Continuano le opportunità concrete di occupazione offerte dalla Regione Piemonte per le persone più svantaggiate e deboli che faticano ad entrare nel mondo del lavoro.
L’assessorato al Lavoro ha appena approvato 162 progetti di cantieri presentati dai 127 Comuni che hanno aderito al bando avviato nella scorsa estate. “Creiamo opportunità di lavoro per garantire la dignità delle persone. Non assistenzialismo, ma misure, come questa, volte a favorire l’occupazione: lo dicono i numeri, i fatti parlano chiaro – commenta l’assessore al Lavoro Elena Chiorino – Mettiamo a disposizione importanti risorse regionali per facilitare l’inserimento lavorativo e sostenere così il reddito delle persone in difficoltà con impieghi in opere di pubblica utilità come attività forestali e vivaistiche, di rimboschimento, di sistemazione e di interventi in montagna volte al miglioramento dell’ambiente e delle aree urbane. Un aiuto che ha una doppia valenza, proprio perché supporta anche le amministrazioni nel garantire i servizi sul territorio che con il solo personale in organico, in molte situazioni, non potrebbero essere adeguatamente svolti”.
La misura si traduce in un investimento di circa 3 milioni di euro. La risposta dei Comuni al bando regionale è stata decisamente ampia: dei 162 progetti ammessi a contributo, 141 sono rivolti a 710 disoccupati e 21 destinati a 68 persone sottoposte a misure di restrizione della libertà personale.
I Comuni finanziati sono 16 dell’Alessandrino, 18 dell’Astigiano, 2 del Biellese, 13 del Cuneese, 20 in provincia di Novara, 58 del territorio della città metropolitana di Torino, 4 del Verbano-Cusio-Ossola e 10 del Vercellese. L’elenco
I Comuni dovranno ora raccogliere le candidature. Un cantiere può durare da 40 a 260 giorni. Potranno fare domanda tutti coloro che si ritrovano in uno stato di disoccupazione, in condizioni di particolare disagio sociale e familiare, di età uguale o superiore a 45 anni, anche in carico ai servizi sociali, e sarà data priorità a chi ha bassa scolarità; può essere inserito Una seconda tipologia di cantieri è rivolta alle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale, detenute nelle carceri o in esecuzione penale esterna. Chi è interessato può rivolgersi al proprio Comune o al Centro per l’impiego più vicino.
Le attività dei cantieri di lavoro
Si tratta di opere di pubblica utilità, con rilevanza sociale e di supporto a fasce più fragili della popolazione.
Alcuni esempi: costruzione di opere di pubblica utilità, piccola manutenzione del patrimonio pubblico, realizzazione di servizi di pubblica utilità, attività ausiliarie del servizio pubblico, come interventi nel campo dell’ambiente, dei beni culturali, del turismo o altri servizi pubblici. Possono affiancare gli operai comunali nella pulizia di parchi gioco per bambini e in altre attività di manutenzione dei beni pubblici. I progetti possono essere integrati con percorsi di formazione finalizzati sia allo svolgimento delle attività, sia a offrire competenze spendibili in seguito sul mercato del lavoro.
I partecipanti ai cantieri percepiranno un’indennità giornaliera che va da 20,48 a 35,84 euro in base alla durata e all’orario settimanale, oltre agli eventuali servizi integrativi di sostegno al reddito, come il buono pasto o il rimborso dei trasporti. Saranno coperti da assicurazione Inail, Inps e RC e dotati di dispositivi di protezione individuale a seconda del tipo di prestazione lavorativa.