All’Upo il nuovo corso di laurea per giuristi d’impresa. Il direttore Cavino: «Formiamo la nuova classe dirigente»

"Giurisprudenza per l'economia e l'impresa" è un corso magistrale per chi vuole specializzarsi nelle professioni giuridiche ma con uno sguardo alle materie economiche

Dal prossimo autunno all’università del Piemonte Orientale sarà disponibile un nuovo corso di laurea, unico in tutta Italia, che integra il diritto con l’economia. “Giurisprudenza per l’economia e l’impresa”, infatti, è un corso magistrale per chi vuole specializzarsi nelle professioni giuridiche ma con uno sguardo alle materie economiche.

«Il progetto è nato due anni fa, ma abbiamo iniziato a parlarne concretamente solo a ottobre dello scorso anno – ha spiegato il direttore del Disei, Massimo Cavino, professore ordinario di Istituzioni di Diritto pubblico -. Il comitato di indirizzo, che si riunirà una volta all’anno per suggerire eventuali cambiamenti, è composto non solo dagli ordini degli avvocati, dei notai e dalla magistratura, ma anche da altre figure professionali che pensavamo potessero dare un importante contributo, come i consulenti del lavoro e i commercialisti».

La decisione di istituire il nuovo corso è arrivata dopo un dialogo con alcuni stakeholders del territorio quali enti pubblici, associazioni di categoria, ordini professionali nel settore giuridico ed economico che hanno rappresentato la necessità di affiancare alla figura tradizionale del giurista una con lo stesso titolo, ma in grado di confrontarsi con le imprese e le pubbliche amministrazioni. «Servono manager capaci di parlare la stessa lingua dei commercialisti, di leggere un bilancio e di gestire il lavoro dei consulenti – ha specificato il direttore -. Il corso di laurea in Giurisprudenza, dunque, continuerà a essere attivo ad Alessandria, mentre qui a Novara verrà garantita una formazione giuridica completa a cui si aggiungerà una formazione specialistica in ambito economico aziendale. Tanto che, terminati i cinque anni, con un anno di studio in più sarà possibile conseguire anche la laurea magistrale in Economia. Il mio sogno è che gli studenti che decideranno di iscriversi al sesto anno, lo facciano part time: ciò significherebbe aver trovato lavoro subito dopo la laurea, percorso agevolato dal fatto che durante il corso di studi saranno attivati una serie di stage».

Ma a chi è rivolto il corso di laurea in “Giurisprudenza per l’economia e l’impresa”? «Il piano di studi è impegnativo e caratterizzato – ha detto ancora Cavino – e presuppone conoscenze di base acquisite a scuola. Per questo motivo il corso sarà presentato il 7 luglio al campus Perrone durante un open day, mentre il 13 e il 14 luglio sono in programma due giornate formative con un test finale il 15 che non è vincolante ai fini dell’iscrizione, ma consentirà agli studenti di capire il proprio livello di conoscenze e fare la scelta più adeguata».

L’ateneo attende almeno 150 matricole su una platea di 13 mila diplomati tra le province del Piemonte nord orientale fino alla prima cintura milanese: «Non lo nascondo: per iscriversi a questo corso bisogna essere fortemente motivati – ha aggiunto il professore -. Lo scopo di questo percorso di studi è quello di costruire la nuova classe dirigente capace di prendere decisioni e guardare alla complessità dei problemi. Durante la pandemia, in particolare, ci siamo resi conto di quanto queste figure fossero necessarie e di quanti errori siano stati commessi: perché mancavano medici? Una situazione che era prevedibile da tempo, ma che nessuno aveva preso in considerazione. E questo è un problema organizzativo, non sanitario».

Il corso è made in Novara e non ce n’è un altro simile in tutta Italia. «L’Upo è una realtà ormai considerata livello nazionale – ha concluso Cavino -. Quando mi siedo al tavolo con i colleghi di altre realtà, non c’è più lo stupore dell’università del Piemonte Orientale: tutti sanno dove siamo e cosa facciamo. Anche a seguito di un’indagine svolta negli atenei limitrofi, ci siamo resi conto che questa è la sede ideale per un tale percorso innovativo come d’altronde è anche la nostra università».

L’elenco degli open day è disponibile sul sito dell’Upo mentre per partecipare ai seminari del 13 e 14 luglio è necessario iscriversi entro il 9 all’indirizzo didattica.disei@uniupo.it.

