Con l’approssimarsi della stagione della vendemmia torna l’ormai tradizionale appuntamento con la “Giornata della viticoltura”, appuntamento che vuole suggellare i quasi quattro decenni (per la precisione 38 anni) di attività a difesa integrata nei vigneti. Una pratica che vuole privilegiare gl interventi agronomici, biologici e biotecnici, ricorrendo ai fotofarmaci di sintesi unicamente nel caso in cui non siano disponibili alternative efficaci a minor impatto ambientale.
Evento è l’ormai consueto convegno in programma martedì prossimo, 10 settembre, con un convegno ospitato a Palazzo Gallarati a Ghemme. Il programma dei lavori, che inizieranno alle 14,30 e moderati dal giornalista Massimo Delzoppo, prevede dopo il saluto delle autorità l’intervento di Stefano Vercelloni, vicepresidente nazionale dell’Associazione Città del vino, che traccerà tra l’altro il punto sulle iniziative promozionali riguardanti il territorio vitivinicolo dell’Alto Piemonte, che per il 2024 insieme al Gran Monferrato, ha il riconoscimento di Città europea del vino.
Gli aspetti maggiormente tecnici saranno trattati da Giuseppe Carlo Lozzia, dell’Accademia nazionale della vite e del vino; Osvaldo Failla e Leonardo Valenti, entrambi docenti presso il Dipartimento di Scienze agrarie dell’UniMi. Dopo gli interventi istituzionali di ben tre assessori regionali – previsti quelli dei novaresi Matteo Marnati e Marina Chiarelli, oltre a quello di Paolo Bongioanni, titolare tra l’altro delle deleghe all’Agricoltura e Commercio – è in programma la consegna degli attestati di merito e una visita guidata in un vigneto locale per una “visita sul campo” curata da Michele Vigasio, tecnico della Vignaioli piemontesi. Argomento trattato in questa occasione saranno gli insegnamenti di questa annata sul fronte plasmopara viticola e popilla japonica, la presenza di quest’ultima è stata considerata quest’anno meno “virulenta” che in passato.
Da Stefano Vercelloni infine, in occasione della presentazione della giornata, avvenuta ieri mattina, 3 settembre nella sala consiliare della Provincia, qualche anticipazione sull’imminente vendemmia (che dovrebbe partire a metà mese con i bianchi per giungere sino a ottobre con i nebioli), che si annuncia di buona qualità, anche se la quantità prevista dall’annata dovrebbe essere inferiore di circa il venti per cento.