Al Coccia debutta la Tosca attesa da tre stagioni

Una Tosca attesa da tre stagioni, bloccata a causa della pandemia, che finalmente debutta sul palco del Coccia. La nuova produzione del teatro novarese – in programma con tre repliche 27, 28 e 29 maggio – porta in scena una delle opere pucciniane più amate. La regia è di Renato Bonajuto, che del Coccia è il direttore dei cast, e la direzione d’orchestra è affidata al Maestro Fabrizio Maria Carminati, novarese di nascita, direttore artistico del Teatro Bellini di Catania, che dirige l’Orchestra Filarmonica Italiana.

Le scene sono di Giovanni Gasparro al suo debutto nel mondo della lirica, uno dei più affermati pittori neocaravaggeschi italiani, di fama internazionale, le cui opere sono esposte in importanti collezioni pubbliche e private. Il critico d’arte Vittorio Sgarbi l’ha definito “Il Caravaggio contemporaneo”.

«Finalmente portiamo in scena questa produzione che a luglio replicherà all’Ente Luglio Musicale Trapanese» ha commentato la direttrice del Coccia, Corinne Baroni, durante la presentazione.

«Sarà una Tosca dal gusto tradizionale, ma dal tocco contemporaneo, con una un’azione viva e reale – ha spiegato il regista -. Abbiamo cercato di correggere gli errori di alcuni allestimenti facendo un po’ ordine, studiando le celebrazioni religiose del primo Ottocento: il pomposo Te Deum del primo atto a cui siamo abituati ad assistere, sarà invece adeguato al periodo storico. L’aria del secondo atto “Vissi d’arte” sarà un monologo diretto di Tosca con Dio».

«I dipinti di Gasparro sono predominanti tanto da diventare un personaggio – ha detto lo scenografo, Danilo Coppola.

Il costumista Artemio Cabassi ha affermato che «la storia di quest’opera è già scritta e pensare ad ambientazioni diverse non è coerente. I personaggi hanno ancora caratteristiche settecentesche, tranne Tosca che è una pioniera».

Il Maestro Carminati ha, invece, ricordato che «qui al Coccia ho debuttato trent’anni fa come sostituto, ora sono felice di tornare. Tosca ha una partitura talmente perfetta che è già tutto scritto: non c’è battuta che non abbia indicazioni rispetto a ciò che deve succedere».

Due i cast: per la prima del 27 e la replica del 29 nel ruolo di Tosca ci sarà Charlotte-Anne Shipley, interprete di origini inglesi che si è già esibita nei maggiori teatri europei ed italiani. Cavaradossi è una delle voci tenorili più affermate nel panorama lirico internazionale Luciano Ganci, per la prima volta sulle tavole del Teatro Coccia. Il ruolo di Scarpia è interpretato dal baritono Francesco Landolfi, interprete dei principali ruoli di repertorio verdiano e pucciniano in prestigiosi teatri internazionali e sale da concerto; il Sagrestano e Sciarrone Stefano Marchisio, Angelotti/un carceriere è Graziano Dellavalle, Spoletta Saverio Pugliese.

Spazio ai giovani nello spettacolo del 28: Alessandra Adorno che dopo aver interpretato alcune tra le maggiori eroine delle opere di repertorio, debutta ora in Tosca e Ragaa Eldin, talento egiziano, vincitore, tra gli altri premi del premio miglior tenore all’Accademia Pucciniana di Torre del Lago, e che a Novara debutta il ruolo di Cavaradossi. 

Completano la compagine il Coro San Gregorio Magno, Maestro Mauro Trombetta e il Coro delle voci bianche del Teatro Coccia, con i Maestri Paolo Beretta e Alberto Veggiotti.

Lo spettacolo sarà preceduto dall’Operitivo in programma martedì 24 maggio alle 18.30 nel foyer del teatro le più belle arie di Tosca da ascoltare assaporando il nuovo cocktail studiato appositamente per l’opera in scena.

Biglietti in vendita presso la biglietteria del Teatro in Via Fratelli Rosselli 47 e online su www.fondazioneteatrococcia.it.

