In una riunione di lunedì 5 dicembre, Ente Risi ha dichiarato di voler garantire alla coltivazione del riso del prossimo anno le adeguate risorse idriche. Un incontro a cui hanno partecipato gli assessori all’agricoltura di Piemonte e Lombardia, oltre ai rappresentanti delle associazioni di categoria agricola delle provincie risicole delle due Regioni e delle associazione irrigue. Presente anche un team di esperti sulla risorsa idrica delle Università di Torino e Milano.
La riunione arriva all’indomani dell’annuncio fatto dal Consorzio Est Sesia, ovvero la possibilità di nuove turnazioni per l’irrigazione dei campi coltivati per la prossima stagione (leggi qui). Una proposta fortemente criticata dai rappresentanti di categoria e dallo stesso Ente Risi.
«La gestione e la tutela della risorsa idrica deve occupare un posto centrale nell’agenda politica nazionale velocizzando iniziative anche strutturali come la realizzazione di nuovi bacini di contenimento la cui realizzazione ormai non è più rimandabile visto il cambiamento climatico che affligge i nostri territori – ha detto il presidente di Ente Risi, Paolo Carrà -. Gli interventi strutturali richiederanno tempi lunghi per la loro realizzazione che sono incompatibili per l’urgenza di gestire al meglio la risorsa idrica disponibile».
A questo scopo il presidente ha richiesto la costituzione di un gruppo di lavoro, che si riunirà nei prossimi giorni, in modo da redigere linee guida per il settore che siano in grado di consentire una ripresa della coltivazione del riso italiano.