Ecobonus, Cna Piemonte: «Nessuna risposta sui crediti incagliati. Delusione e preoccupazione»

CNA Piemonte Nord si unisce alle sollecitazioni della presidenza nazionale della Confederazione nel richiedere a Governo e Parlamento di trovare soluzioni efficaci e definitive all’emergenza dei crediti incagliati, nel corso dell’iter per la conversione del decreto legge che cancella l’opzione della cessione dei crediti legati agli ecobonus.

«Il testo che domani andrà al voto in Aula alla Camera – ha spiegato Marco Pasquino (in foto), direttore CNA Piemonte Nord – non fornisce alcuna risposta. Siamo preoccupati e delusi perché a distanza di oltre un mese dalla riunione del tavolo tecnico presso il MEF non è ancora stata elaborata la mappa dei crediti in termini di importi e tempo di giacenza nei cassetti fiscali, per delineare in modo preciso lo stock dei crediti che il mercato non riesce ad assorbire e definire una soluzione, prevedendo l’intervento di un acquirente pubblico. Come hanno stigmatizzato le nostre delegazioni che hanno incontrato i prefetti in tutti i territori, a Novara e Verbania il 27 marzo e a Vercelli il 28 marzo, lo Stato non può abbandonare le imprese che hanno anticipato ai clienti un beneficio economico previsto dalla legge. Per CNA non è ipotizzabile che la soluzione all’emergenza arrivi da iniziative private, vista la grande emergenza in cui si trovano le imprese. Troviamo però apprezzabile la proroga al 30 settembre per il completamento dei lavori delle unità abitative unifamiliari».

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Ecobonus, Cna Piemonte: «Nessuna risposta sui crediti incagliati. Delusione e preoccupazione»

CNA Piemonte Nord si unisce alle sollecitazioni della presidenza nazionale della Confederazione nel richiedere a Governo e Parlamento di trovare soluzioni efficaci e definitive all’emergenza dei crediti incagliati, nel corso dell’iter per la conversione del decreto legge che cancella l’opzione della cessione dei crediti legati agli ecobonus.

«Il testo che domani andrà al voto in Aula alla Camera – ha spiegato Marco Pasquino (in foto), direttore CNA Piemonte Nord – non fornisce alcuna risposta. Siamo preoccupati e delusi perché a distanza di oltre un mese dalla riunione del tavolo tecnico presso il MEF non è ancora stata elaborata la mappa dei crediti in termini di importi e tempo di giacenza nei cassetti fiscali, per delineare in modo preciso lo stock dei crediti che il mercato non riesce ad assorbire e definire una soluzione, prevedendo l’intervento di un acquirente pubblico. Come hanno stigmatizzato le nostre delegazioni che hanno incontrato i prefetti in tutti i territori, a Novara e Verbania il 27 marzo e a Vercelli il 28 marzo, lo Stato non può abbandonare le imprese che hanno anticipato ai clienti un beneficio economico previsto dalla legge. Per CNA non è ipotizzabile che la soluzione all’emergenza arrivi da iniziative private, vista la grande emergenza in cui si trovano le imprese. Troviamo però apprezzabile la proroga al 30 settembre per il completamento dei lavori delle unità abitative unifamiliari».

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