Al Coccia i versi senza tempo di Gianni Rodari

“Le favole dove stanno? Ce n’è una in ogni cosa. 
La favola sta lì dentro da tanto tempo, e non parla:
è una bella addormentata e bisogna svegliarla”.

I versi senza tempo di Gianni Rodari, nel centenario della sua nascita, risbocciano in uno spettacolo per tutta a famiglia che andrà in scena domani, domenica 9 febbraio, alle 16 al Teatro Coccia. “Favole al Telefono” è, infatti, una fiaba in musica, una sorta di carosello musicale di favole in grado di parlare ai bambini di oggi e a quelli di allora, che sono poi i genitori di oggi.

Sono storie, quelle di Gianni Rodari, che non conoscono il passare del tempo, che conservano immutate le doti originali di eleganza, di ironia, di freschezza che da sempre costituiscono i punti di forza di quella inesauribile capacità di invenzione che Rodari sapeva coniugare con la puntuale, seria e civile osservazione della realtà contemporanea.

 

 

Ma dove saranno finite oggi le storie piene di fantasia che, appunto, il ragionier Bianchi di Varese, rappresentante di commercio degli anni Sessanta, era solito raccontare al telefono alla sua bimba ogni sera prima che questa si addormentasse? Che fine hanno fatto le dolcissime strade di cioccolato? I saporitissimi palazzi di gelato? Le tabelline paradossali? E tutti quei bizzarri personaggi come lo Stragenerale Bombone Sparone Pestafracassone o Re Mida che non riusciva più a dormire e a mangiare perché ogni cosa che toccava diventava d’oro?

Forse tutte queste storie sono rimaste intrappolate proprio nel telefono, perdute nei suoi fili, incastrate in qualche strano meccanismo e non riescono più ad uscire. Del resto oggi i telefoni sono completamente cambiati. È giunto finalmente il momento di liberarle e di farle tornare a vivere.

I personaggi sono interpretati da Massimo Finocchiaro (Giovannino),  Andrea Rodi (Conte) Cornetta, Maria De Zaiacomo (Madame Phone),  Francesca Brusati (Bianca), Nicholas Rossi (Gettone). Da un’idea di Meri Malaguti e Roberto Terribile con le musiche originali di Valentino Corvino (direttore compositore di “Mettici il cuore” lo spettacolo con Antonino Cannavacciuolo).

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Cecilia Colli

Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore

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Al Coccia i versi senza tempo di Gianni Rodari

“Le favole dove stanno? Ce n’è una in ogni cosa. 
La favola sta lì dentro da tanto tempo, e non parla:
è una bella addormentata e bisogna svegliarla”.

I versi senza tempo di Gianni Rodari, nel centenario della sua nascita, risbocciano in uno spettacolo per tutta a famiglia che andrà in scena domani, domenica 9 febbraio, alle 16 al Teatro Coccia. “Favole al Telefono” è, infatti, una fiaba in musica, una sorta di carosello musicale di favole in grado di parlare ai bambini di oggi e a quelli di allora, che sono poi i genitori di oggi.

Sono storie, quelle di Gianni Rodari, che non conoscono il passare del tempo, che conservano immutate le doti originali di eleganza, di ironia, di freschezza che da sempre costituiscono i punti di forza di quella inesauribile capacità di invenzione che Rodari sapeva coniugare con la puntuale, seria e civile osservazione della realtà contemporanea.

 

 

Ma dove saranno finite oggi le storie piene di fantasia che, appunto, il ragionier Bianchi di Varese, rappresentante di commercio degli anni Sessanta, era solito raccontare al telefono alla sua bimba ogni sera prima che questa si addormentasse? Che fine hanno fatto le dolcissime strade di cioccolato? I saporitissimi palazzi di gelato? Le tabelline paradossali? E tutti quei bizzarri personaggi come lo Stragenerale Bombone Sparone Pestafracassone o Re Mida che non riusciva più a dormire e a mangiare perché ogni cosa che toccava diventava d’oro?

Forse tutte queste storie sono rimaste intrappolate proprio nel telefono, perdute nei suoi fili, incastrate in qualche strano meccanismo e non riescono più ad uscire. Del resto oggi i telefoni sono completamente cambiati. È giunto finalmente il momento di liberarle e di farle tornare a vivere.

I personaggi sono interpretati da Massimo Finocchiaro (Giovannino),  Andrea Rodi (Conte) Cornetta, Maria De Zaiacomo (Madame Phone),  Francesca Brusati (Bianca), Nicholas Rossi (Gettone). Da un’idea di Meri Malaguti e Roberto Terribile con le musiche originali di Valentino Corvino (direttore compositore di “Mettici il cuore” lo spettacolo con Antonino Cannavacciuolo).

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Novarese, giornalista professionista, ha lavorato per settimanali e tv. A La Voce di Novara ha il ruolo di direttore