A Oleggio Grazioli sfida Baldassini. Con Marcassa terzo incomodo

Il sindaco uscente ci riprova, ma oltre all'avversario che è stato capace di riunire l'area di centrosinistra deve fare i conti, in una sorta di “derby in famiglia” anche con l'ex primo cittadino

Un sindaco uscente, Andrea Baldassini, in cerca di un secondo mandato; uno sfidante, Marco Grazioli, che prova a scalzarlo; un… terzo incomodo (e che incomodo), Massimo Marcassa, che prova a riprendersi la fascia tricolore di primo cittadino dopo averla già indossata per dieci anni, dal 2009 al ’19. Oleggio sta vivendo la sfida elettorale con un appassionato interesse. Quella che si concluderà nel prossimo weekend sarà una corsa a tre senza appelli, perché il centro del Medio Novarese con i suoi poco più di 14 mila residenti, non raggiunge il quorum per lo svolgimento del “ballottaggio”.


Dietro il paravento “civico” e l’uso del nome della cittadina in tutti e tre i simboli (“Oleggio insieme” per Baldassini, “Oleggio grande” per Grazioli, “Oleggio uniti” per Marcassa) il dato politico più significativo è rappresentato dalla divisione del fronte del centrodestra fra un’area “salviniana” (il sindaco Baldassini) e una più decisamente “meloniana” (Marcassa). Una sorta di “derby in famiglia” che anche negli ultimi giorni ha cercato di fare breccia utilizzando uno dei temi che da più tempo sta a cuore agli oleggesi, quello della realizzazione del nuovo ponte sul Ticino, con l’amministrazione che ha accolto la visita del governatore della Lombardia Attilio Fontana. Un avvenimento “bruciato” però sul tempo dall’annuncio di Marcassa di un importante stanziamento da parte del Governo per la costruzione dell’opera.


Per quanto riguarda i suoi obiettivi, Baldassini ha detto di aver presentato «un programma attuabile, costruito per e insieme ai cittadini. Sviluppare Oleggio in tutti gli ambiti e prestare attenzione alle fasce pià deboli. La recente visita del presidente Fontana ha rappresentato la sintesi degli ottimi rapporti istituzionali costruiti in questi anni e che stanno dando risultati concreti».


A sfidare Baldassini è, come già detto, Andrea Grazioli, elemento che ha invece riunito un’area di centrosinistra, puntando molto anche sul rinnovamento della sua squadra: «PUn gruppo di giovani che si affianca ad altre persone che hanno già maturato esperienze in Comune». Dalla sua il fatto di essere partito decisamente in anticipo, visto che l’annuncio della sua candidatura risale infatti allo scorso mese di dicembre. Fin dall’inizio ha detto di lavorare «sul fronte della sanità e per la valorizzazione del territorio, cominciando da un nuovo Piano regolatore, evitando quelle logistiche che un po’ ovunque deturpano il territorio. Noi ci presentiamo come un gruppo coeso contro le divisioni e i personalismi che caratterizzano i nostri avversari».


Terzo incomodo, abbiamo detto, è Massimo Marcassa, già due volte primo cittadino con gran parte della squadra oggi di Baldassini (che fu suo vice). Il candidato parla di «un progetto civico nuovo, una squadra trasversale per appartenenza politica, età, competenze e genere (spiccano infatti le dieci donne presenti in lista, ndr) che vuole essere prima di tutto una novità nel panorama politico locale».

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A Oleggio Grazioli sfida Baldassini. Con Marcassa terzo incomodo

Il sindaco uscente ci riprova, ma oltre all’avversario che è stato capace di riunire l’area di centrosinistra deve fare i conti, in una sorta di “derby in famiglia” anche con l’ex primo cittadino

Un sindaco uscente, Andrea Baldassini, in cerca di un secondo mandato; uno sfidante, Marco Grazioli, che prova a scalzarlo; un… terzo incomodo (e che incomodo), Massimo Marcassa, che prova a riprendersi la fascia tricolore di primo cittadino dopo averla già indossata per dieci anni, dal 2009 al ’19. Oleggio sta vivendo la sfida elettorale con un appassionato interesse. Quella che si concluderà nel prossimo weekend sarà una corsa a tre senza appelli, perché il centro del Medio Novarese con i suoi poco più di 14 mila residenti, non raggiunge il quorum per lo svolgimento del “ballottaggio”.


Dietro il paravento “civico” e l’uso del nome della cittadina in tutti e tre i simboli (“Oleggio insieme” per Baldassini, “Oleggio grande” per Grazioli, “Oleggio uniti” per Marcassa) il dato politico più significativo è rappresentato dalla divisione del fronte del centrodestra fra un’area “salviniana” (il sindaco Baldassini) e una più decisamente “meloniana” (Marcassa). Una sorta di “derby in famiglia” che anche negli ultimi giorni ha cercato di fare breccia utilizzando uno dei temi che da più tempo sta a cuore agli oleggesi, quello della realizzazione del nuovo ponte sul Ticino, con l’amministrazione che ha accolto la visita del governatore della Lombardia Attilio Fontana. Un avvenimento “bruciato” però sul tempo dall’annuncio di Marcassa di un importante stanziamento da parte del Governo per la costruzione dell’opera.


Per quanto riguarda i suoi obiettivi, Baldassini ha detto di aver presentato «un programma attuabile, costruito per e insieme ai cittadini. Sviluppare Oleggio in tutti gli ambiti e prestare attenzione alle fasce pià deboli. La recente visita del presidente Fontana ha rappresentato la sintesi degli ottimi rapporti istituzionali costruiti in questi anni e che stanno dando risultati concreti».


A sfidare Baldassini è, come già detto, Andrea Grazioli, elemento che ha invece riunito un’area di centrosinistra, puntando molto anche sul rinnovamento della sua squadra: «PUn gruppo di giovani che si affianca ad altre persone che hanno già maturato esperienze in Comune». Dalla sua il fatto di essere partito decisamente in anticipo, visto che l’annuncio della sua candidatura risale infatti allo scorso mese di dicembre. Fin dall’inizio ha detto di lavorare «sul fronte della sanità e per la valorizzazione del territorio, cominciando da un nuovo Piano regolatore, evitando quelle logistiche che un po’ ovunque deturpano il territorio. Noi ci presentiamo come un gruppo coeso contro le divisioni e i personalismi che caratterizzano i nostri avversari».


Terzo incomodo, abbiamo detto, è Massimo Marcassa, già due volte primo cittadino con gran parte della squadra oggi di Baldassini (che fu suo vice). Il candidato parla di «un progetto civico nuovo, una squadra trasversale per appartenenza politica, età, competenze e genere (spiccano infatti le dieci donne presenti in lista, ndr) che vuole essere prima di tutto una novità nel panorama politico locale».

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