I gioielli dell’alta oreficeria piemontese, la creatività e qualità della progettazione di interni e dei prodotti per l’interior design e l’arredamento, ma anche le rubinetterie e gli utensili di alta gamma accanto all’eccellenza dei tessuti e della biancheria per la casa. Sono alcune delle produzioni dedicate al mondo del lusso che hanno catturato l’interesse del mercato emiratino, durante i due giorni di incontri business organizzati dalla Regione in collaborazione con il Ceipiemonte, il Centro estero per l’internazionalizzazione, in occasione della settimana del Piemonte all’Expo di Dubai.
«Nei primi 9 mesi del 2021 le esportazioni piemontesi verso gli Emirati Arabi Uniti hanno avuto una crescita del 25% rispetto allo stesso periodo del 2020 – ha sottolineato l’assessore regionale all’Internazionalizzazione Fabrizio Ricca -. Parliamo di un giro d’affari che già oggi supera i 200 milioni di euro e il nostro obiettivo, con attività come questa, è quello di accrescerne il valore, sfruttando la grande potenzialità di questo mercato».
Tra i settori principali dell’export piemontese negli Emirati Arabi c’è l’agroalimentare con un valore di oltre 42 milioni di euro, poi macchinari e apparecchiature (36,7 milioni di euro) e i prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori che cubano oltre 28 milioni di euro. Notevole anche l’interesse per il settore della robotica e meccatronica piemontese. A inizio febbraio una delegazione guidata dal ministro dell’Economia emiratino, Abdoullah Bin Touq AlMarri, ha visitato a Torino il Competence Industry Manufacturing 4.0 incontrando le istituzioni locali e stakeholder pubblici e privati del sistema economico, produttivo e della ricerca piemontese.