Elezioni amministrative del 3 e 4 ottobre. Come si vota

Domenica 3 ottobre, dalle 7 alle 23, e lunedì 4, dalle 7 alle 15 si vota per le elezioni amministrative in 17 Comuni della provincia di Novara oltre al capoluogo. Alla chiusura delle urne inizieranno le operazioni di scrutinio. Il 17 e 18 ottobre, con gli stessi orari del primo turno, si svolgerà l’eventuale ballottaggio nei Comuni con popolazione superiore a 15 mila abitanti nel caso in cui, al primo turno, nessun candidato ottenga la maggioranza assoluta dei voti.

Dove si vota
Si vota nei Comuni di Novara, Trecate, Borgo Ticino (5.999 abitanti), Casaleggio (903), Comignago (1.231), Dormelletto (2.522), Granozzo con Monticello (1.346), Lesa (2.168), Mezzomerico (1.219), Nebbiuno (1.802), Nibbiola (806), Pettenasco (1.320), Pombia (2.124), San Nazzaro Sesia (741), San Pietro Mosezzo (1.926), Soriso 719), Suno (2.709), Varallo Pombia (4.841).

Chi vota
Per le consultazioni amministrative votano gli iscritti nelle liste elettorali di ciascun Comune che abbiano compiuto il 18esimo anno di età entro domenica 3 ottobre 2021 compresa.

Come si vota
L’elettore deve presentarsi al proprio seggio munito di documento di identità e tessera elettorale. Riceverà una scheda di colore azzurro che contiene i nomi dei candidati (in ordine di sorteggio) alla carica di sindaco e sotto ciascuno di essi il simbolo o i simboli delle liste che lo appoggiano. Chi non è in possesso di shcieda elettorale, l’ha smarrita o ha esaurito il numero dei timbri, può recarsi nel proprio municipio di residenza domenica 3 ottobre dalle 7 alle 23 e lunedì 4 ottobre dalle 7 alle 15.

Il voto nei Comuni con più di 15 mila abitanti
Si può tracciare sulla scheda un segno solo sul simbolo di una lista, assegnando in tal modo la propria preferenza alla lista contrassegnata e al candidato sindaco da quest’ultima appoggiato. Oppure si può tracciare un segno sul simbolo di una lista, tracciando contestualmente un segno sul nome di un candidato sindaco non collegato alla lista votata (voto disgiunto); oppure si può tracciare un segno solo sul nome del candidato sindaco, votando così solo per il candidato sindaco e non per la lista o le liste a quest’ultimo collegate.

Inoltre ogni elettore può esprimere, nelle apposite righe affiancate al simbolo della lista, uno o due voti di preferenza, scrivendo il nome di al massimo due candidati compresi nella lista da lui votata. Se esprime due preferenze, esse devono riguardare candidati di sesso diverso, pena l’annullamento della seconda preferenza.

È eletto sindaco al primo turno il candidato che ottiene la maggioranza assoluta dei voti validi (almeno il 50% più uno). Qualora nessun candidato raggiunga tale soglia si tornerà a votare il 17 e 18 ottobre per scegliere tra i due candidati che al primo turno hanno ottenuto il maggior numero di voti (ballottaggio). Al secondo turno viene eletto sindaco il candidato che ottiene il maggior numero di voti.

Il voto nei Comuni fino a 15 mila abitanti
Il voto si esprime tracciando un segno sul contrassegno della lista o sul nominativo del candidato sindaco. Non si può votare per un candidato alla carica di sindaco diverso da quello collegato alla lista: i voti conseguiti dal candidato sindaco sono attribuiti alla lista a esso collegata. Non è possibile il voto disgiunto.

Per i comuni inferiori ai 5.000 abitanti si può esprimere la preferenza per un candidato al consiglio comunale, scrivendo il cognome nella apposita riga affiancata al simbolo della lista. Per i comuni tra 5.000 e 15.000, si possono esprimere una o due preferenze per i candidati al consiglio comunale. Nel caso siano due, esse devono riguardare candidati di sesso diverso della stessa lista, pena l’annullamento della seconda preferenza.

Viene eletto sindaco il candidato che ottiene il maggior numero di voti. Per quanto riguarda la formazione del Consiglio comunale, alla lista che appoggia il sindaco eletto andranno i 2/3 dei seggi disponibili, mentre i restanti seggi saranno distribuiti proporzionalmente tra le altre liste.

