Est Sesia lancia l’allarme: «Manca l’acqua per irrigare i campi»

Est Sesia lancia l’allarme: «Manca l’acqua per irrigare i campi». La stagione irrigatoria estiva, iniziata ufficialmente lunedì 29 marzo, è caratterizzata da una contrazione delle portate disponibili delle principali fonti idriche: Po, Dora Baltea, Lago Maggiore e Ticino destano grandi preoccupazioni per il proseguimento della stagione.

«Tale situazione – dicono dal consorzio – è diretta conseguenza di più fattori; in primis la mancanza di piogge: negli ultimi 70 giorni non vi sono state precipitazioni, ad eccezione di quelle concentrate tra l’11 e il 12 aprile, quando sono caduti solo 30 mm di pioggia, a fronte di una media storica dello stesso periodo superiore ai 200 mm. Il secondo fattore è l’irrigidimento del clima: le ultime settimane sono state caratterizzate da temperature decisamente sotto la media stagionale, e ciò ha comportato una riduzione dello scioglimento della neve, che in questo periodo costituisce la massima parte dell’acqua presente nei fiumi. Il terzo fattore è determinato dalle operazioni di invaso dei serbatoi in montagna e, sul corso del Po e dei suoi affluenti a monte delle prese irrigue, che determinano vistose e frequenti diminuzioni delle già scarse portate defluenti. Di conseguenza anche il livello del Lago Maggiore è in continua discesa; questa mattina l’idrometro di Sesto Calende indicava una preoccupante quota di +0.18 metri, corrispondente ad una riserva idrica utile di soli 142.2 milioni di metri cubi».

«Attualmente da Po e Dora Baltea – proseguono – si stanno derivando circa 90 metri cubi al secondo, negli anni precedenti la media di acqua derivata nello stesso periodo sfiorava i 155 metri cubi al secondo. Anche per quanto riguarda il manto nevoso, le previsioni non consentono di essere troppo ottimisti: mentre nel bacino del Sesia l’altezza media del manto nevoso è sostanzialmente in linea alla media dei 27 anni precedenti (e supera il 2020), nel bacino della Dora Baltea i valori sono ben inferiori (oltre il 30%) a quelli dello scorso anno e alle medie dei 18 anni precedenti. Anche nel bacino del fiume Toce la media a fine marzo è di poco inferiore (10%) al 2020 e più bassa del 25% rispetto alla media dei 71 anni precedenti. A causa della concomitanza di tutti questi fattori le portate nel comprensorio Est Sesia non sono adeguate al fabbisogno complessivo. Nell’attesa della perturbazione prevista per questa settimana e in attesa dell’innalzamento delle temperature, il consorzio sta attuando un’attenta pianificazione dell’estensione dell’irrigazione».

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Est Sesia lancia l’allarme: «Manca l’acqua per irrigare i campi»

Est Sesia lancia l’allarme: «Manca l’acqua per irrigare i campi». La stagione irrigatoria estiva, iniziata ufficialmente lunedì 29 marzo, è caratterizzata da una contrazione delle portate disponibili delle principali fonti idriche: Po, Dora Baltea, Lago Maggiore e Ticino destano grandi preoccupazioni per il proseguimento della stagione.

«Tale situazione – dicono dal consorzio – è diretta conseguenza di più fattori; in primis la mancanza di piogge: negli ultimi 70 giorni non vi sono state precipitazioni, ad eccezione di quelle concentrate tra l’11 e il 12 aprile, quando sono caduti solo 30 mm di pioggia, a fronte di una media storica dello stesso periodo superiore ai 200 mm. Il secondo fattore è l’irrigidimento del clima: le ultime settimane sono state caratterizzate da temperature decisamente sotto la media stagionale, e ciò ha comportato una riduzione dello scioglimento della neve, che in questo periodo costituisce la massima parte dell’acqua presente nei fiumi. Il terzo fattore è determinato dalle operazioni di invaso dei serbatoi in montagna e, sul corso del Po e dei suoi affluenti a monte delle prese irrigue, che determinano vistose e frequenti diminuzioni delle già scarse portate defluenti. Di conseguenza anche il livello del Lago Maggiore è in continua discesa; questa mattina l’idrometro di Sesto Calende indicava una preoccupante quota di +0.18 metri, corrispondente ad una riserva idrica utile di soli 142.2 milioni di metri cubi».

«Attualmente da Po e Dora Baltea – proseguono – si stanno derivando circa 90 metri cubi al secondo, negli anni precedenti la media di acqua derivata nello stesso periodo sfiorava i 155 metri cubi al secondo. Anche per quanto riguarda il manto nevoso, le previsioni non consentono di essere troppo ottimisti: mentre nel bacino del Sesia l’altezza media del manto nevoso è sostanzialmente in linea alla media dei 27 anni precedenti (e supera il 2020), nel bacino della Dora Baltea i valori sono ben inferiori (oltre il 30%) a quelli dello scorso anno e alle medie dei 18 anni precedenti. Anche nel bacino del fiume Toce la media a fine marzo è di poco inferiore (10%) al 2020 e più bassa del 25% rispetto alla media dei 71 anni precedenti. A causa della concomitanza di tutti questi fattori le portate nel comprensorio Est Sesia non sono adeguate al fabbisogno complessivo. Nell’attesa della perturbazione prevista per questa settimana e in attesa dell’innalzamento delle temperature, il consorzio sta attuando un’attenta pianificazione dell’estensione dell’irrigazione».

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