Ultime due settimane di campagna elettorale e il candidato sindaco del centrosinistra Nicola Fonzo alza ritmi e toni, incassando – nell’incontro avvenuto ieri, sabato 18 settembre, in piazza delle Erbe – un sostegno non solo formale da parte di Sergio Chiamparino e Roberto Giachetti.
I due ospiti principali, introdotti dalla segretaria del Pd novarese Ilaria Cornalba, sono stati preceduti dal saluto del consigliere regionale Domenico Rossi: «Per me – ha detto rivolgendosi all’ex presidente della giunta regionale – è stato un onore nella scorsa legislatura lavorare con lui e oggi mi fa piacere averlo accanto come collega. Tra le tante cose che ci ha insegnato in questi anni, oltre a possedere una straordinaria capacità empatica, è quella di avere una visione su tante situazioni, di vedere a distanza, cose che sempre più mancano invece alla politica».
«La lingua batte dove il dente duole – ha esordito Chiamparino – Due anni fa ho perso le elezioni in modo netto e credo per due ragioni di fondo. La prima in conseguenza di un’ondata politica nazionale a favore di Salvini e poi per errori che ho commesso io, Abbiamo dovuto fare delle operazioni che consentissero alla Regione di tornare ad essere un’istituzione in grado di stare in piedi con le proprie gambe; cose che adesso sono utili a Cirio, almeno quelle che non stanno cercando di smantellare, come la legge sul gioco d’azzardo o quella sulle cave».
Per Chiamparino «l’ondata nazionale a favore di “re Mida” Salvini non mi pare ci sia più; inoltre, il lavoro di Draghi, ben assecondato dal Pd, sta contribuendo ad attutire il rischio che certe derive plebiscitarie prendano il sopravvento. E poi il centrosinistra è più attrezzato sul piano della concretezza delle politiche amministrative per governare una città come Novara, che è destinata ad essere non solo un polo logistico importante fra Torino e Milano, ma il vero cuore di quello che una volta era il “triangolo industriale”. Una realtà che deve essere affrontata in termini economici e di infrastrutture, ma anche dal punto di vista della coesione sociale. Il centrosinistra è più attrezzato per amministrare una città strategica come Novara».
Alle parole di Chiamparino si è associato il parlamentare di Italia Viva, Roberto Giachetti, con una puntualizzazione: «Personalmente non mi fido molto dei sondaggi, ma l’aria che si respira è diversa. Occorre lavorare giorno dopo giorno per fare in modo che il risultato sia ottenuto, perché ci sono le condizioni. A oggi un elettore su tre non ha ancora deciso. Ottenere un risultato che qualche tempo fa sembrava impossibile ha tutte le possibilità davanti a noi, ma dipende da quanto ciascuno si senta investito di questa responsabilità storica, in grado di portare Novara a un cambio di amministrazione».
Infine Fonzo, che è partito subito all’attacco nei confronti dell’attuale primo cittadino: «Canelli per cinque anni ha fatto finta di smarcarsi dalle politiche della destra, ma è lui il rappresentante della destra. Non c’é nulla di moderato nella sua coalizione: è tutta destra. Di una cosa dobbiamo essere convinti: la partita non è ancora scritta». Arrivando anche a ipotizare un terzo scenario: «Se ci sarà un ballottaggio senza di me sosterrò chiunque cercherà di sbarrargli il passo».
Nel pomeriggio di ieri Chiamparino ha fatto tappa anche a Trecate per sostenere il candidato del Partito Democratico Marco Ulboldi.