Sono 20 in più in provincia di Novara i sindaci uscenti che potranno ricandidarsi nel proprio comune al voto a giugno. A permetterlo è il decreto ministeriale approvato giovedì 25 gennaio dal governo Meloni che ha istituito l’“election day” (fissato sabato 8 e domenica 9 giugno in cui si voterà per elezioni europee, regionali e comunali) e ha approvato la modifica della durata dei mandati dei primi cittadini.
Quest’ultimo provvedimento ha esteso da due a tre mandati consecutivi il limite per i per i sindaci dei comuni da 5mila a 15mila abitanti ed eliminato limiti per i sindaci dei comuni con popolazione sotto i 5mila abitanti. Resta impossibile ricandidarsi per la terza volta a chi guida le città oltre i 15mila abitanti (sono 736 in tutta Italia); ed ora, attraverso l’Anci, sale la richiesta della possibilità di terzo mandato anche per loro.
In provincia di Novara gli elettori iscritti nelle liste elettorali, ultima rilevazione del giugno 2023, sono 300.670 (tra cui 1.726 diciottenni), per le europee e le regionali.
Per le comunali gli interessati sono meno della metà: 146.770. Vanno infatti al voto 56 degli 87 comuni della provincia, dei quali tre non per la naturale scadenza amministrativa ma perché commissariati: Arona e Fontaneto d’Agogna dopo lo scioglimento anticipato del consiglio comunale e Ameno per il rinvio delle elezioni lo scorso anno, alla scadenza dell’amministrazione guidata da Noemi Brambilla, quando non si era presentata alcuna candidatura.
I COMUNI AL VOTO
Si vota dunque a Galliate dove potrà esserci anche il ballottaggio, unico centro sopra i 15mila abitanti, con 12.604 elettori iscritti.
Vi sono poi 9 comuni tra 5mila e 15mila abitanti, in nessuno dei quali il sindaco uscente esaurisce il secondo mandato: Arona, Bellinzago Novarese, Cameri, Castelletto sopra Ticino, Cerano, Gattico-Veruno, Gozzano, Oleggio e Romentino.
Infine 44 comuni sotto i 5mila abitanti: Agrate Conturbia, Ameno, Armeno, Barengo, Bolzano Novarese, Borgolavezzaro, Briga Novarese, Briona, Caltignaga, Carpignano Sesia, Casalbeltrame, Casalino, Castellazzo Novarese, Cavaglietto, Cavallirio, Colazza, Cressa, Cureggio, Fara Novarese, Fontaneto d’Agogna, Gargallo, Ghemme, Grignasco, Maggiora, Mandello Vitta, Marano Ticino, Massino Visconti, Meina, Momo, Oleggio Castello, Orta San Giulio, Paruzzaro, Pella, Pisano, Pogno, Prato Sesia, Recetto, Romagnano Sesia, San Maurizio d’Opaglio, Sillavengo, Sizzano, Sozzago, Terdobbiate, Tornaco, Vespolate e Vicolungo.
I SINDACI PER L’EVENTUALE TERZO MANDATO
Tra i sindaci uscenti nei piccoli centri quasi la metà (esattamente 20) termina il secondo mandato e, grazie al nuovissimo decreto ministeriale, questi potranno ricandidarsi per una eventuale terza volta. Si tratta di: Simone Tosi (Agrate Conturbia), Fabio Maggeni (Barengo), Giulio Frattini (Bolzano Novarese), Chiara Barbieri (Briga Novarese), Giuseppe Maio (Carpignano Sesia), Claudia Porzio (Casalbeltrame), Claudio Rossini (Castellazzo Novarese), Laura Lanaro (Cavaglietto), Vito D’Aguanno (Cavallirio), Angelo Barbaglia (Cureggio), Davide Temporelli (Ghemme), Franco Merli (Marano Ticino), Fabrizio Barbieri (Meina), Giorgio Angeleri (Orta San Giulio), Mauro Julita (Paruzzaro), Maria Eliana Paracchini (Pogno), Celsino Ponti (Sizzano), Carla Zucco (Sozzago), Domenico Merisi (Terdobbiate) e Marzia Vicenzi (Vicolungo).
Il quadro è teoricamente ancora provvisorio perché fino al 24 febbraio è possibile aggiungere al voto eventuali comuni che patissero una crisi anticipata.