Appalto pulizie in Asl e ospedale: a fine novembre la prima verifica

«Al momento la situazione fra gli addetti è tranquilla, ma ricordiamo che Markas ha vinto la gara con un ribasso del 30% – afferma Mattia Rago di Fisascat Cisl – Restiamo del parere che prima di far entrare in operatività il nuovo appaltatore sarebbe stato meglio attendere la sentenza del Consiglio di Stato, attesa per il 9 dicembre»

Pulizie in Asl e ospedale: a fine novembre la prima verifica sull’organizzazione del lavoro per un appalto controverso, su cui la Cisl ha presentato un esposto in Procura. «Un momento importante – afferma Mattia Rago di Fisascat Cisl – perché l’azienda che l’ha ottenuto dovrà capire se è effettivamente sostenibile. Al momento, dopo un mese di operatività da parte della nuova azienda, la situazione fra gli addetti è tranquilla, ma ricordiamo che Markas ha vinto l’appalto con un ribasso del 30%, che abbiamo criticato sin da subito. Potrebbe rimanere tutto com’è ora, oppure potrebbero esserci dei tagli, sul lavoro o sui prodotti utilizzati. O magari, al contrario, potrebbe decidere di aumentare le ore lavoro».

I nuovi contratti sono diventati operativi a ottobre, dopo che Scr – che aveva indetto la gara per conto della Regione – aveva fatto pressione sulle Asl di tutti i territori interessati dall’appalto (leggi qui) perché siglasse l’accordo con Markas. Il sindacato di base Usb aveva parlato di «contratti capestro» e chiesto l’intervento dell’Ispettorato del lavoro. «I lavoratori li hanno firmati con diritto di riserva sulla fascia oraria – spiega Rago – per tutelarsi sul mantenimento del monte ore settimanale». Nei giorni scorsi nel Vco, che rientra in un altro lotto dell’appalto, la firma dei contratti è saltata proprio perché non riportava gli orari di lavoro.

Ma c’è un altra “spada di Damocle” che pende sull’appalto: la sentenza del Consiglio di Stato, attesa per il prossimo 9 dicembre, in cui dovrà esprimersi sul ricorso di Dussmann che ha chiesto l’annullamento della gara e la sua riedizione. «Restiamo del parere che prima di far entrare in operatività il nuovo appaltatore sarebbe stato meglio attendere questo pronunciamento – conclude Rago – Se dovesse dare ragione a Dussmann cosa potrebbe accadere?».

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Elena Ferrara

Nata a Novara, diplomata al liceo scientifico Antonelli, si è poi laureata in Scienze della Comunicazione multimediale all'Università degli studi di Torino. Iscritta all'albo dei giornalisti pubblicisti dal 2006.

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Appalto pulizie in Asl e ospedale: a fine novembre la prima verifica

«Al momento la situazione fra gli addetti è tranquilla, ma ricordiamo che Markas ha vinto la gara con un ribasso del 30% – afferma Mattia Rago di Fisascat Cisl – Restiamo del parere che prima di far entrare in operatività il nuovo appaltatore sarebbe stato meglio attendere la sentenza del Consiglio di Stato, attesa per il 9 dicembre»

Pulizie in Asl e ospedale: a fine novembre la prima verifica sull’organizzazione del lavoro per un appalto controverso, su cui la Cisl ha presentato un esposto in Procura. «Un momento importante – afferma Mattia Rago di Fisascat Cisl – perché l’azienda che l’ha ottenuto dovrà capire se è effettivamente sostenibile. Al momento, dopo un mese di operatività da parte della nuova azienda, la situazione fra gli addetti è tranquilla, ma ricordiamo che Markas ha vinto l’appalto con un ribasso del 30%, che abbiamo criticato sin da subito. Potrebbe rimanere tutto com’è ora, oppure potrebbero esserci dei tagli, sul lavoro o sui prodotti utilizzati. O magari, al contrario, potrebbe decidere di aumentare le ore lavoro».

I nuovi contratti sono diventati operativi a ottobre, dopo che Scr – che aveva indetto la gara per conto della Regione – aveva fatto pressione sulle Asl di tutti i territori interessati dall’appalto (leggi qui) perché siglasse l’accordo con Markas. Il sindacato di base Usb aveva parlato di «contratti capestro» e chiesto l’intervento dell’Ispettorato del lavoro. «I lavoratori li hanno firmati con diritto di riserva sulla fascia oraria – spiega Rago – per tutelarsi sul mantenimento del monte ore settimanale». Nei giorni scorsi nel Vco, che rientra in un altro lotto dell’appalto, la firma dei contratti è saltata proprio perché non riportava gli orari di lavoro.

Ma c’è un altra “spada di Damocle” che pende sull’appalto: la sentenza del Consiglio di Stato, attesa per il prossimo 9 dicembre, in cui dovrà esprimersi sul ricorso di Dussmann che ha chiesto l’annullamento della gara e la sua riedizione. «Restiamo del parere che prima di far entrare in operatività il nuovo appaltatore sarebbe stato meglio attendere questo pronunciamento – conclude Rago – Se dovesse dare ragione a Dussmann cosa potrebbe accadere?».

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Nata a Novara, diplomata al liceo scientifico Antonelli, si è poi laureata in Scienze della Comunicazione multimediale all'Università degli studi di Torino. Iscritta all'albo dei giornalisti pubblicisti dal 2006.