri automobilisti». Dal canto suo Zoccali ha rassicurato che il problema è noto all’amministrazione che sta «verificando la fattibilità tecnica dell’installazione di cartellonistica più grande nei pressi del cantiere».

Come abbiamo potuto verificare, la pratica di inversione è consolidata in quel tratto di strada che, forse, avrebbe potuto già essere adattato in maniera diversa con l’istituzione dei sensi unici in uscita su corso Milano e in entrata su corso Trieste in maniera tale da permettere agli automobilisti di ricongiungersi all’arteria di corso Milano grazie al baffo di svincolo già presente attualmente. Ma la sperimentazione di questo percorso alternativo pare avverrà soltanto a lavori terminati.

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Luca Galuppini

24 anni, laureato con lode in Politics, Philosophy and Public Affairs presso l'Università degli Studi di Milano, lavora come addetto stampa.

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Mentre proseguono i lavori della ciclabile, il traffico veicolare procede “senza regole”

Chi è transitato in questi giorni nei pressi dello svincolo tra corso Milano e corso Trieste non può aver fatto a meno di notare le modifiche della viabilità a seguito dei lavori di realizzazione della pista ciclabile che collegherà la sede di scienze del farmaco dell’Università del Piemonte Orientale con il campus principale e il centro cittadino. Una scelta già annunciata dall’assessore ai lavori pubblici Rocco Zoccali che aveva motivato l’iniziativa con l’obiettivo di «rendere il traffico più fluido e coerente migliorando la la mobilità e la fruibilità degli spazi».

Si tratta di un progetto da 2 milioni di euro finanziato con il Pnrr i cui lavori procederanno per step. Il primo di questi prevede interventi tra via Fogazzaro e via Leonardo da Vinci. Chi viaggia in direzione del centro può, quindi, percorrere corso Trieste a senso unico in quel tratto, mentre all’imbocco con il cavalcavia, le auto in uscita dalla città possono proseguire su corso Trieste, ma devono poi imboccare via Leonardo da Vinci per tornare sul corso principale, mentre bus e mezzi pesanti possono continuare solo su corso Milano, che rimane a doppio senso di marcia.

Sembrerebbe una soluzione momentanea, come ha spiegato ieri, 11 marzo, in commissione Zoccali, che però ha già fatto alzare qualche sopracciglio. «La segnaletica è inadeguata e spesso gli automobilisti non sono in grado di comprendere i percorsi alternativi» ha dichiarato la consigliera comunale Cinzia Spilinga che ha aggiunto «spesso le auto in arrivo verso il centro città effettuano un’inversione di marcia all’imbocco del cavalcavia creando code e disagi, ma soprattutto mettendo in pericolo sé stessi e gli altri automobilisti». Dal canto suo Zoccali ha rassicurato che il problema è noto all’amministrazione che sta «verificando la fattibilità tecnica dell’installazione di cartellonistica più grande nei pressi del cantiere».

Come abbiamo potuto verificare, la pratica di inversione è consolidata in quel tratto di strada che, forse, avrebbe potuto già essere adattato in maniera diversa con l’istituzione dei sensi unici in uscita su corso Milano e in entrata su corso Trieste in maniera tale da permettere agli automobilisti di ricongiungersi all’arteria di corso Milano grazie al baffo di svincolo già presente attualmente. Ma la sperimentazione di questo percorso alternativo pare avverrà soltanto a lavori terminati.

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24 anni, laureato con lode in Politics, Philosophy and Public Affairs presso l'Università degli Studi di Milano, lavora come addetto stampa.