Dopo venticinque anni alla guida del gruppo De Agostini, Marco Drago cede il passo ai figli Enrico e Nicola, la quarta generazione della famiglia. Con la chiusura del bilancio 2021, infatti, è stato nominato il nuovo consiglio di amministrazione della holding; a completare il vertice il presidente Lorenzo Pellicioli e Marco Sala, nominato amministratore delegato.
Il nuovo assetto accompagnerà la società in una fase di transizione con un assegno di 500 milioni da investire in Italia e una focalizzazione sul portafoglio partecipazioni finora la holding ha controllato, oltre alle storiche attività editoriali di De Agostini editore, il settore dei giochi e servizi e, attraverso DeA Capital, il private equity e nel settore immobiliare.
Lo stato di salute della società è più che buono: ricavi netti pari a 3,845 miliardi, in crescita del 30% rispetto al 2020 e un margine operativo lordo a 1,6 miliardi. L’Ebit è positivo per 946 milioni, spinto dal buon andamento di Igt. Il risultato netto di gruppo si è così attestato a 346 milioni. Migliora infine di un miliardo rispetto a un anno prima la posizione finanziaria netta pari a -5,814 miliardi.
Per quanto riguarda la capogruppo De Agostini, il risultato netto registrato nel 2021 è stato positivo per 48,9 milioni, in incremento del 18% circa rispetto al risultato del 2020, pari a circa 41,4 milioni. Da qui la scelta di distribuire dividendi per 30 milioni.
Inoltre a maggio è stata in particolare ceduta la quota in Assicurazioni Generali che ha fruttato un corrispettivo di circa 339 milioni. Smobilizzata poi una parte della partecipazione del 9% in Igt che due anni fa il gruppo De Agostini ha vincolato a una operazione con Credit Suisse del valore di 432 milioni di dollari.