Villa Varzi, i famigliari: «Chissà quando rivedremo i nostri figli: desideriamo che ricevano attenzione»

«Non vediamo i nostri figli da oltre un mese: desideriamo che ricevano attenzione». Si fanno sentire i genitori delle persone che risiedono a Villa Varzi, una delle realtà coinvolte nel cambio di gestione di cooperativa. La Villa, gestita fino al 31 ottobre dalla Cooperativa Elleuno, è passata a Consorzio Blu, subentrata in seguito alla richiesta di Elleuno di risolvere il contratto con Cisa. Dal primo novembre la cooperativa ha applicato alcune modifiche, per cui i sindacati hanno anche proclamato lo stato di agitazione.

Margherita Broglio, mamma di una ragazza che vive a Villa Varzi e rappresentante dei genitori, racconta la situazione. «Quando Elleuno ha ottenuto la gestione della struttura ci ha promesso di aiutarci e i ragazzi in questi due anni sono stati seguiti al meglio e parlo sia come rappresentante, sia come mamma, perché ho visto mia figlia attiva e felice». Poi il Covid. «Questo terribile virus ci ha tenuto lontani dai nostri figli da marzo a luglio, sono dieci in tutto le persone che vivono in struttura, oltre a chi invece gode del servizio diurno. E’ stato difficile non vedere i nostri figli, ma Elleuno si è presa cura di loro e potevamo vederci via videochiamata e ricevevamo tanto materiale di ciò che stavano facendo».

 

 

Poi la seconda ondata del virus, e anche il cambio gestione: «I nostri figli sono stati richiusi, e giustamente per tutelare la loro salute, il 15 ottobre, ed è andato tutto bene per qualche settimana. Con l’arrivo di Consorzio Blu ci siamo trovati di fronte a una situazione che ci preoccupa» spiega Margherita. Una situazione che viene costantemente monitorata tanto che dopo un primo incontro fra le parti, c’è stata un’altra riunione nella giornata di ieri, lunedì 14 dicembre, fra Cisa, Consorzio Blu e amministrazione. La cooperativa ha dato alcune risposte: «Per i nostri figli le ore di Educativa erano 15.5 al giorno e sono passate a 8, però in questo mese sono state molto bene, trenta in tutto, – spiega Margherita – nella riunione ci è stato detto che ora le ore saranno davvero otto, grazie all’assunzione di un nuovo educatore».

Per questo mese infatti l’educatrice era rimasta una soltanto, a occuparsi di Educativa e anche di Coordinamento, anche in questo caso con una riduzione: da 38 settimanali a 8. «Ci hanno anche garantito alcune attività per i nostri ragazzi e vogliamo credere che sarà così» dice la mamma con tanta speranza. «I nostri ragazzi hanno sofferto tanto, soffriamo noi a non poterli abbracciare, che siano gestiti come meritano con tutte le attenzioni». A garantire costante attenzione anche il sindaco: «La situazione è costantemente monitorata, in generale ma in modo particolare su Villa Varzi, non vogliamo lasciare nessuno da solo, – spiega Di Caprio – nella riunione abbiamo avuto finalmente delle risposte concrete. Diamo tempo per vedere se sarà effettivamente così».

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Villa Varzi, i famigliari: «Chissà quando rivedremo i nostri figli: desideriamo che ricevano attenzione»

«Non vediamo i nostri figli da oltre un mese: desideriamo che ricevano attenzione». Si fanno sentire i genitori delle persone che risiedono a Villa Varzi, una delle realtà coinvolte nel cambio di gestione di cooperativa. La Villa, gestita fino al 31 ottobre dalla Cooperativa Elleuno, è passata a Consorzio Blu, subentrata in seguito alla richiesta di Elleuno di risolvere il contratto con Cisa. Dal primo novembre la cooperativa ha applicato alcune modifiche, per cui i sindacati hanno anche proclamato lo stato di agitazione.

Margherita Broglio, mamma di una ragazza che vive a Villa Varzi e rappresentante dei genitori, racconta la situazione. «Quando Elleuno ha ottenuto la gestione della struttura ci ha promesso di aiutarci e i ragazzi in questi due anni sono stati seguiti al meglio e parlo sia come rappresentante, sia come mamma, perché ho visto mia figlia attiva e felice». Poi il Covid. «Questo terribile virus ci ha tenuto lontani dai nostri figli da marzo a luglio, sono dieci in tutto le persone che vivono in struttura, oltre a chi invece gode del servizio diurno. E’ stato difficile non vedere i nostri figli, ma Elleuno si è presa cura di loro e potevamo vederci via videochiamata e ricevevamo tanto materiale di ciò che stavano facendo».

 

 

Poi la seconda ondata del virus, e anche il cambio gestione: «I nostri figli sono stati richiusi, e giustamente per tutelare la loro salute, il 15 ottobre, ed è andato tutto bene per qualche settimana. Con l’arrivo di Consorzio Blu ci siamo trovati di fronte a una situazione che ci preoccupa» spiega Margherita. Una situazione che viene costantemente monitorata tanto che dopo un primo incontro fra le parti, c’è stata un’altra riunione nella giornata di ieri, lunedì 14 dicembre, fra Cisa, Consorzio Blu e amministrazione. La cooperativa ha dato alcune risposte: «Per i nostri figli le ore di Educativa erano 15.5 al giorno e sono passate a 8, però in questo mese sono state molto bene, trenta in tutto, – spiega Margherita – nella riunione ci è stato detto che ora le ore saranno davvero otto, grazie all’assunzione di un nuovo educatore».

Per questo mese infatti l’educatrice era rimasta una soltanto, a occuparsi di Educativa e anche di Coordinamento, anche in questo caso con una riduzione: da 38 settimanali a 8. «Ci hanno anche garantito alcune attività per i nostri ragazzi e vogliamo credere che sarà così» dice la mamma con tanta speranza. «I nostri ragazzi hanno sofferto tanto, soffriamo noi a non poterli abbracciare, che siano gestiti come meritano con tutte le attenzioni». A garantire costante attenzione anche il sindaco: «La situazione è costantemente monitorata, in generale ma in modo particolare su Villa Varzi, non vogliamo lasciare nessuno da solo, – spiega Di Caprio – nella riunione abbiamo avuto finalmente delle risposte concrete. Diamo tempo per vedere se sarà effettivamente così».

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