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Domenica 3 ottobre, dalle 7 alle 23, e lunedì 4, dalle 7 alle 15 si vota per le elezioni amministrative in 17 Comuni della provincia di Novara oltre al capoluogo. Alla chiusura delle urne inizieranno le operazioni di scrutinio. Il 17 e 18 ottobre, con gli stessi orari del primo turno, si svolgerà l'eventuale ballottaggio nei Comuni con popolazione superiore a 15 mila abitanti nel caso in cui, al primo turno, nessun candidato ottenga la maggioranza assoluta dei voti.

Dove si vota
Si vota nei Comuni di Novara, Trecate, Borgo Ticino (5.999 abitanti), Casaleggio (903), Comignago (1.231), Dormelletto (2.522), Granozzo con Monticello (1.346), Lesa (2.168), Mezzomerico (1.219), Nebbiuno (1.802), Nibbiola (806), Pettenasco (1.320), Pombia (2.124), San Nazzaro Sesia (741), San Pietro Mosezzo (1.926), Soriso 719), Suno (2.709), Varallo Pombia (4.841).

Chi vota
Per le consultazioni amministrative votano gli iscritti nelle liste elettorali di ciascun Comune che abbiano compiuto il 18esimo anno di età entro domenica 3 ottobre 2021 compresa.

Come si vota
L'elettore deve presentarsi al proprio seggio munito di documento di identità e tessera elettorale. Riceverà una scheda di colore azzurro che contiene i nomi dei candidati (in ordine di sorteggio) alla carica di sindaco e sotto ciascuno di essi il simbolo o i simboli delle liste che lo appoggiano. Chi non è in possesso di shcieda elettorale, l'ha smarrita o ha esaurito il numero dei timbri, può recarsi nel proprio municipio di residenza domenica 3 ottobre dalle 7 alle 23 e lunedì 4 ottobre dalle 7 alle 15.

Il voto nei Comuni con più di 15 mila abitanti
Si può tracciare sulla scheda un segno solo sul simbolo di una lista, assegnando in tal modo la propria preferenza alla lista contrassegnata e al candidato sindaco da quest'ultima appoggiato. Oppure si può tracciare un segno sul simbolo di una lista, tracciando contestualmente un segno sul nome di un candidato sindaco non collegato alla lista votata (voto disgiunto); oppure si può tracciare un segno solo sul nome del candidato sindaco, votando così solo per il candidato sindaco e non per la lista o le liste a quest'ultimo collegate.

Inoltre ogni elettore può esprimere, nelle apposite righe affiancate al simbolo della lista, uno o due voti di preferenza, scrivendo il nome di al massimo due candidati compresi nella lista da lui votata. Se esprime due preferenze, esse devono riguardare candidati di sesso diverso, pena l'annullamento della seconda preferenza.

È eletto sindaco al primo turno il candidato che ottiene la maggioranza assoluta dei voti validi (almeno il 50% più uno). Qualora nessun candidato raggiunga tale soglia si tornerà a votare il 17 e 18 ottobre per scegliere tra i due candidati che al primo turno hanno ottenuto il maggior numero di voti (ballottaggio). Al secondo turno viene eletto sindaco il candidato che ottiene il maggior numero di voti.

Il voto nei Comuni fino a 15 mila abitanti
Il voto si esprime tracciando un segno sul contrassegno della lista o sul nominativo del candidato sindaco. Non si può votare per un candidato alla carica di sindaco diverso da quello collegato alla lista: i voti conseguiti dal candidato sindaco sono attribuiti alla lista a esso collegata. Non è possibile il voto disgiunto.

Per i comuni inferiori ai 5.000 abitanti si può esprimere la preferenza per un candidato al consiglio comunale, scrivendo il cognome nella apposita riga affiancata al simbolo della lista. Per i comuni tra 5.000 e 15.000, si possono esprimere una o due preferenze per i candidati al consiglio comunale. Nel caso siano due, esse devono riguardare candidati di sesso diverso della stessa lista, pena l'annullamento della seconda preferenza.

Viene eletto sindaco il candidato che ottiene il maggior numero di voti. Per quanto riguarda la formazione del Consiglio comunale, alla lista che appoggia il sindaco eletto andranno i 2/3 dei seggi disponibili, mentre i restanti seggi saranno distribuiti proporzionalmente tra le altre liste.

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore