La notizia di ieri circa l’acquisizione da parte di Granarolo del marchio Mario Costa, storico stabilimento di gorgonzola situato a Orfengo (leggi qui), è giunta come un fulmine a ciel sereno. Appena la voce si è sparsa in città, i novaresi si sono subito allarmati ponendosi legittimi dubbi su quello che sarà il futuro del marchio stesso, un altro novarese “strappato” da un’azienda esterna, e della qualità del gorgonzola Costa, giudicato uno dei migliori tra quelli prodotti.
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Ieri il presidente del colosso del latte, Gianpiero Calzolari, ha dichiarato che «nello stabilimento novarese ci siamo dati l’obiettivo di triplicare in qualche anno la produzione di gorgonzola; come Granarolo rivendiamo già molti prodotti Dop, ma il gorgonzola sarà la prima Dop che ci mettiamo a produrre su larga scala».
«Siamo e continueremo a essere spietati nelle verifiche e nell’applicazione dei protocolli – afferma il presidente del Consorzio per la Tutela del Formaggio Gorgonzola Dop, Antonio Auricchio -. Il latte deve provenire dai territori delle Dop, non ci sono deroghe. Anche come presidente Afidop posso assicurare che il nostro impegno è massimo per vigilare costantemente sulla qualità e provenienza del latte di tutte le produzione caseari italiane Dop, che deve essere sempre e soltanto quello delle zone consortili, così come sul benessere animale. Il Consorzio ha senso di esistere se tiene sotto controllo chi non si comporta bene. Qui parlo come presidente Afidop: tempo fa ci è capitato anche di togliere il marchio a una produzione casearia di un altro formaggio perchè non tutelava il benessere animale e le condizioni igieniche delle stalle non erano conformi alla gestione del benessere animale. Il compito del Consorzio è quello di garantire la qualità per tutelare l’eccellenza».
In particolare su Costa, Auricchio ammette: «È un marchio talmente qualificato che addirittura lo avrei voluto nel mio gruppo. Sono un convinto fautore del made in Italy e vigileremo perchè nulla nello stabilimento novarese venga modificato. Dietro ogni prodotto italiano ci sono storie secolari che tutto il mondo ci invidia: questo è e sarà sempre il nostro core business».