Il mantenimento della clausola di salvaguardia automatica per tutelare il riso italiano voluta dal Parlamento Ue è importante dopo che nell’ultima campagna si è registrata una vera e propria invasione di prodotto asiatico a dazio zero, con le importazioni dalla Cambogia che sono addirittura raddoppiate (+104%). E’ quanto affermano Coldiretti e Filiera Italia dopo aver sventato il tentativo della presidenza belga di togliere il meccanismo di tutela delle produzioni nazionali nell’ambito del nuovo regolamento sul Sistema di Preferenze Generali (Spg), le misure che puntano a favorire la crescita economica dei Paesi in via di sviluppo incentivando le importazioni a dazio zero.
«Abbiamo posto la necessità che la clausola di salvaguardia venga accompagnata dalla previsione del principio di reciprocità volto a tutelare non solo la filiera, ma anche i consumatori da prodotti con standard ambientali e qualitativi ben al di sotto delle produzioni europee e italiane – dichiarano il presidente di Coldiretti Novara-Vco Fabio Tofi e il direttore Luciano Salvadori -. Basti dire che nei campi di riso dei Paesi asiatici viene usato il triciclazolo un potente pesticida vietato invece nell’Unione Europea. Grazie al pressing e di Coldiretti e Filiera Italia peraltro è stato sventato nelle scorse settimane il tentativo della Commissione Ue di aumentare il limite per i residui di triciclazolo nel riso. Ora con il blocco del trilogo ogni discussione è rimandata al prossimo Parlamento e Commissione».
«Va fatto un plauso agli eurodeputati che, pur rappresentando interessi politici diversi, hanno fatto fronte comune – aggiungono da Ente Risi – . Ancora una volta, la componente fortuna non ha avuto alcuna rilevanza perché questo risultato è frutto del lavoro svolto dal Masaf, dal MAECI, da tutti i rappresentanti della filiera risicola italiana ed europea, dalle organizzazioni dei produttori agricoli e dall’Ente Nazionale Risi. Tutti insieme abbiamo agito prontamente per scongiurare la riapertura di un trilogo che avrebbe potuto portare ad una soluzione di compromesso priva della clausola di salvaguardia automatica per le importazioni di riso dai Paesi Meno Avanzati richiesta a gran voce dal Forum del settore del riso dell’Unione europea. Naturalmente il lavoro prosegue, perché dopo le elezioni europee dovremo confrontarci con una nuova composizione sia del Parlamento europeo sia della Commissione e fare in modo che al momento della riapertura del trilogo il nuovo Parlamento europeo riesca a far prevalere la posizione espressa del Parlamento uscente che, grazie alla clausola di salvaguardia automatica sul riso importato dai PMA, tutelerebbe la produzione di riso nell’Unione europea».