Peggiorano le prospettive per l’industria novarese. I dati di Confindustria

Il presidente Filippa: «Gli enormi problemi economici, energetici e geopolitici che stiamo affrontando stanno mettendo a dura prova la capacità di resilienza delle nostre imprese»

Peggiorano le prospettive per l’industria novarese. Secondo le previsioni congiunturali di Confindustria Novara Vercelli Valsesia (Cnvv) per il trimestre ottobre-dicembre 2022 il saldo tra la percentuale degli imprenditori che si dichiarano ottimisti e quella di coloro che sono pessimisti sull’incremento della produzione registra, rispetto alla precedente rilevazione, un andamento negativo calando da 19,8 a 8,1 punti con la media regionale che passa da 13,3 a 2,1 punti. Anche i saldi ottimisti/pessimisti relativi agli ordini totali ed esteri seguono la stessa tendenza, passando rispettivamente da 20,7 a 7,3 e da 7,9 a 2 punti in provincia di Novara mentre in Piemonte il calo va da 10 a -0,6 e da 0,6 a -5,3 punti.

«Questi dati non ci sorprendono – commenta il presidente di Cnvv, Gianni Filippa – perché già da tempo il sistema produttivo aveva lanciato l’allarme sulla crescente incertezza per il futuro. Gli enormi problemi economici, energetici e geopolitici che stiamo affrontando stanno mettendo a dura prova la capacità di resilienza delle nostre imprese. Attendiamo rispose immediate e concrete anche dalla comunità internazionale, perché in loro assenza gli impatti negativi di questa crisi rischiano di essere molto peggiori delle previsioni».

Anche il mercato del lavoro conferma i segnali di contrazione del trimestre precedente, con un saldo tra ottimisti e pessimisti relativo alla volontà di fare nuove assunzioni che, seppure ancora su livelli positivi : scende da 16,5 a 12, 9 punti per Novara a fronte di una media regionale in calo da 14,9 a 9,8 punti. La percentuale di imprese che intendono fare ricorso alla cassa integrazione passa dall’1,7% al 3,3% in provincia di Novara e dal 5,1% all’8,5% in Piemonte.

Pur rimanendo inferiore alla media regionale (che risale dal 22,6% al 27,3%) continua a crescere la percentuale di aziende che segnalano ritardi negli incassi rispetto ai tempi di pagamento pattuiti, che si attesta al 19%, rispetto al precedente 13,6%, in provincia di Novara.

I dati relativi ai principali settori produttivi, elaborati in forma aggregata e con media ponderata sulle due province, confermano la contrazione dei saldi ottimisti/pessimisti relativi a produzione e ordini nel metalmeccanico e nella rubinetteria-valvolame, entrambi con valori negativi. Rallentano anche il chimico e l’alimentare, mentre dal tessile-abbigliamento arrivano segnali contrastanti.

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Il presidente Filippa: «Gli enormi problemi economici, energetici e geopolitici che stiamo affrontando stanno mettendo a dura prova la capacità di resilienza delle nostre imprese»

Peggiorano le prospettive per l’industria novarese. Secondo le previsioni congiunturali di Confindustria Novara Vercelli Valsesia (Cnvv) per il trimestre ottobre-dicembre 2022 il saldo tra la percentuale degli imprenditori che si dichiarano ottimisti e quella di coloro che sono pessimisti sull’incremento della produzione registra, rispetto alla precedente rilevazione, un andamento negativo calando da 19,8 a 8,1 punti con la media regionale che passa da 13,3 a 2,1 punti. Anche i saldi ottimisti/pessimisti relativi agli ordini totali ed esteri seguono la stessa tendenza, passando rispettivamente da 20,7 a 7,3 e da 7,9 a 2 punti in provincia di Novara mentre in Piemonte il calo va da 10 a -0,6 e da 0,6 a -5,3 punti.

«Questi dati non ci sorprendono – commenta il presidente di Cnvv, Gianni Filippa – perché già da tempo il sistema produttivo aveva lanciato l’allarme sulla crescente incertezza per il futuro. Gli enormi problemi economici, energetici e geopolitici che stiamo affrontando stanno mettendo a dura prova la capacità di resilienza delle nostre imprese. Attendiamo rispose immediate e concrete anche dalla comunità internazionale, perché in loro assenza gli impatti negativi di questa crisi rischiano di essere molto peggiori delle previsioni».

Anche il mercato del lavoro conferma i segnali di contrazione del trimestre precedente, con un saldo tra ottimisti e pessimisti relativo alla volontà di fare nuove assunzioni che, seppure ancora su livelli positivi : scende da 16,5 a 12, 9 punti per Novara a fronte di una media regionale in calo da 14,9 a 9,8 punti. La percentuale di imprese che intendono fare ricorso alla cassa integrazione passa dall’1,7% al 3,3% in provincia di Novara e dal 5,1% all’8,5% in Piemonte.

Pur rimanendo inferiore alla media regionale (che risale dal 22,6% al 27,3%) continua a crescere la percentuale di aziende che segnalano ritardi negli incassi rispetto ai tempi di pagamento pattuiti, che si attesta al 19%, rispetto al precedente 13,6%, in provincia di Novara.

I dati relativi ai principali settori produttivi, elaborati in forma aggregata e con media ponderata sulle due province, confermano la contrazione dei saldi ottimisti/pessimisti relativi a produzione e ordini nel metalmeccanico e nella rubinetteria-valvolame, entrambi con valori negativi. Rallentano anche il chimico e l’alimentare, mentre dal tessile-abbigliamento arrivano segnali contrastanti.

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