E’ nata la nuova Camera di commercio del “Quadrante”

Quella del 15 settembre è una data destinata a passare alla storia perché dopo oltre centoventi anni scompare la Camera di commercio di Novara per confluire in una nuova, di “Quadrante”, la cui denominazione sarà “di Biella – Vercelli, Novara e Vco”. E’ uno dei tanti effetti della “riforma Madia”, che ha previsto la riduzione da 105 a 60 degli enti camerali presenti in tutta Italia, stabilendone inoltre il numero minino di imprese registrate (75 mila) e competenze. Nuova sarà la composizione del Consiglio, che prevede sette posti all’industria, sei al commercio, cinque all’artigianato e ai servizi alle imprese, due all’agricoltura, al turismo e al settore del credito e assicurazioni, uno a quello dei trasporti e spedizioni. A questi si aggiungeranno tre ulteriori “seggi”: uno a testa per le associazioni di consumatori, i liberi professionisti, le organizzazioni sindacali.

Nella città bicciolana sarà ospitata la sede legale, ma resteranno comunque funzionanti tutte le altre esistenti, anche se i vertici sono ufficialmente “azzerati” e, a oggi, il Ministero non ha ancora provveduto alla nomina dei commissari. Di fronte alle “preoccupazioni” di qualche novarese, il presidente uscente Maurizio Comoli, presentando insieme alla segretaria generale Cristina D’Ercole una sorta di “bilancio di mandato” iniziato nel 2014, ha risposto con una battuta: «Anche la capitale dell’Impero venne trasferita a Ravenna, ma Roma rimase sempre Roma…».

Sono del resto i numeri a evidenziare più di qualsiasi altra parola il “peso” del nostro territorio: Novara esprime infatti 368 mila abitanti su 870 mila (il 42% del “Quadrante”); 37 mila imprese su 95 mila (39%); 9,7 miliardi su 21 di valore aggiunto (quasi il 49%); la metà (5,1 miliardi su 10,2) delle esportazioni. La Camera novarese vanta da sola 13,4 milioni su 23,3 di patrimonio (più del 57%), oltre ad essere stata la prima per interventi economici, passati dagli 1,5 milioni di sei anni fa (importo che rappresentava il 24,5% dei proventi netti) ai quasi 2,3 nel preventivo 2020 (54,5%), con l’iniziativa “Novara Restart”, nata per dare un sostegno a tante attività in conseguenza del Covid, che ha visto l’ente stanziare 1,45 milioni di euro, dei quali oltre 204 mila già liquidati a 99 soggetti beneficiari.

Tanto per affermare, ha aggiunto Comoli, «quanto sia naturale che il primo presidente di questa nuova Camera di commercio del “Quadrante” debba essere un novarese: una figura autorevole e che sia di garanzia per tutte e quattro le province. Una mia candidatura? Non sono disponibile, il mio dovere credo di averlo fatto».

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E’ nata la nuova Camera di commercio del “Quadrante”

Quella del 15 settembre è una data destinata a passare alla storia perché dopo oltre centoventi anni scompare la Camera di commercio di Novara per confluire in una nuova, di “Quadrante”, la cui denominazione sarà “di Biella - Vercelli, Novara e Vco”. E’ uno dei tanti effetti della “riforma Madia”, che ha previsto la riduzione da 105 a 60 degli enti camerali presenti in tutta Italia, stabilendone inoltre il numero minino di imprese registrate (75 mila) e competenze. Nuova sarà la composizione del Consiglio, che prevede sette posti all’industria, sei al commercio, cinque all’artigianato e ai servizi alle imprese, due all’agricoltura, al turismo e al settore del credito e assicurazioni, uno a quello dei trasporti e spedizioni. A questi si aggiungeranno tre ulteriori “seggi”: uno a testa per le associazioni di consumatori, i liberi professionisti, le organizzazioni sindacali. Nella città bicciolana sarà ospitata la sede legale, ma resteranno comunque funzionanti tutte le altre esistenti, anche se i vertici sono ufficialmente “azzerati” e, a oggi, il Ministero non ha ancora provveduto alla nomina dei commissari. Di fronte alle “preoccupazioni” di qualche novarese, il presidente uscente Maurizio Comoli, presentando insieme alla segretaria generale Cristina D’Ercole una sorta di “bilancio di mandato” iniziato nel 2014, ha risposto con una battuta: «Anche la capitale dell’Impero venne trasferita a Ravenna, ma Roma rimase sempre Roma…». Sono del resto i numeri a evidenziare più di qualsiasi altra parola il “peso” del nostro territorio: Novara esprime infatti 368 mila abitanti su 870 mila (il 42% del “Quadrante”); 37 mila imprese su 95 mila (39%); 9,7 miliardi su 21 di valore aggiunto (quasi il 49%); la metà (5,1 miliardi su 10,2) delle esportazioni. La Camera novarese vanta da sola 13,4 milioni su 23,3 di patrimonio (più del 57%), oltre ad essere stata la prima per interventi economici, passati dagli 1,5 milioni di sei anni fa (importo che rappresentava il 24,5% dei proventi netti) ai quasi 2,3 nel preventivo 2020 (54,5%), con l’iniziativa “Novara Restart”, nata per dare un sostegno a tante attività in conseguenza del Covid, che ha visto l’ente stanziare 1,45 milioni di euro, dei quali oltre 204 mila già liquidati a 99 soggetti beneficiari. Tanto per affermare, ha aggiunto Comoli, «quanto sia naturale che il primo presidente di questa nuova Camera di commercio del “Quadrante” debba essere un novarese: una figura autorevole e che sia di garanzia per tutte e quattro le province. Una mia candidatura? Non sono disponibile, il mio dovere credo di averlo fatto».

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