Lavoro, nel novarese previsti 2180 contratti e dicembre. Difficoltà a trovare personale

Lo dicono i dati dello studio periodico Excelsion elaborati dalla Camera di Commercio

Sono 4.370 i contratti programmati dalle imprese del quadrante Piemonte Orientale (province di Novara, Biella, Verbano Cusio Ossola e Vercelli) per il mese di dicembre prese in considerazione dalla Camera di Commercio Monte Rosa Laghi Alto Piemonte. Secondo quanto riportato dallo studio Excelsior, i nuovi contratti sono pari al 18,4% delle entrate complessive previste a livello regionale.

Tratti comuni alle quattro realtà del territorio sono l’alta percentuale, superiore al 66% delle entrate previste, di contratti a termine; la domanda di occupazione espressa da un numero relativamente basso di imprese sul totale; una difficoltà di reperimento che supera il 50% delle entrate previste in tutte le province e una richiesta di esperienza professionale specifica, o quantomeno nello stesso settore, che caratterizza in misura prevalente la domanda di lavoro, percentuale che, nel dettaglio, si attesta al 59% per Novara.

Ferme restando le diverse vocazioni economiche dei territori, in linea generale, sono i settori dei servizi di alloggio e ristorazione e del commercio a esprimere una parte consistente della domanda di lavoro nelle province dell’Alto Piemonte.

In particolare, i contratti del novarese nel mese di dicembre sono 2.180; nel 27% sono stabili, con contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, per il 73% saranno a termine. Si concentrano per il 68% nel settore dei servizi e per il 54% nelle imprese con meno di 50 dipendenti.

Il 16% è destinato a dirigenti, specialisti e tecnici, quota inferiore alla media nazionale (18%). In 50 casi su 100 le imprese prevedono difficoltà di reperimento dei profili desiderati.

L’11% delle entrate è destinato a personale laureato, mentre una quota del 32% delle entrate complessive riguarda giovani con meno di 30 anni.
Il settore a esprimere il più alto fabbisogno è quello dei servizi di alloggio e ristorazione (410 entrate previste), seguito dal commercio (350), dai servizi di trasporto, logistica e magazzinaggio (310), dalle industrie meccaniche ed elettroniche (210) e infine dai servizi alle persone (170).

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Lavoro, nel novarese previsti 2180 contratti e dicembre. Difficoltà a trovare personale

Lo dicono i dati dello studio periodico Excelsion elaborati dalla Camera di Commercio

Sono 4.370 i contratti programmati dalle imprese del quadrante Piemonte Orientale (province di Novara, Biella, Verbano Cusio Ossola e Vercelli) per il mese di dicembre prese in considerazione dalla Camera di Commercio Monte Rosa Laghi Alto Piemonte. Secondo quanto riportato dallo studio Excelsior, i nuovi contratti sono pari al 18,4% delle entrate complessive previste a livello regionale.

Tratti comuni alle quattro realtà del territorio sono l’alta percentuale, superiore al 66% delle entrate previste, di contratti a termine; la domanda di occupazione espressa da un numero relativamente basso di imprese sul totale; una difficoltà di reperimento che supera il 50% delle entrate previste in tutte le province e una richiesta di esperienza professionale specifica, o quantomeno nello stesso settore, che caratterizza in misura prevalente la domanda di lavoro, percentuale che, nel dettaglio, si attesta al 59% per Novara.

Ferme restando le diverse vocazioni economiche dei territori, in linea generale, sono i settori dei servizi di alloggio e ristorazione e del commercio a esprimere una parte consistente della domanda di lavoro nelle province dell’Alto Piemonte.

In particolare, i contratti del novarese nel mese di dicembre sono 2.180; nel 27% sono stabili, con contratto a tempo indeterminato o di apprendistato, per il 73% saranno a termine. Si concentrano per il 68% nel settore dei servizi e per il 54% nelle imprese con meno di 50 dipendenti.

Il 16% è destinato a dirigenti, specialisti e tecnici, quota inferiore alla media nazionale (18%). In 50 casi su 100 le imprese prevedono difficoltà di reperimento dei profili desiderati.

L’11% delle entrate è destinato a personale laureato, mentre una quota del 32% delle entrate complessive riguarda giovani con meno di 30 anni.
Il settore a esprimere il più alto fabbisogno è quello dei servizi di alloggio e ristorazione (410 entrate previste), seguito dal commercio (350), dai servizi di trasporto, logistica e magazzinaggio (310), dalle industrie meccaniche ed elettroniche (210) e infine dai servizi alle persone (170).

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