Bagno di folla novarese per Giuseppe Conte. L’ex presidente del Consiglio, oggi leader del Movimento 5 Stelle, nel suo tour piemontese a sostegno del candidato sindaco Mario iacopino alle amministrative del 3 e 4 ottobre, questa mattina, 11 settembre, non ha voluto mancare all’appuntamento con la seconda città della regione. Anzi, in arrivo da Bologna, ha inserito all’ultimo momento un passaggio anche a Trecate, il centro della provincia più importante chiamato al voto dopo il capoluogo. Una variazione in corso d’opera che ha comportato un ritardo di oltre un’ora sulla tabella di maracia. Giunto all’ombra della Cupola accompagnato dallo stato maggiore del suo partito (la ministra Dadone, l’ex Azzolina, e poi ancora parlamentari fra cui novarese Crippa e consiglieri regionali), Conte non ha rifiutato il contatto con militanti e simpatizzanti dispensando selfie a volontà.
«Perché qui a Novara? – ha risposto Conte estremamente tranquillo nonostante la calca attorno alla sua persona -. Ci sono le comunali, ma il mio non è un appuntamento esclusivamente elettorale. Come ho già detto in altre occasioni si tratta di un itinerario che ho intitolato “la politica è ovunque”. La politica deve incontrare i cittadini quotidianamente e per quanto mi riguarda continuerà a farlo anche dopo questo voto. Dobbiamo riossigenare la politica e questo vale per tutti, non solo per il Movimento 5 Stelle. Lo dovrebbero fare tutte le forze politiche».
Alle critiche giunte dal centrodestra su un provvedimento tanto contestato (ancora nella serata precedente proprio in città dal ministro leghista Giorgetti) come il reddito di cittadinanza ha così replicato: «Non mi stupisce. Questa misura ha contribuito a contrastare diverse forme di povertà. In realtà quelli che percepiscono la somma più alta prevista (780 euro, ndr) sono solamente 12 mila individui. Trovo immorale per un politico condurre una battaglia di questo genere. Come Movimento siamo responsabili e riconosciamo che questa misura non è stata ancora attuata in modo completamente efficace. Lavoreremo per contrastare gli abusi e migliorare le politiche attive per la rioccupazione. Mi sorprendo che tante critiche giungano da chi vive di politica da quando portava i calzoni corti».
Venendo alla realtà novarese, dove i grillini hanno raggiunto un accordo elettorale con una lista civica più a sinistra del Pd, l’ex premier ha sostenuto come «a livello locale si debba tenere conto di quello che è successo negli anni precedenti. Noi non abbiamo costituito un’alleanza predeterminata con il Pd, ma c’é un dialogo estremamente intenso, frutto dell’esperienza del secondo Governo da me presieduto. Abbiamo trovato degli amici di strada a livello nazionale con i quali abbiamo lavorato molto bene, ma è chiaro che a livello locale bisogna tenere conto di altre situazioni».
«Stiamo dando il massimo perché vogliamo arrivare al ballottaggio – ha poi concluso il candidato Iacopino -. Chiederemo a tutti di appoggiarci contro la destra di Canelli che ha permesso a questa città di rimanere immobile».