I giovani imprenditori puntano sulla qualità. In convegno le nuove generazioni di Confindustria  

All'incontro promosso dal Gruppo, dal titolo "Generazione mancante", è intervenuto uno dei massimi esperti di politiche demografiche del nostro Paese

Il tema della crisi demografica italiana è stato al centro della parte pubblica dei lavori dell’assemblea del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Novara Vercelli Valsesia che si è svolta ieri, 1 ottobre, nello stabilimento della Riseria Ceriotti di proprietà del presidente dei Giovani Imprenditori, Marco Brugo Ceriotti. È stato lui ad aprire i lavori del convegno intitolato “Generazione mancante” insieme ad Andrea Notari, novarese e presidente regionale di Confindustria Giovani.

Dopo i saluti istituzionali, il convegno é entrato nel vino con la relazione di Alessandro Rosina, ordinario di demografia all’Università Cattolica ed editorialista de Il Sole 24 Ore e di Avvenire, considerato uno dei massimi esperti di politiche demografiche del nostro Paese. 

La relazione di Rosina ha messo in evidenza come il problema italiano non sia riducibile soltanto a un calo delle nascite superiore a quello di altri Paesi europei: «La Francia, il Paese che più ha investito per invertire la tendenza, ha un rapporto di 1,7 figli per famiglia contro l’1,2 dell’Italia, sempre sotto la media dei 2 figli per coppia che può garantire il mantenimento della popolazione attuale – ha spiegato Rosina -. In Italia al dato positivo del prolungamento della vita e quindi dell’ampliamento delle fasce non lavorative over 64 della popolazione non corrispondono tassi adeguati di occupazione delle fasce lavorative della popolazione fra i 19 e i 64 anni con i tassi fra i più alti di popolazione non attiva giovanile e femminile nell’area dei Paesi OCSE». 

«Si può e si deve contenere il fenomeno con politiche di sostegno alla natalità, con l’apporto dell’immigrazione attraverso l’integrazione nel lavoro degli immigrati ma soprattutto puntando sulla piena occupazione, investendo di più in formazione dei giovani e in politiche che aiutino le donne a conciliare tempo di vita e di lavoro» ha proseguito l’esperto.

Puntare più sulla qualità della forza lavoro che sulla quantità, sul benessere in azienda, innanzitutto come imprenditori é il messaggio che imprenditori novaresi di successo come Fabio Saini, CFO della Laica e Riccardo Cavanna, CFO della Cavanna, Roberta Massaro, cofounder di Progetto Omnia, hanno voluto lanciare ai giovani imprenditori nella tavola rotonda che ha concluso i lavori. 

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Pier Luigi Tolardo

54 anni, novarese da sempre, passioni: politica, scrittura. Blogger dal 2001.

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I giovani imprenditori puntano sulla qualità. In convegno le nuove generazioni di Confindustria  

All’incontro promosso dal Gruppo, dal titolo “Generazione mancante”, è intervenuto uno dei massimi esperti di politiche demografiche del nostro Paese

Il tema della crisi demografica italiana è stato al centro della parte pubblica dei lavori dell’assemblea del Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Novara Vercelli Valsesia che si è svolta ieri, 1 ottobre, nello stabilimento della Riseria Ceriotti di proprietà del presidente dei Giovani Imprenditori, Marco Brugo Ceriotti. È stato lui ad aprire i lavori del convegno intitolato "Generazione mancante" insieme ad Andrea Notari, novarese e presidente regionale di Confindustria Giovani.

Dopo i saluti istituzionali, il convegno é entrato nel vino con la relazione di Alessandro Rosina, ordinario di demografia all’Università Cattolica ed editorialista de Il Sole 24 Ore e di Avvenire, considerato uno dei massimi esperti di politiche demografiche del nostro Paese. 

La relazione di Rosina ha messo in evidenza come il problema italiano non sia riducibile soltanto a un calo delle nascite superiore a quello di altri Paesi europei: «La Francia, il Paese che più ha investito per invertire la tendenza, ha un rapporto di 1,7 figli per famiglia contro l'1,2 dell’Italia, sempre sotto la media dei 2 figli per coppia che può garantire il mantenimento della popolazione attuale - ha spiegato Rosina -. In Italia al dato positivo del prolungamento della vita e quindi dell’ampliamento delle fasce non lavorative over 64 della popolazione non corrispondono tassi adeguati di occupazione delle fasce lavorative della popolazione fra i 19 e i 64 anni con i tassi fra i più alti di popolazione non attiva giovanile e femminile nell’area dei Paesi OCSE». 

«Si può e si deve contenere il fenomeno con politiche di sostegno alla natalità, con l’apporto dell’immigrazione attraverso l’integrazione nel lavoro degli immigrati ma soprattutto puntando sulla piena occupazione, investendo di più in formazione dei giovani e in politiche che aiutino le donne a conciliare tempo di vita e di lavoro» ha proseguito l'esperto.

Puntare più sulla qualità della forza lavoro che sulla quantità, sul benessere in azienda, innanzitutto come imprenditori é il messaggio che imprenditori novaresi di successo come Fabio Saini, CFO della Laica e Riccardo Cavanna, CFO della Cavanna, Roberta Massaro, cofounder di Progetto Omnia, hanno voluto lanciare ai giovani imprenditori nella tavola rotonda che ha concluso i lavori. 

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