Novara deve avere il coraggio di cambiare. Più verde, meno asfalto

Il tema è emerso durante la presentazione del Borsino immobiliare 2024. Gli esempi di Torino e Vercelli

«Novara next stop. Vogliamo che Novara diventi una città stazione o destinazione?». Se lo sono chiesti gli esperti del settore immobiliare, edile, bancario e commerciale in occasione della presentazione del Borsino 2024. L’appuntamento, promosso come sempre da Fimaa Confcommercio e Fiaip insieme ad Ance e Camera di commercio, si è tenuto ieri a 3E Lab di Comoli Ferrari.

Il tema centrale di quest’anno “Progettiamo insieme una città di destinazione sostenibile” è stato affrontato, in modo particolare, dall’architetto paesaggista Andreas Kipar dello studio Land, che ha sollevato spunti di riflessioni partendo da alcuni interventi che ha realizzato al Parco del Valentino di Torino, a Porta Nuova e in zona Bicocca a Milano: «Bisogna trovare luoghi iconici che si prestano a essere rappresentativi anche a Novara partendo dall’eliminazione dell’asfalto e riscoprendo il verde della città». Esempio il comune di Vercelli con un grande progetto finanziato dal Pnrr (che porta la firma di Kipar, ndr), sui viali principali, tra cui viale Garibaldi di fronte alla stazione ferroviaria, che prevede la creazione di 9 mila metri quadri di spazi verdi e 5.500 metri quadri di pavimentazione permeabile al posto dell’asfalto». Poi L’architetto ha affrontato il tema della logistica: «Novara si trova in una zona strategica e produttiva, dunque si può parlare di aree logistiche solo se queste vengono integrate con il territorio e lo arricchiscono. La transizione ecologica non deve essere solo un dovere, ma anche un piacere, va promossa in modo intelligente e con coraggio: se ce l’hanno fatta città come Parigi o Milano ce la può fare anche Novara».

Tema sottolineato anche dal presidente di Confcommercio Alto Piemonte, Maurizio Grifoni: «Novara ha potenzialità enormi, non è possibile puntare solo sulla logistica e sui capannoni: bisogna pensare in grande altrimenti la situazione diventa insostenibile».

Sostenibilità e sguardo al futuro che passano anche dalle condizioni climatiche. Lo ha spiegato il climatologo Luca Dal Bello, che ha condotto uno studio sulla storia climatica di Novara dal 1875 al 2023: una ricerca su documenti che dimostrano come la temperatura si sia alzata mediamente di 2 gradi e che, attraverso una simulazione, nel 2048 la media potrebbe arrivare a 17 gradi.

I numeri del mercato delle compravendite sul territorio novarese sono stati portati dall’architetto Francesca Zirnstein, direttore generale Scenari Immobiliari, in una dettagliata relazione da cui emerge un dato significativo: le vendite sono in lieve flessione nei Comuni della provincia, meno in città. Tra le cause l’aumento dei prezzi che dal 2020 in poi sono cresciuti anche per via dell’inflazione. Secondo i dati forniti, il numero delle transizioni rilevato nel terzo trimestre del 2023 è stato di 3800 unità immobiliari con un calo del 9,7%sullo stesso periodo dell’anno precedente. Novara città, invece, negli ultimi cinque anni è stata interessata da un numero di compravendite e da un ammontare di fatturato superiori alla media dell’ultimo decennio: le abitazioni nel 2023 sono state circa 1800 con una contrazione del 3,7% sul 2022. I prezzi medi di vendita sono pari a 2300 euro al metro quadrato nelle zone centrali, 1650 in quelle semicentrali e 930 nelle periferie. I canoni di affitto raggiungono anche i 100 euro al metro quadrato all’anno in centro, 42 in semicentro e 27 nelle zone periferiche.

Le previsioni per il 2024 parlano di variazioni dei prezzi medi che si attestano intorno ai 3400 euro al metro quadrato in centro, 1740 in semicentro e 980 in periferia. In aumento anche i canoni di locazione: 105 euro in zona centrale, 45 semicentrale e 28 in periferia.

I saluti istituzionali sono toccati al sindaco, Alessandro Canelli. «Puntiamo su un città attrattiva per investimenti: gli obiettivi, in parte già raggiunti, vanno coniugati con quelli della sostenibilità ambientale e sociale» ha detto ponendo l’attenzione sullo studio nel nuovo Piano regolatore: «Il consiglio comunale ha approvato le linee guida, in una seconda fase ascolteremo tutti gli stakeholder della città». L’assessore regionale all’Ambiente Matteo Marnati ha invece ricordato «gli incontri di questi giorni con i sindaci del territorio a cui chiedo quali siano i punti prioritari: in comune ci sono il miglioramento dei servizi per far rimanere chi già abita e attirare nuovi cittadini».

