Ancora in ripresa la domanda di lavoro dalle imprese del Quadrante

Oltre 6 mila le entrate previste nel corrente mese di ottobre nelle quattro province del Piemonte nord Orientale secondo i dati diffusi dalla Camera di commercio. Poco meno di 3.500 nel Novarese, anche se rimane forte la maggioranza della tipologia dei contratti a termine

E’ ancora in ripresa la domanda di lavoro dalle imprese del Quadrante. Lo conferma la Camera di commercio Monte Rosa Laghi Piemonte Nord attraverso il Bollettino mensile del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal, confermando come la crescita, nelle quattro province – Biella, Novara, Verbano Cusio Ossola e Vercelli – del Piemonte Nord sia superiore anche rispetto al corrispettivo periodo del 2019, quindi in epoca pre Covid. Sono infatti 6.640 i contratti programmati dalle imprese del Quadrante per il corrente mese di ottobre 2021. Considerando l’intero trimestre ottobre-dicembre le entrate stimate ammonteranno complessivamente a 16.070, poco più del 16% delle 98.680 programmate a livello regionale, con un incremento di +6.520 unità rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e di +3.950 unità rispetto all’analogo periodo 2019, prima cioè dello scoppio della pandemia.


Oltre il 70% delle entrate programmate saranno con un contratto a termine; in tutte le realtà del territorio, inoltre, si riscontra un’elevata richiesta di esperienza professionale specifica o nello stesso settore, superiore anch’essa al 70% delle entrate. Pur con le dovute differenze legate alle diverse vocazioni economiche dei territori, sono i servizi alle persone e l’industria (costruzioni incluse) a esprimere buona parte della domanda di lavoro nelle quattro province interessate.


Analissando nello specifico il nostro territorio di riferimento, nella provincia di Novara le entrate programmate a ottobre 2021 ammontano a 3.480. Solo nel 21% dei casi le entrate saranno stabili, con contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel restante 79% si tratterà di contratti a termine. Sotto il profilo settoriale metà delle assunzioni si concentreranno nei servizi; sempre il 50% delle entrate, inoltre, troverà collocazione in imprese con meno di 50 dipendenti. Per quanto riguarda il profilo professionale, il 17% dei contratti sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici, una quota inferiore alla media nazionale (20%), mentre l’11% delle entrate interesserà personale laureato. La domanda di giovani under 30 riguarderà, invece, il 36% delle entrate provinciali. In 34 casi su 100 le imprese novaresi prevedono difficoltà di reperimento dei profili desiderati. Allargando l’analisi previsionale al trimestre ottobre-dicembre, le entrate previste saranno complessivamente 7.880, 3.510 in più rispetto al trimestre 2020, con un incremento di +2.150 unità rispetto allo stesso periodo del 2019. I principali settori in cui si concentreranno le previsioni di entrata nel trimestre di riferimento sono il commercio (1.120 unità), le industrie meccaniche ed elettroniche (1.000) e le industrie chimico-farmaceutiche (800).

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Ancora in ripresa la domanda di lavoro dalle imprese del Quadrante

Oltre 6 mila le entrate previste nel corrente mese di ottobre nelle quattro province del Piemonte nord Orientale secondo i dati diffusi dalla Camera di commercio. Poco meno di 3.500 nel Novarese, anche se rimane forte la maggioranza della tipologia dei contratti a termine

E’ ancora in ripresa la domanda di lavoro dalle imprese del Quadrante. Lo conferma la Camera di commercio Monte Rosa Laghi Piemonte Nord attraverso il Bollettino mensile del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal, confermando come la crescita, nelle quattro province – Biella, Novara, Verbano Cusio Ossola e Vercelli – del Piemonte Nord sia superiore anche rispetto al corrispettivo periodo del 2019, quindi in epoca pre Covid. Sono infatti 6.640 i contratti programmati dalle imprese del Quadrante per il corrente mese di ottobre 2021. Considerando l’intero trimestre ottobre-dicembre le entrate stimate ammonteranno complessivamente a 16.070, poco più del 16% delle 98.680 programmate a livello regionale, con un incremento di +6.520 unità rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e di +3.950 unità rispetto all’analogo periodo 2019, prima cioè dello scoppio della pandemia.


Oltre il 70% delle entrate programmate saranno con un contratto a termine; in tutte le realtà del territorio, inoltre, si riscontra un’elevata richiesta di esperienza professionale specifica o nello stesso settore, superiore anch’essa al 70% delle entrate. Pur con le dovute differenze legate alle diverse vocazioni economiche dei territori, sono i servizi alle persone e l’industria (costruzioni incluse) a esprimere buona parte della domanda di lavoro nelle quattro province interessate.


Analissando nello specifico il nostro territorio di riferimento, nella provincia di Novara le entrate programmate a ottobre 2021 ammontano a 3.480. Solo nel 21% dei casi le entrate saranno stabili, con contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, mentre nel restante 79% si tratterà di contratti a termine. Sotto il profilo settoriale metà delle assunzioni si concentreranno nei servizi; sempre il 50% delle entrate, inoltre, troverà collocazione in imprese con meno di 50 dipendenti. Per quanto riguarda il profilo professionale, il 17% dei contratti sarà destinato a dirigenti, specialisti e tecnici, una quota inferiore alla media nazionale (20%), mentre l’11% delle entrate interesserà personale laureato. La domanda di giovani under 30 riguarderà, invece, il 36% delle entrate provinciali. In 34 casi su 100 le imprese novaresi prevedono difficoltà di reperimento dei profili desiderati. Allargando l’analisi previsionale al trimestre ottobre-dicembre, le entrate previste saranno complessivamente 7.880, 3.510 in più rispetto al trimestre 2020, con un incremento di +2.150 unità rispetto allo stesso periodo del 2019. I principali settori in cui si concentreranno le previsioni di entrata nel trimestre di riferimento sono il commercio (1.120 unità), le industrie meccaniche ed elettroniche (1.000) e le industrie chimico-farmaceutiche (800).

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