Vola l’export nel Piemonte Nord-Orientale: +17% nel primo semestre dell’anno

I valori tonano ad avvicinarsi a quelli del periodo pre-crisi, grazie alla forte ripresa del settore meccanico. Ravanelli, presidente Camera di commercio: «L'internazionalizzazione è uno degli ambiti di azione prioritario del nostre sistema»

Vola l’export nel quadrante del Piemonte Nord-Orientale. Secondo i dati diffusi dalla Camera di commercio il valore delle esportazioni nelle quattro province interessate – Novara, Vercelli, Biella e Verbano Cusio Ossola – nel primo semestre dell’anno in corso si è attestato di poco al di sopra dei 5 miliardi di euro, facendo quindi registrare un +17% rispetto a dodici mesi fa.


Si tratta di una performance che riflette però le diverse specializzazioni dei territori presi in esame, visto che questo aumento è inferiore alla media totale del Piemonte, pari a +29,5%, in un contesto che ha visto l’Italia Nord-Orientale crescere del +22,9% ed il Paese nel suo complesso del +24,2%. Una differenza di intensità riconducibile alla forte crescita dell’automotive e del comparto agroalimentare, che sostengono il risultato ottenuto dalla nostra regione e delle aree con spiccate vocazioni in tali comparti. Le vendite all’estero delle quattro province rappresentano il 20,9% sul totale delle esportazioni piemontesi, percentuale che cresce in modo significativo in alcuni settori. Limitandosi all’analisi delle specializzazioni produttive che esprimono nell’ordine i più importanti valori assoluti, si rileva come quelle del tessile-abbigliamento dell’area rappresentino ben il 76,3% del totale del Piemonte, i macchinari il 24,8%, i prodotti chimici il 35,9% e gli articoli farmaceutici il 69,1%. Guardando ai principali mercati di sbocco, Germania e Francia, rappresentano i principali partner commerciali per tutte le realtà provinciali, con alcune importanti differenze.


Nel dettaglio, la provincia di Novara, che esprime il 51,5% del valore delle esportazioni del territorio, ha segnato una crescita del +17%, quindi perfettamente in linea con quello dell’intera area, mentre il Vco ha fatto segnare addirittura un +25,7%. I numeri globali in qualche modo riflettono le diverse specializzazioni. Un esempio concreto? Il tessile-abbigliamento, mostra segnali di ripresa meno marcati, tanto che il Biellese ha fatto registrare un incremento della quota export solo dell’8,7%.


«Se gli effetti della pandemia hanno pesantemente influito sugli scambi commerciali, il forte recupero dell’economia globale e del commercio internazionale mostrano i primi segnali positivi per le nostre imprese – ha commentato il presidente della Camera di commercio Monte Rosa Laghi Nord Piemonte, Fabio Ravanelli – Il dato più incoraggiante non è tanto il confronto con il 2020, quanto quello con il corrispondente periodo pre-Covid del 2019, rispetto al quale i valori dell’export tornano ad avvicinarsi, evidenziando differenze minime».


In ogni caso per Ravanelli «l’internazionalizzazione è uno degli ambiti di azione prioritario del sistema camerale e il nostro ente è particolarmente impegnato sul tema della formazione e dell’orientamento alle imprese: nel mese corrente sono in programma due webinar gratuiti dedicati a mercati emergenti e adempimenti doganali, a cui si aggiunge un ulteriore corso più strutturato che prenderà il via ad ottobre, oltre alla possibilità di candidarsi al progetto di assistenza personalizzata Stay Export, le cui candidature sono aperte fino al 30 settembre».

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Vola l’export nel Piemonte Nord-Orientale: +17% nel primo semestre dell’anno

I valori tonano ad avvicinarsi a quelli del periodo pre-crisi, grazie alla forte ripresa del settore meccanico. Ravanelli, presidente Camera di commercio: «L’internazionalizzazione è uno degli ambiti di azione prioritario del nostre sistema»

Vola l’export nel quadrante del Piemonte Nord-Orientale. Secondo i dati diffusi dalla Camera di commercio il valore delle esportazioni nelle quattro province interessate – Novara, Vercelli, Biella e Verbano Cusio Ossola – nel primo semestre dell’anno in corso si è attestato di poco al di sopra dei 5 miliardi di euro, facendo quindi registrare un +17% rispetto a dodici mesi fa.


Si tratta di una performance che riflette però le diverse specializzazioni dei territori presi in esame, visto che questo aumento è inferiore alla media totale del Piemonte, pari a +29,5%, in un contesto che ha visto l’Italia Nord-Orientale crescere del +22,9% ed il Paese nel suo complesso del +24,2%. Una differenza di intensità riconducibile alla forte crescita dell’automotive e del comparto agroalimentare, che sostengono il risultato ottenuto dalla nostra regione e delle aree con spiccate vocazioni in tali comparti. Le vendite all’estero delle quattro province rappresentano il 20,9% sul totale delle esportazioni piemontesi, percentuale che cresce in modo significativo in alcuni settori. Limitandosi all’analisi delle specializzazioni produttive che esprimono nell’ordine i più importanti valori assoluti, si rileva come quelle del tessile-abbigliamento dell’area rappresentino ben il 76,3% del totale del Piemonte, i macchinari il 24,8%, i prodotti chimici il 35,9% e gli articoli farmaceutici il 69,1%. Guardando ai principali mercati di sbocco, Germania e Francia, rappresentano i principali partner commerciali per tutte le realtà provinciali, con alcune importanti differenze.


Nel dettaglio, la provincia di Novara, che esprime il 51,5% del valore delle esportazioni del territorio, ha segnato una crescita del +17%, quindi perfettamente in linea con quello dell’intera area, mentre il Vco ha fatto segnare addirittura un +25,7%. I numeri globali in qualche modo riflettono le diverse specializzazioni. Un esempio concreto? Il tessile-abbigliamento, mostra segnali di ripresa meno marcati, tanto che il Biellese ha fatto registrare un incremento della quota export solo dell’8,7%.


«Se gli effetti della pandemia hanno pesantemente influito sugli scambi commerciali, il forte recupero dell’economia globale e del commercio internazionale mostrano i primi segnali positivi per le nostre imprese – ha commentato il presidente della Camera di commercio Monte Rosa Laghi Nord Piemonte, Fabio Ravanelli – Il dato più incoraggiante non è tanto il confronto con il 2020, quanto quello con il corrispondente periodo pre-Covid del 2019, rispetto al quale i valori dell’export tornano ad avvicinarsi, evidenziando differenze minime».


In ogni caso per Ravanelli «l’internazionalizzazione è uno degli ambiti di azione prioritario del sistema camerale e il nostro ente è particolarmente impegnato sul tema della formazione e dell’orientamento alle imprese: nel mese corrente sono in programma due webinar gratuiti dedicati a mercati emergenti e adempimenti doganali, a cui si aggiunge un ulteriore corso più strutturato che prenderà il via ad ottobre, oltre alla possibilità di candidarsi al progetto di assistenza personalizzata Stay Export, le cui candidature sono aperte fino al 30 settembre».

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