Un progetto sperimentale, ideato dell’Unione Europea, che ha come obiettivo lo sviluppo di un sistema di trasporto sostenibile, efficiente e sicuro, che consenta alle autorità di accedere ai dati per i controlli di conformità. È l’ambizioso progetto di “Keystone” che martedì 28 novembre dalle 14 verrà discusso al Centro intermodale di Novara in una tavola rotonda a cui parteciperanno ventidue manager provenienti di tutto il continente.
Per lo scopo i partner coinvolti si propongono di trovare soluzioni digitali standardizzate al sistema di trasporto delle merci, in particolare quelle transfrontaliere dimostrando la validità di una soluzione web app proposta tramite due piloti del mondo reale. Tra gli intenti c’è anche quello di sviluppare un ecosistema di trasporto digitale senza soluzione di continuità che sia funzionale e replicabile su tutti i nodi.
Il progetto pensa anche all’ambiente con una riduzione dei costi e dell’impronta di CO2. Alle autorità pubbliche saranno anche forniti gli strumenti per aumentare il grado di efficienza dei controlli di
sicurezza.
«Il progetto lascia comunque libertà di espressione a tutti i soggetti coinvolti, liberi di segnalare anche in corso d’opera nuove criticità, nuove idee, nuove visioni. Il gruppo di studio e ricerca prenderà in considerazione e utilizzerà ogni spunto utile a migliorare la ricerca e finalizzarla agli obiettivi» sottolinea Massimo Arnese, amministratore delegato di Crosstec, società controllata dall’Interporto di Novara.
Tra i relatori italiani anche Gianfranco De Angelis, direzione 3 inter modalità il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, il questore di Novara, Alessandra Faranda Cordella e Anne Guèrin e Aldo Croci, gruppo Hupac, società svizzera azionista di controllo del Cim.