Mattinata novarese per Chiara Appendino. La parlamentare del Movimento 5 Stelle, ex prima cittadina di Torino, accompagnata dalla senatrice Elisa Pirro e dal deputato Antonino Iaria, ha toccato nell’ordine Trecate, Novara e Galliate prima di dirigersi nel Vco, attesa nel pomeriggio ad Omegna e Verbania.
Nel capoluogo nessun punto “fisso”, ma una lunga passeggiata in centro insieme ai candidati “pentastellati” in corsa nella circoscrizione provinciale per le elezioni regionali e l’immancabile foto ricordo con alle spalle la Cupola di San Gaudenzio («Ah, ecco la vostra Mole antonelliana…»). Al di là degli aspetti turistici il nocciolo politico di questa campagna elettorale è rappresentato dal mancato accordo con il Pd per il voto regionale, mentre in altre località il M5S ha fatto fronte comune, presentando (come a Galliate) una lista coalizzata con i “dem” e, dove non si è potuto, dando indicazione ai propri simpatizzanti di votare il candidato sindaco del centrosinistra.
«Noi ci proponiamo come alternativa alla destra – ci ha detto Appendino – Però questo significa avere il coraggio di mantenere un’asticella alta nel campo progressista. In Regione non abbiamo fatto l’accordo con il Pd perché sull’ambiente, sulla sanità pubblica, sui diritti, l’asticella non era abbastanza alta. Se vogliamo essere un’alternativa alla destra non possiamo riempirci la bocca di tematiche e valori e poi nei fatti tradire questi principi. Da questo punto vista abbiamo la nostra candidata, Sarah Disabato, con il suo programma. Se oggi un cittadino deve attendere mesi per una visita specialistica questo è dovuto ai fallimenti della destra e della sinistra che hanno governato in passato la Regione Piemonte in passato. Noi pensiamo di avere la ricetta giusta».
Stesso quesito rivolto la sera precedente al Castello di Galliate, dove, insieme ai tre candidati in corsa per un seggio a Palazzo Lascaris – Ivan Carlone, Arianna Piantanida e Mario Iacopino – sono intervenuti anche l’europarlamentare uscente Mariangela Danzì (che si ripresenta come capolista nel collegio Nord-Ovest) e l’altro candidato “grillino”, l’ex consigliere regionale Sean Sacco. A supportarli sono intervenuti tra gli altri ancora la senatrice Pirro e l’ex ministra Fabiana Dadone (responsabile della Pubblica amministrazione nel secondo Governo Conte e alle Politiche giovanili nell’esecutivo guidato da Draghi).
«Qui a Galliate ci sono state le possibilità per un accordo – ha risposto per tutti Carlone – perché con altre forze condividiamo la problematica legata al consumo di suolo. Non vogliamo a prescindere stare da soli o coalizzarci, ma chiediamo che le nostre idee e il nostro programma siano rispettati».
«Abbiamo un grande privilegio e una grande responsabilità – ha detto invece Danzì parlando di Europa – L’ultima legislatura è stata caratterizzata da un cambio di rotta dal punto di vista ambientale. Sulle linee strategiche tutti convengono, ma quando dentro il consenso ci sono gruppi d’interesse che influenzano le decisioni, tutto diventa più difficile e spesso finiscono per scontrarsi con gli interessi nazionali».
Per l’ex segretaria del Comune di Novara «la dipendenza energetica dell’Italia ci ha messo in crisi, quindi dobbiamo affrontare il cambiamento climatico attraverso un serie di misure bandendo le fonti fossili in un tempo congruo può e deve aiutarci». Sfide importanti, come ha sottolineato anche Sacco, «perché non possiamo permetterci di perdere altri cinque anni in questa competizione globale».