Crediti super bonus, 30 milioni di euro bloccati nelle ditte novaresi: 1050 posti di lavoro a rischio

Incontro in Prefettura con Ance Confartigianato imprese Piemonte orientale, Confapi, Confindustria, Cna Piemonte Nord e Cassa Edile di Novara

Ammontano a 30 milioni di euro i crediti del super bonus bloccati nelle aziende edili novarese. Il totale delle ditte piemontesi è di 1,2 miliardi di cui 270 milioni nelle imprese del quadrante orientale. A riferirlo è Ance Confartigianato imprese Piemonte orientale a margine di un incontro che si è svolto ieri, 27 marzo, in Prefettura congiuntamente con Confapi, Confindustria, Cna Piemonte Nord e Cassa Edile di Novara.

«Le regole del bonus 110% sono cambiate 32 volte creando un grosso disagio alle imprese che comunque hanno partecipato per l’esigenza di lavorare e per accogliere le richieste dei cittadini che volevano efficientare le loro abitazioni – spiega Luigi Falabrino, presidente Ance di Novara -. Adesso è tutto fermo. Il meccanismo andava affinato ma non bloccato completamente, anche in vista dell’obbligo europeo di rendere green il patrimonio abitativo».

Problemi finanziari che pesano moltissimo sulle aziende di dimensioni minori come, precisa Antonio Elia, imprenditore edile e membro della giunta nazionale di Anaepa-Confartigianato Edilizia: «Nessuna banca ci acquisisce i crediti maturati anche con altri bonus e quindi abbiamo cantieri fermi e assunzioni di personale che non possiamo più sostenere. Noi abbiamo creduto a quello che ci ha detto lo Stato e ora rischiamo di “saltare”, bastano poche migliaia di euro per una piccola azienda».

Ma se cadono le imprese, tutta l’occupazione è a rischio: sarebbero 1050 i posti di lavoro in pericolo solo nelle piccole e medie aziende del Novarese che rappresentano l’86% di chi si trova con crediti bloccati a causa del super-bonus. «C’è una bomba sociale che rischia di esplodere – commenta Fabio Falsetta di Confapi -. Su 45 comparti economici, 36 fanno riferimento all’edilizia. Lo Stato deve intervenire: ci serve la sua presenza in questo momento».

«Il tessuto edile locale ha investito in assunzioni come non avveniva da dieci anni a questa parte ma i numeri attuali della massa salari fanno pensare a un disastro incombente» afferma Christian Borghese, presidente della Cassa edile di Novara».

Amleto Impaloni, direttore di Confartigianato, aggiunge: «Ci auguriamo vengano avviate tutte le azioni necessarie per perseguire i farabutti che si sono approfittati della norma a discapito delle aziende sane che ora si trovano in difficoltà».

Marco Pasquino, direttore di Cna Piemonte Nord, sottolinea: «In questo periodo irripetibile per le risorse che sono a disposizione, per l’ennesima volta le piccole e medie imprese sono tagliate fuori dagli appalti. Ricordiamoci che rappresentano circa il 90 per cento delle aziende del settore edile».

Durante l’incontro tutte le organizzazioni hanno inoltre fatto presente al prefetto di Novara, Francesco Garsia, le difficoltà della città a causa del blocco del cavalcavia 25 Aprile, le limitazioni al traffico del ponte sul Terdoppio e il fermo del cantiere del nuovo tratto della tangenziale di Novara.

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Incontro in Prefettura con Ance Confartigianato imprese Piemonte orientale, Confapi, Confindustria, Cna Piemonte Nord e Cassa Edile di Novara

Ammontano a 30 milioni di euro i crediti del super bonus bloccati nelle aziende edili novarese. Il totale delle ditte piemontesi è di 1,2 miliardi di cui 270 milioni nelle imprese del quadrante orientale. A riferirlo è Ance Confartigianato imprese Piemonte orientale a margine di un incontro che si è svolto ieri, 27 marzo, in Prefettura congiuntamente con Confapi, Confindustria, Cna Piemonte Nord e Cassa Edile di Novara.

«Le regole del bonus 110% sono cambiate 32 volte creando un grosso disagio alle imprese che comunque hanno partecipato per l’esigenza di lavorare e per accogliere le richieste dei cittadini che volevano efficientare le loro abitazioni – spiega Luigi Falabrino, presidente Ance di Novara -. Adesso è tutto fermo. Il meccanismo andava affinato ma non bloccato completamente, anche in vista dell’obbligo europeo di rendere green il patrimonio abitativo».

Problemi finanziari che pesano moltissimo sulle aziende di dimensioni minori come, precisa Antonio Elia, imprenditore edile e membro della giunta nazionale di Anaepa-Confartigianato Edilizia: «Nessuna banca ci acquisisce i crediti maturati anche con altri bonus e quindi abbiamo cantieri fermi e assunzioni di personale che non possiamo più sostenere. Noi abbiamo creduto a quello che ci ha detto lo Stato e ora rischiamo di “saltare”, bastano poche migliaia di euro per una piccola azienda».

Ma se cadono le imprese, tutta l’occupazione è a rischio: sarebbero 1050 i posti di lavoro in pericolo solo nelle piccole e medie aziende del Novarese che rappresentano l’86% di chi si trova con crediti bloccati a causa del super-bonus. «C’è una bomba sociale che rischia di esplodere – commenta Fabio Falsetta di Confapi -. Su 45 comparti economici, 36 fanno riferimento all’edilizia. Lo Stato deve intervenire: ci serve la sua presenza in questo momento».

«Il tessuto edile locale ha investito in assunzioni come non avveniva da dieci anni a questa parte ma i numeri attuali della massa salari fanno pensare a un disastro incombente» afferma Christian Borghese, presidente della Cassa edile di Novara».

Amleto Impaloni, direttore di Confartigianato, aggiunge: «Ci auguriamo vengano avviate tutte le azioni necessarie per perseguire i farabutti che si sono approfittati della norma a discapito delle aziende sane che ora si trovano in difficoltà».

Marco Pasquino, direttore di Cna Piemonte Nord, sottolinea: «In questo periodo irripetibile per le risorse che sono a disposizione, per l’ennesima volta le piccole e medie imprese sono tagliate fuori dagli appalti. Ricordiamoci che rappresentano circa il 90 per cento delle aziende del settore edile».

Durante l’incontro tutte le organizzazioni hanno inoltre fatto presente al prefetto di Novara, Francesco Garsia, le difficoltà della città a causa del blocco del cavalcavia 25 Aprile, le limitazioni al traffico del ponte sul Terdoppio e il fermo del cantiere del nuovo tratto della tangenziale di Novara.

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Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore