Il 12 giugno oltre all’amministrazione di Borgomanero, seconda città della provincia il cui voto può assumere seppure a livello strettamente locale una significativa valenza anche politica per la presenza di liste con i simboli di partito oltre a quelle civiche, nel Novarese si vota anche in altre quattro piccole località come Biandrate, Casalvolone, Cavaglio d’Agogna e Divignano. La particolarità di questa tornata elettorale è data dal fatto che nei primi tre centri gli elettori troveranno un solo candidato sindaco e un’unica lista di candidati alla carica di consigliere, mentre nella quarta si assisterà a una sorta di sfida fra ex… congiunti, con il primo cittadino uscente che dovrà vedersela con chi sino a pochi mesi fa era stato il suo vice. In sostanza, a parte Divignano, per gli altri tre paesi l’unico avversario dei rispettivi candidati nella corsa in solitaria verso la fascia tricolore sarà il raggiungimento del quorum, che la normativa fissa nella partecipazione al voto di almeno il 40% del corpo elettorale.
Ma andiamo con ordine. A Biandrate il sindaco uscente Luciano Pigat, geometra di 69 anni, punta al suo terzo mandato. Nel 2017 – a capo della lista “Servire Biandrate” – era stato rieletto con il 68,6% dei voti, precedendo Mattia Griggio, fermatosi al 26,7%. Oggi si ripresenta alla guida di una civica con la stessa denominazione e che include il suo principale avversario di cinque anni fa. Griggio. Gli altri candidati sono Bacchetta Marinella, Bellomo Giuseppe Felice, Fiorino Nadia, Grasso Angelo, Madaschi Anna, Musco Patrizia, Passarella Angelo, Sala Luigi e Ticozzelli Giancarlo.
Situazione quasi analoga a Casalvolone, dove Ezio Piantanida, 77 anni, eletto in occasione della precedente tornata elettorale con il 57,2%, oggi ci riprova sempre con la lista “Nodo di canapa, Uniti e concreti”. Con lui sono candidati Andreoletti Francesco, Benzo Armando, Bonetti Federico, Borando Martina, Brustia Stefano, Ferrari Alice, Ferrari Luigi, Piana Gianluca, Poletti Maurizio e Turolla Alessandro.
Un unico candidato anche più a nord, a Cavaglio d’Agogna. Già cinque anni fa si era presentata un’unica lista, “La Collina”, guidata da Gian Angelo Zoia, ottenendo 484 voti a fronte dei poco più di mille elettori (55,3% l’affluenza). Il primo cittadino uscente ha in questo caso ceduto il passo a Enrica Tacca, 43 anni, che di Zoia è stata assessore. I candidati al consiglio sono Cantoia Dino, Caruso Flaviana, Cattaneo Diego, Guittini Domenico, Obezzi Giovanni, Temporelli Giuseppe, Valmacco Helenio e Zoia Elio Elvis.
Infine Divignano, unico comune (nella foto il Castello, principale simbolo locale) dove ci sarà una competizione reale fra due liste. Nel 2017 la spuntò Gianluca Bacchetta con appena 13 voti di differenza su Barbara Cerutti (311 contro 298, mentre un terzo candidato, Maurizio Raso, ne ottenne 114). Adesso Bacchetta, 53 anni, ristoratore, che in occasione della pandemia si fece conoscere in tutta Italia per essere andato in bicicletta sino a Roma per farsi ricevere a Palazzo Chigi dall’allora presidente del Consiglio Giuseppe Conte, si ripresenta guidando la lista “Cambia… menti per Divignano” e che comprende Petterlin elena, Pianta Filippo, Donato Alessia, Gammuto Giovanna, Pella Penelope, Battocchio Silvia, Reina Stefania, Calore Carlo, Discenza Angelo e Quadri Stefano. Suo avversario sarà il pensionato 70enne Luciano Carlana, sino allo scorso novembre vice proprio di Bacchetta. Carlana capeggia la lista “Divignano per te” con Angili Moglioni Lorenzo, Colombo Andrea, Forzani Sergio, Lala Giuseppe, Osigliani Silvia, Barbaglia Sara, Fagnoni Adele, Gazzara Luca, Lala Simona e Raso Maurizio.