Cna Piemonte Nord lancia l’allarme: «Serve un piano per limitare i danni»

Cominciano a farsi sentire i primi effetti economici sulle imprese del nostro territorio determinati dall’emergenza coronavirus e dai relativi provvedimenti presi dalle autorità con le misure urgenti per limitare il contagio. Le sospensioni dell’attività scolastica e degli eventi pubblici hanno provocato un netto cambiamento delle abitudini dei cittadini e influito negativamente a cascata sulle attività produttive ed economiche.

Per capire la reale situazione in questo momento, Cna Piemonte Nord ha partecipato alla rilevazione istantanea su un campione di imprese delle nostre province che operano in diversi settori. Le aziende intervistate hanno svolto funzione di antenna sia per il loro settore che per la percezione di altre situazioni aziendali con cui sono in contatto (fornitori e clienti). Complessivamente sono circa un centinaio di micro e piccole imprese operanti nel mondo dell’artigianato, della piccola industria, del terziario in genere e dei servizi. L’obiettivo di questa prima rilevazione è quella di porre una sorta di situazione zero a cui far seguire altre analoghe rilevazioni nelle prossime settimane in grado di cogliere trend di miglioramento o peggioramento della condizione economica e produttiva.

 

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Per il settore trasporti l’Osservatorio Micro e Piccole Imprese, Cna ha rilevato un forte incremento, pari a oltre il 40-50% per le attività connesse all’approvvigionamento della rete distributiva alimentare. I taxi registrano una contrazione del 50% dei ricavi, mentre il servizio di noleggio con conducente si è praticamente fermato.

La totalità del campione che lavora nell’ambito alimentare esprime un giudizio che varia da grave a moderata preoccupazione. Se l’attività della ristorazione ha subito una riduzione che va dal 30 al 50%, quella del catering è arrivata al 100%.

Altro settore sentinella delle difficoltà è quello dell’estetica: nel settore benessere per il 57% del campione la situazione è seria, in alcuni casi si parla di agenda appuntamenti azzerata. Per il restante 43% la situazione viene descritta, al momento della rilevazione, come ordinaria.

«Dai segnali raccolti attraverso questa prima rilevazione– afferma il direttore della Cna Piemonte Nord Elio Medina – risulta evidente che occorre un piano immediato e concreto per limitare i danni diretti e indiretti che l’emergenza in atto sta producendo alle attività economiche. Riteniamo che gli interventi non debbano essere rivolti solo alle imprese che si trovano nei territori cosiddetti zone rosse, ma che servano anche al territorio piemontese e nelle nostre province, che hanno evidenti connessioni con il resto del sistema produttivo del nord Italia».

«Fisco, credito, ammortizzatori sociali – aggiunge il presidente della Cna Piemonte Nord Donato Telesca – sono i principali ambiti in cui sono necessari provvedimenti straordinari. Infine occorre sensibilizzare maggiormente i cittadini -consumatori, affinché tornino alle abitudini di sempre e contribuiscano così al normale svolgimento delle attività produttive e commerciali. Queste, diversamente, si troveranno in grave difficoltà, come peraltro ci stanno già anticipando i primi dati che abbiamo raccolto».

A questo scopo Cna ha fin da subito avviato un confronto, a livello nazionale, con il governo e con la Regione Piemonte, affinché vengano predisposti interventi di tutela delle imprese, dei lavoratori, degli autonomi e dei professionisti che stanno subendo danni per questa situazione.

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Cna Piemonte Nord lancia l’allarme: «Serve un piano per limitare i danni»

Cominciano a farsi sentire i primi effetti economici sulle imprese del nostro territorio determinati dall’emergenza coronavirus e dai relativi provvedimenti presi dalle autorità con le misure urgenti per limitare il contagio. Le sospensioni dell’attività scolastica e degli eventi pubblici hanno provocato un netto cambiamento delle abitudini dei cittadini e influito negativamente a cascata sulle attività produttive ed economiche.

Per capire la reale situazione in questo momento, Cna Piemonte Nord ha partecipato alla rilevazione istantanea su un campione di imprese delle nostre province che operano in diversi settori. Le aziende intervistate hanno svolto funzione di antenna sia per il loro settore che per la percezione di altre situazioni aziendali con cui sono in contatto (fornitori e clienti). Complessivamente sono circa un centinaio di micro e piccole imprese operanti nel mondo dell’artigianato, della piccola industria, del terziario in genere e dei servizi. L’obiettivo di questa prima rilevazione è quella di porre una sorta di situazione zero a cui far seguire altre analoghe rilevazioni nelle prossime settimane in grado di cogliere trend di miglioramento o peggioramento della condizione economica e produttiva.

 

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La totalità del campione che lavora nell’ambito alimentare esprime un giudizio che varia da grave a moderata preoccupazione. Se l’attività della ristorazione ha subito una riduzione che va dal 30 al 50%, quella del catering è arrivata al 100%.

Altro settore sentinella delle difficoltà è quello dell’estetica: nel settore benessere per il 57% del campione la situazione è seria, in alcuni casi si parla di agenda appuntamenti azzerata. Per il restante 43% la situazione viene descritta, al momento della rilevazione, come ordinaria.

«Dai segnali raccolti attraverso questa prima rilevazione– afferma il direttore della Cna Piemonte Nord Elio Medina – risulta evidente che occorre un piano immediato e concreto per limitare i danni diretti e indiretti che l’emergenza in atto sta producendo alle attività economiche. Riteniamo che gli interventi non debbano essere rivolti solo alle imprese che si trovano nei territori cosiddetti zone rosse, ma che servano anche al territorio piemontese e nelle nostre province, che hanno evidenti connessioni con il resto del sistema produttivo del nord Italia».

«Fisco, credito, ammortizzatori sociali – aggiunge il presidente della Cna Piemonte Nord Donato Telesca – sono i principali ambiti in cui sono necessari provvedimenti straordinari. Infine occorre sensibilizzare maggiormente i cittadini -consumatori, affinché tornino alle abitudini di sempre e contribuiscano così al normale svolgimento delle attività produttive e commerciali. Queste, diversamente, si troveranno in grave difficoltà, come peraltro ci stanno già anticipando i primi dati che abbiamo raccolto».

A questo scopo Cna ha fin da subito avviato un confronto, a livello nazionale, con il governo e con la Regione Piemonte, affinché vengano predisposti interventi di tutela delle imprese, dei lavoratori, degli autonomi e dei professionisti che stanno subendo danni per questa situazione.

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