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Al Coccia debutta la Tosca attesa da tre stagioni

Una Tosca attesa da tre stagioni, bloccata a causa della pandemia, che finalmente debutta sul palco del Coccia. La nuova produzione del teatro novarese – in programma con tre repliche 27, 28 e 29 maggio – porta in scena una delle opere pucciniane più amate. La regia è di Renato Bonajuto, che del Coccia è il direttore dei cast, e la direzione d’orchestra è affidata al Maestro Fabrizio Maria Carminati, novarese di nascita, direttore artistico del Teatro Bellini di Catania, che dirige l’Orchestra Filarmonica Italiana.

Le scene sono di Giovanni Gasparro al suo debutto nel mondo della lirica, uno dei più affermati pittori neocaravaggeschi italiani, di fama internazionale, le cui opere sono esposte in importanti collezioni pubbliche e private. Il critico d’arte Vittorio Sgarbi l’ha definito “Il Caravaggio contemporaneo”.

«Finalmente portiamo in scena questa produzione che a luglio replicherà all’Ente Luglio Musicale Trapanese» ha commentato la direttrice del Coccia, Corinne Baroni, durante la presentazione.

«Sarà una Tosca dal gusto tradizionale, ma dal tocco contemporaneo, con una un’azione viva e reale – ha spiegato il regista -. Abbiamo cercato di correggere gli errori di alcuni allestimenti facendo un po’ ordine, studiando le celebrazioni religiose del primo Ottocento: il pomposo Te Deum del primo atto a cui siamo abituati ad assistere, sarà invece adeguato al periodo storico. L’aria del secondo atto “Vissi d’arte” sarà un monologo diretto di Tosca con Dio».

«I dipinti di Gasparro sono predominanti tanto da diventare un personaggio – ha detto lo scenografo, Danilo Coppola.

Il costumista Artemio Cabassi ha affermato che «la storia di quest’opera è già scritta e pensare ad ambientazioni diverse non è coerente. I personaggi hanno ancora caratteristiche settecentesche, tranne Tosca che è una pioniera».

Il Maestro Carminati ha, invece, ricordato che «qui al Coccia ho debuttato trent’anni fa come sostituto, ora sono felice di tornare. Tosca ha una partitura talmente perfetta che è già tutto scritto: non c’è battuta che non abbia indicazioni rispetto a ciò che deve succedere».

Due i cast: per la prima del 27 e la replica del 29 nel ruolo di Tosca ci sarà Charlotte-Anne Shipley, interprete di origini inglesi che si è già esibita nei maggiori teatri europei ed italiani. Cavaradossi è una delle voci tenorili più affermate nel panorama lirico internazionale Luciano Ganci, per la prima volta sulle tavole del Teatro Coccia. Il ruolo di Scarpia è interpretato dal baritono Francesco Landolfi, interprete dei principali ruoli di repertorio verdiano e pucciniano in prestigiosi teatri internazionali e sale da concerto; il Sagrestano e Sciarrone Stefano Marchisio, Angelotti/un carceriere è Graziano Dellavalle, Spoletta Saverio Pugliese.

Spazio ai giovani nello spettacolo del 28: Alessandra Adorno che dopo aver interpretato alcune tra le maggiori eroine delle opere di repertorio, debutta ora in Tosca e Ragaa Eldin, talento egiziano, vincitore, tra gli altri premi del premio miglior tenore all’Accademia Pucciniana di Torre del Lago, e che a Novara debutta il ruolo di Cavaradossi. 

Completano la compagine il Coro San Gregorio Magno, Maestro Mauro Trombetta e il Coro delle voci bianche del Teatro Coccia, con i Maestri Paolo Beretta e Alberto Veggiotti.

Lo spettacolo sarà preceduto dall’Operitivo in programma martedì 24 maggio alle 18.30 nel foyer del teatro le più belle arie di Tosca da ascoltare assaporando il nuovo cocktail studiato appositamente per l’opera in scena.

Biglietti in vendita presso la biglietteria del Teatro in Via Fratelli Rosselli 47 e online su www.fondazioneteatrococcia.it.

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Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore