Sulla necessità di avvicinare Novara e Vercelli sono tutti d’accordo. O meglio, sono d’accordo gli enti territoriali interessanti alla realizzazione della supestrada a quattro corsie che collegherà le due città. Sindaci e presidenti delle due province, infatti, insieme agli amministratori dei comuni coinvolti, hanno firmato un protocollo d’intesa che segna i primi passi del progetto da 60 milioni di euro; la progettazione, del valore di 400 mila euro, è finanziata dalla Regione ed entro metà dicembre sarà pubblicato il bando. Entro tre mesi, poi, dovrebbe essee cocluso l’iter con l’aggiudicazione dell’incarico per redigere il progetto.
Durante il roadshow dello scorso 25 febbraio, il presidente della Regione Alberto Cirio aveva definito la nuova Novara-Vercelli «un’opera irrinunciabile inserita nella programmazione dei finanziamenti regionali».
Da quel momento, però, sia le opposizioni in consiglio regionale e comunale che le associazioni ambientaliste del territorio hanno iniziato a sollevare dubbi sull’utilità del progetto. E ora che le basi sono state poste, sono proprio le associazioni a ribadire la loro contrarietà: «Si dà il via a un progetto che esiste nei cassetti da almeno trent’anni: lo si mette su carta, ma non c’è nulla da progettare – afferma il presidente di Novara Green, Fabrizio Cerri, anche a nome di Legambiente e Fiab -. Ci eravamo espressi contrariamente allora e la nostra posizione rispetto all’ennesimo consumo di suolo non è cambiata. La soluzione alternativa all’imbuto nei paesi c’era: creare piccole varianti, circonvallazioni, che tagliassero fuori il traffico pesante dai centri abitati e in alcuni punti anche il raddoppio di corsia. Se la Regione è convinta di portare avanti questo progetto insensato, almeno che lo pensi in modo innovativo con una ciclabile da Novara a Vercelli e un percorso verde. Insomma che non sia il solito stradone tra due città, ma una collegamento visto in un’ottica futura».
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Una risposta
Perché tra Novara e Vercelli non si costringono i trasporti pesanti a usare l’autostrada? Perché non si investono i 400.000 euro anziché per un’inutile progettazione (al termine della quale si dirà “abbiamo già speso 400.000 euro, se non facciamo la strada li avremo buttati” e così spenderemo altri 60 milioni di euro inutilmente) per incentivare i pendolari a usare il treno dimezzando i costi degli abbonamenti? Perché la Regione non chiede più treni sulla tratta? Perché dobbiamo distruggere altro suolo produttivo? Perché vogliamo un aumento della impermeabilizzazione del suolo e dell’inquinamento? Perché andiamo avanti con queste politiche da anni Sessanta quando dovremmo agire in modo completamente diverso se vogliamo salvare la nostra agricoltura, la nostra economia, il nostro territorio e i suoi abitanti?