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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All’Upo il nuovo corso di laurea per giuristi d’impresa. Il direttore Cavino: «Formiamo la nuova classe dirigente»

“Giurisprudenza per l’economia e l’impresa” è un corso magistrale per chi vuole specializzarsi nelle professioni giuridiche ma con uno sguardo alle materie economiche

Dal prossimo autunno all'università del Piemonte Orientale sarà disponibile un nuovo corso di laurea, unico in tutta Italia, che integra il diritto con l'economia. "Giurisprudenza per l'economia e l'impresa", infatti, è un corso magistrale per chi vuole specializzarsi nelle professioni giuridiche ma con uno sguardo alle materie economiche.

«Il progetto è nato due anni fa, ma abbiamo iniziato a parlarne concretamente solo a ottobre dello scorso anno – ha spiegato il direttore del Disei, Massimo Cavino, professore ordinario di Istituzioni di Diritto pubblico -. Il comitato di indirizzo, che si riunirà una volta all’anno per suggerire eventuali cambiamenti, è composto non solo dagli ordini degli avvocati, dei notai e dalla magistratura, ma anche da altre figure professionali che pensavamo potessero dare un importante contributo, come i consulenti del lavoro e i commercialisti».

La decisione di istituire il nuovo corso è arrivata dopo un dialogo con alcuni stakeholders del territorio quali enti pubblici, associazioni di categoria, ordini professionali nel settore giuridico ed economico che hanno rappresentato la necessità di affiancare alla figura tradizionale del giurista una con lo stesso titolo, ma in grado di confrontarsi con le imprese e le pubbliche amministrazioni. «Servono manager capaci di parlare la stessa lingua dei commercialisti, di leggere un bilancio e di gestire il lavoro dei consulenti – ha specificato il direttore -. Il corso di laurea in Giurisprudenza, dunque, continuerà a essere attivo ad Alessandria, mentre qui a Novara verrà garantita una formazione giuridica completa a cui si aggiungerà una formazione specialistica in ambito economico aziendale. Tanto che, terminati i cinque anni, con un anno di studio in più sarà possibile conseguire anche la laurea magistrale in Economia. Il mio sogno è che gli studenti che decideranno di iscriversi al sesto anno, lo facciano part time: ciò significherebbe aver trovato lavoro subito dopo la laurea, percorso agevolato dal fatto che durante il corso di studi saranno attivati una serie di stage».

Ma a chi è rivolto il corso di laurea in "Giurisprudenza per l'economia e l'impresa"? «Il piano di studi è impegnativo e caratterizzato – ha detto ancora Cavino – e presuppone conoscenze di base acquisite a scuola. Per questo motivo il corso sarà presentato il 7 luglio al campus Perrone durante un open day, mentre il 13 e il 14 luglio sono in programma due giornate formative con un test finale il 15 che non è vincolante ai fini dell’iscrizione, ma consentirà agli studenti di capire il proprio livello di conoscenze e fare la scelta più adeguata».

L’ateneo attende almeno 150 matricole su una platea di 13 mila diplomati tra le province del Piemonte nord orientale fino alla prima cintura milanese: «Non lo nascondo: per iscriversi a questo corso bisogna essere fortemente motivati – ha aggiunto il professore -. Lo scopo di questo percorso di studi è quello di costruire la nuova classe dirigente capace di prendere decisioni e guardare alla complessità dei problemi. Durante la pandemia, in particolare, ci siamo resi conto di quanto queste figure fossero necessarie e di quanti errori siano stati commessi: perché mancavano medici? Una situazione che era prevedibile da tempo, ma che nessuno aveva preso in considerazione. E questo è un problema organizzativo, non sanitario».

Il corso è made in Novara e non ce n’è un altro simile in tutta Italia. «L’Upo è una realtà ormai considerata livello nazionale – ha concluso Cavino -. Quando mi siedo al tavolo con i colleghi di altre realtà, non c’è più lo stupore dell’università del Piemonte Orientale: tutti sanno dove siamo e cosa facciamo. Anche a seguito di un’indagine svolta negli atenei limitrofi, ci siamo resi conto che questa è la sede ideale per un tale percorso innovativo come d’altronde è anche la nostra università».

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