Slitta di altri due mesi il rinnovo, attraverso il meccanismo dell’elezione di secondo livello, con una platea elettorale composta unicamente da sindaci e amministratori locali (nel Novarese sono poco più di mille), del Consiglio provinciale. Le elezioni per l’assemblea di Palazzo Natta si sarebbero infatti originariamente svolgere alcuni mesi prima di quelle amministrative, ma la possibilità di giungere a questo appuntamento con diversi consiglieri neo eletti in scadenza con il loro mandato nei rispettivi comuni, aveva suggerito un opportuno “slittamento”. A Novara come in diverse altre zone d’Italia.
Ora ci si è accorti che la “finestra” individuata (45 giorni dopo le recenti elezioni) cadrebbe alla fine di questo mese, con tutte le difficoltà del caso per diversi partiti nell’approntare tra l’altro le liste dei candidati. Da qui la decisione, d’intesa fra Governo e Upi (Unione province d’Italia), di consentire una ulteriore “proroga” sino al prossimo 29 settembre, nuova data scelta per questo appuntamento con le urne. Con un particolare per Novara: come si ricorderà, la caduta della giunta Monti ad Arona aveva comportato anche l’automatica decadenza dal suo seggio di consigliera provinciale per Monia Mazza, che nell’amministrazione guidata dal presidente della Federico Binatti deteneva l’importante delega al Bilancio.
In questa circostanza si è invece deciso che due dei dodici consiglieri attualmente in carica senza più avendone i requisiti – per la maggioranza Davide Ferrari, non ricandidato a Galliate, e per la minoranza Marta Moalli, non rieletta a Castelletto Ticino – non saranno surrogati per questo breve periodo, ma resteranno ugualmente in carica sino a settembre.