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Novara deve avere il coraggio di cambiare. Più verde, meno asfalto

Il tema è emerso durante la presentazione del Borsino immobiliare 2024. Gli esempi di Torino e Vercelli

«Novara next stop. Vogliamo che Novara diventi una città stazione o destinazione?». Se lo sono chiesti gli esperti del settore immobiliare, edile, bancario e commerciale in occasione della presentazione del Borsino 2024. L’appuntamento, promosso come sempre da Fimaa Confcommercio e Fiaip insieme ad Ance e Camera di commercio, si è tenuto ieri a 3E Lab di Comoli Ferrari.

Il tema centrale di quest’anno “Progettiamo insieme una città di destinazione sostenibile” è stato affrontato, in modo particolare, dall’architetto paesaggista Andreas Kipar dello studio Land, che ha sollevato spunti di riflessioni partendo da alcuni interventi che ha realizzato al Parco del Valentino di Torino, a Porta Nuova e in zona Bicocca a Milano: «Bisogna trovare luoghi iconici che si prestano a essere rappresentativi anche a Novara partendo dall’eliminazione dell’asfalto e riscoprendo il verde della città». Esempio il comune di Vercelli con un grande progetto finanziato dal Pnrr (che porta la firma di Kipar, ndr), sui viali principali, tra cui viale Garibaldi di fronte alla stazione ferroviaria, che prevede la creazione di 9 mila metri quadri di spazi verdi e 5.500 metri quadri di pavimentazione permeabile al posto dell’asfalto». Poi L’architetto ha affrontato il tema della logistica: «Novara si trova in una zona strategica e produttiva, dunque si può parlare di aree logistiche solo se queste vengono integrate con il territorio e lo arricchiscono. La transizione ecologica non deve essere solo un dovere, ma anche un piacere, va promossa in modo intelligente e con coraggio: se ce l’hanno fatta città come Parigi o Milano ce la può fare anche Novara».

Tema sottolineato anche dal presidente di Confcommercio Alto Piemonte, Maurizio Grifoni: «Novara ha potenzialità enormi, non è possibile puntare solo sulla logistica e sui capannoni: bisogna pensare in grande altrimenti la situazione diventa insostenibile».

Sostenibilità e sguardo al futuro che passano anche dalle condizioni climatiche. Lo ha spiegato il climatologo Luca Dal Bello, che ha condotto uno studio sulla storia climatica di Novara dal 1875 al 2023: una ricerca su documenti che dimostrano come la temperatura si sia alzata mediamente di 2 gradi e che, attraverso una simulazione, nel 2048 la media potrebbe arrivare a 17 gradi.

I numeri del mercato delle compravendite sul territorio novarese sono stati portati dall’architetto Francesca Zirnstein, direttore generale Scenari Immobiliari, in una dettagliata relazione da cui emerge un dato significativo: le vendite sono in lieve flessione nei Comuni della provincia, meno in città. Tra le cause l’aumento dei prezzi che dal 2020 in poi sono cresciuti anche per via dell’inflazione. Secondo i dati forniti, il numero delle transizioni rilevato nel terzo trimestre del 2023 è stato di 3800 unità immobiliari con un calo del 9,7%sullo stesso periodo dell’anno precedente. Novara città, invece, negli ultimi cinque anni è stata interessata da un numero di compravendite e da un ammontare di fatturato superiori alla media dell’ultimo decennio: le abitazioni nel 2023 sono state circa 1800 con una contrazione del 3,7% sul 2022. I prezzi medi di vendita sono pari a 2300 euro al metro quadrato nelle zone centrali, 1650 in quelle semicentrali e 930 nelle periferie. I canoni di affitto raggiungono anche i 100 euro al metro quadrato all’anno in centro, 42 in semicentro e 27 nelle zone periferiche.

Le previsioni per il 2024 parlano di variazioni dei prezzi medi che si attestano intorno ai 3400 euro al metro quadrato in centro, 1740 in semicentro e 980 in periferia. In aumento anche i canoni di locazione: 105 euro in zona centrale, 45 semicentrale e 28 in periferia.

I saluti istituzionali sono toccati al sindaco, Alessandro Canelli. «Puntiamo su un città attrattiva per investimenti: gli obiettivi, in parte già raggiunti, vanno coniugati con quelli della sostenibilità ambientale e sociale» ha detto ponendo l’attenzione sullo studio nel nuovo Piano regolatore: «Il consiglio comunale ha approvato le linee guida, in una seconda fase ascolteremo tutti gli stakeholder della città». L’assessore regionale all’Ambiente Matteo Marnati ha invece ricordato «gli incontri di questi giorni con i sindaci del territorio a cui chiedo quali siano i punti prioritari: in comune ci sono il miglioramento dei servizi per far rimanere chi già abita e attirare nuovi cittadini».

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Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore