Cnvv attiva “Circolarità” uno sportello per favorire sinergie fra aziende e filiere

Grazie alla collaborazione con l'Università del Piemonte Orientale verifiche di fattibilità per valorizzare rifiuti, scarti, sottoprodotti, tecnologie e siti produttivi

Confindustria Novara Vercelli Valsesia (Cnvv) ha attivato, in collaborazione con il Dipartimento per lo sviluppo sostenibile e la transizione ecologica dell’Università del Piemonte Orientale (Upo), uno “Sportello Circolarità” per raccogliere l’interesse delle aziende a valorizzare, in un’ottica “circolare”, rifiuti, scarti o sottoprodotti, ma anche tecnologie e potenzialità operative di siti industriali, che potrebbero essere (re)impiegati nella loro filiera produttiva o in filiere diverse.

In una prima fase gli esperti dell’area Innovazione e Ambiente di Cnvv analizzeranno insieme ai docenti e ai ricercatori dell’Upo la fattibilità dell’ipotesi di valorizzazione segnalata dall’azienda, considerandone sia gli aspetti normativi e ambientali sia quelli tecnologici, di tipo economico e logistico. Nel caso in cui si prefigurassero opportunità interessanti potranno essere coinvolti nel progetto altri enti e aziende e verrà valutata la possibilità di cofinanziare le attività con le risorse Pnrr degli “Ecosistemi per l’innovazione” o con altre misure di carattere regionale, nazionale e comunitario.

«Questo progetto – ha spiegato il vicepresidente di Cnvv con delega a Innovazione e transizione digitale, Luigi Maffioli – è nato a inizio 2022 dalla volontà di creare uno strumento per agevolare l’interesse di molte aziende verso un modello “circolare” di produzione, che consente la riduzione degli sprechi e l’ottimizzazione delle risorse ma che in alcuni comparti non è semplice da realizzare. Ci siamo posti come obiettivo anche il far emergere i possibili punti di incontro tra realtà di filiere diverse, che farebbero da volano per modelli produttivi più innovativi consentendo di aprire ulteriori opportunità. L’avere sui nostri territori una rete di aziende molto ampia e diversificata costituisce un punto di partenza interessante per recuperare valore da materiali secondari e scarti attraverso nuovi processi che devono essere sostenibili anche dal punto di vista economico. Si tratta di una sfida fondamentale per il nostro futuro, che vogliamo affrontare sviluppando idee innovative e progetti concreti».

«Questa nuova partnership con Confindustria Novara Vercelli Valsesia – ha aggiunto la prof. Roberta Lombardi (in foto), direttrice del Dipartimento per lo sviluppo sostenibile e la transizione ecologica dell’Upo – ha un significato molto importante soprattutto in questo momento storico. Questo accordo coglie appieno lo spirito e la visione del nostro dipartimento nell’ottica della circolarità: analizzare i contesti industriali valutando a tutto tondo i processi produttivi, l’organizzazione aziendale e le opportunità economiche per cogliere opportunità in grado di rendere la transizione ecologica un nuovo modello di business».

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Cnvv attiva “Circolarità” uno sportello per favorire sinergie fra aziende e filiere

Grazie alla collaborazione con l’Università del Piemonte Orientale verifiche di fattibilità per valorizzare rifiuti, scarti, sottoprodotti, tecnologie e siti produttivi

Confindustria Novara Vercelli Valsesia (Cnvv) ha attivato, in collaborazione con il Dipartimento per lo sviluppo sostenibile e la transizione ecologica dell’Università del Piemonte Orientale (Upo), uno “Sportello Circolarità” per raccogliere l’interesse delle aziende a valorizzare, in un’ottica “circolare”, rifiuti, scarti o sottoprodotti, ma anche tecnologie e potenzialità operative di siti industriali, che potrebbero essere (re)impiegati nella loro filiera produttiva o in filiere diverse.

In una prima fase gli esperti dell’area Innovazione e Ambiente di Cnvv analizzeranno insieme ai docenti e ai ricercatori dell’Upo la fattibilità dell’ipotesi di valorizzazione segnalata dall’azienda, considerandone sia gli aspetti normativi e ambientali sia quelli tecnologici, di tipo economico e logistico. Nel caso in cui si prefigurassero opportunità interessanti potranno essere coinvolti nel progetto altri enti e aziende e verrà valutata la possibilità di cofinanziare le attività con le risorse Pnrr degli “Ecosistemi per l’innovazione” o con altre misure di carattere regionale, nazionale e comunitario.

«Questo progetto – ha spiegato il vicepresidente di Cnvv con delega a Innovazione e transizione digitale, Luigi Maffioli – è nato a inizio 2022 dalla volontà di creare uno strumento per agevolare l’interesse di molte aziende verso un modello “circolare” di produzione, che consente la riduzione degli sprechi e l’ottimizzazione delle risorse ma che in alcuni comparti non è semplice da realizzare. Ci siamo posti come obiettivo anche il far emergere i possibili punti di incontro tra realtà di filiere diverse, che farebbero da volano per modelli produttivi più innovativi consentendo di aprire ulteriori opportunità. L’avere sui nostri territori una rete di aziende molto ampia e diversificata costituisce un punto di partenza interessante per recuperare valore da materiali secondari e scarti attraverso nuovi processi che devono essere sostenibili anche dal punto di vista economico. Si tratta di una sfida fondamentale per il nostro futuro, che vogliamo affrontare sviluppando idee innovative e progetti concreti».

«Questa nuova partnership con Confindustria Novara Vercelli Valsesia – ha aggiunto la prof. Roberta Lombardi (in foto), direttrice del Dipartimento per lo sviluppo sostenibile e la transizione ecologica dell’Upo – ha un significato molto importante soprattutto in questo momento storico. Questo accordo coglie appieno lo spirito e la visione del nostro dipartimento nell’ottica della circolarità: analizzare i contesti industriali valutando a tutto tondo i processi produttivi, l’organizzazione aziendale e le opportunità economiche per cogliere opportunità in grado di rendere la transizione ecologica un nuovo modello di business».

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