Minicucci, Confesercenti: «L’economia piemontese è in ginocchio»

Minicucci, Confesercenti: «L’economia piemontese è in ginocchio». Tutta l’economia piemontese sta soffrendo a causa delle limitazioni imposte, ma fondamentali per prevenire la diffusione del nuovo coronavirus. Ripercussioni si registrano in tutto il comparto: 80% di presenze in meno negli alberghi, incassi del commercio diminuiti del 50%, da sabato scorso, e analoga contrazione nel settore bar e ristorazione. Sono gli effetti dell’allarme coronavirus sull’economia della città. E a patire maggiormente è il settore della piccola impresa che è meno strutturata rispetto, ad esempio, alle grandi catene della distribuzione.

 

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«Questa situazione ci sta certamente portando dei disagi perché è tutto il comparto che soffre – commenta Luigi Minicucci, direttore di Confesercenti Novara e Vco – non sono d’accordo su quel che è stato fatto dal Ministero di non far pagare la scadenza delle tasse solo ai comuni della cosiddetta “zona rossa”. E’ un momento di crisi territoriale che deve essere generalizzato, tutti hanno difficoltà. Chiediamo misure finalizzate alla sospensione dei versamenti tributari e contributivi e degli adempimenti tributari, perché a fine mese ci sono scadenze. E altre misure devono essere prese in considerazione. Chi ne va di mezzo è la piccola e media impresa che rappresenta quasi il 60% del Pil prodotto in Italia».

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Minicucci, Confesercenti: «L’economia piemontese è in ginocchio». Tutta l’economia piemontese sta soffrendo a causa delle limitazioni imposte, ma fondamentali per prevenire la diffusione del nuovo coronavirus. Ripercussioni si registrano in tutto il comparto: 80% di presenze in meno negli alberghi, incassi del commercio diminuiti del 50%, da sabato scorso, e analoga contrazione nel settore bar e ristorazione. Sono gli effetti dell’allarme coronavirus sull’economia della città. E a patire maggiormente è il settore della piccola impresa che è meno strutturata rispetto, ad esempio, alle grandi catene della distribuzione.

 

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