Voucher scuola, la Regione beffa 45 mila famiglie

Voucher scuola, la Regione beffa 45 mila famiglie. Una doccia fredda per le migliaia di famiglie piemontesi, già alle prese con le difficoltà economiche in particolare in questo periodo. Nella giornata di ieri, infatti, la Regione ha inviato una comunicazione a 45 mila persone risultate idonee a percepire il voucher scuola, ma non finanziabili.

Subito dopo, però, è arrivata la smentita dalla Regione stessa che ha ammesso il pasticcio: «Si precisa che questa (la comunicazione) è stata causata dall’errore materiale di un funzionario nella trasmissione dei nominativi dei beneficiari dei voucher alla società che gestisce gli stessi».

L’assessore all’Istruzione, Elena Chiorino, si è scusata con le famiglie definendo l’errore «inaccettabile, sia per l’estrema gravità dello stesso, sia per il delicato momento che, causa l’emergenza Covid-19, le famiglie che, pur avendone diritto, non hanno potuto entrare nella graduatoria di quelle finanziabili, stanno vivendo».

 

 

Si attende per capire cosa succederà. Nel frattempo la Regione ha avviato una procedura di verifica per accertare le responsabilità di quanto accaduto e assumere i conseguenti provvedimenti.

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Voucher scuola, la Regione beffa 45 mila famiglie. Una doccia fredda per le migliaia di famiglie piemontesi, già alle prese con le difficoltà economiche in particolare in questo periodo. Nella giornata di ieri, infatti, la Regione ha inviato una comunicazione a 45 mila persone risultate idonee a percepire il voucher scuola, ma non finanziabili.

Subito dopo, però, è arrivata la smentita dalla Regione stessa che ha ammesso il pasticcio: «Si precisa che questa (la comunicazione) è stata causata dall’errore materiale di un funzionario nella trasmissione dei nominativi dei beneficiari dei voucher alla società che gestisce gli stessi».

L’assessore all’Istruzione, Elena Chiorino, si è scusata con le famiglie definendo l’errore «inaccettabile, sia per l’estrema gravità dello stesso, sia per il delicato momento che, causa l’emergenza Covid-19, le famiglie che, pur avendone diritto, non hanno potuto entrare nella graduatoria di quelle finanziabili, stanno vivendo».

 

 

Si attende per capire cosa succederà. Nel frattempo la Regione ha avviato una procedura di verifica per accertare le responsabilità di quanto accaduto e assumere i conseguenti provvedimenti.

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