Il sindaco Canelli l’ha definito «un investimento strategico epocale non solo per Novara e per il Piemonte ma per l’Italia tutta» e tutte le realtà coinvolte sono d’accordo con questa visione. L’arrivo del colosso dei chip Silicon Box sul territorio prevede, infatti, non solo l’insediamento del maxi impianto su un’area individuata ad Agognate, ma anche l’impegno alla rigenerazione di spazi urbani e industriali dismessi creando una rete di investimenti intorno al progetto principale.
«È necessario fare una valutazione a medio-lungo termine – afferma il presidente di Confindustria Novara Vercelli Valsesia, Gianni Filippa -. Novara veniva accusata di essere utilizzata solo per la logistica, adesso invece diventa un polo importantissimo per il futuro. Non più industrie di vecchia concezione, ma un impianto un passo avanti. Questo investimento va visto in un’ottica più ampia: mi auguro che gli ostacoli a progetti come la Città della Salute o la Novara-Vercelli vengano messi definitivamente da parte per dare la possibilità alla città di crescere».
Per quanto riguarda i 1600 posti di lavoro prospettati, Filippa aggiunge: «I dati dicono che sul nostro territorio mancano 20 mila lavoratori: dobbiamo attrezzarci per accoglierli anche da fuori. Per questo motivo l’investimento di Silicon Box non coinvolgerà solo la città di Novara, ma anche tutta la provincia».