Al Faraggiana lo spettacolo tratto dal libro di Maria Adele Garavaglia “La colpa di una madre”: 

Mercoledì 28 settembre va in scena "Cumuli neri portano pioggia" con la regia di Mariarosa Franchini ed Eleonora Calamita

Dalla libreria al palco, il libro “La colpa di una madre. Un processo di fine medioevo” di Maria Adele Garavaglia, racconta gli aspetti più delicati dell’essere umano attraverso la storia medievale di Giovannina, madre accusata di infanticidio, documentata dagli atti originali del processo riportati alla luce a inizio novecento. La pièce teatrale, nata a partire dal testo edito da Interlinea, affronta la relatività del vero in una commedia di alto valore sociale che traspone una tragedia del passato nella realtà contemporanea. Lo spettacolo si inserisce nella cornice della rassegna inaugurata dalla Fondazione Teatro Faraggiana “Città in scena”, momento di crescita e condivisione dedicato ai professionisti del settore oltre che ai giovani studenti che si approcciano al mondo del teatro.

Sul palco saranno i giovani interpreti dell’associazione culturale novarese Sognattori a dare forma al romanzo, cercando di sensibilizzare il pubblico contemporaneo sulla complessità delle nostre scelte e della nostra coscienza, nei momenti in cui la razionalità umana si trova al confine con i sentimenti.

“La colpa di una madre” Vespolate, nella campagna novarese, è il teatro in cui si dipana la terribile vicenda di Giovannina, una povera donna processata e condannata per infanticidio nel 1450. Ma fu veritiera la sua confessione, estorta con la tortura? Maria Adele Garavaglia, sulla scorta degli atti del processo ritrovati e pubblicati nel 1915, costruisce un avvincente romanzo unendo al “vero storico” il “vero poetico” di manzoniana memoria, che illumina la storia perché intuisce le motivazioni dell’agire nella psicologia umana, nei dettami della coscienza e nelle regole della ragione.

Maria Adele Garavaglia novarese, è autrice di numerosi testi, soprattutto scolastici e per ragazzi. Per Interlinea ha pubblicato nelle collane per l’infanzia Il colore del bambino, e nelle collane di varia Grido silenzioso, Aurora e le altre, Un prefetto per l’Italia.

Condividi:

Facebook
WhatsApp
Telegram
Email
Twitter

© 2024 La Voce di Novara - Riproduzione Riservata
Iscrizione al registro della stampa presso il Tribunale di Novara

Picture of Redazione

Redazione

Condividi l'articolo

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

SEGUICI SUI SOCIAL

Sezioni

Al Faraggiana lo spettacolo tratto dal libro di Maria Adele Garavaglia “La colpa di una madre”: 

Mercoledì 28 settembre va in scena “Cumuli neri portano pioggia” con la regia di Mariarosa Franchini ed Eleonora Calamita

Dalla libreria al palco, il libro “La colpa di una madre. Un processo di fine medioevo” di Maria Adele Garavaglia, racconta gli aspetti più delicati dell’essere umano attraverso la storia medievale di Giovannina, madre accusata di infanticidio, documentata dagli atti originali del processo riportati alla luce a inizio novecento. La pièce teatrale, nata a partire dal testo edito da Interlinea, affronta la relatività del vero in una commedia di alto valore sociale che traspone una tragedia del passato nella realtà contemporanea. Lo spettacolo si inserisce nella cornice della rassegna inaugurata dalla Fondazione Teatro Faraggiana “Città in scena”, momento di crescita e condivisione dedicato ai professionisti del settore oltre che ai giovani studenti che si approcciano al mondo del teatro.

Sul palco saranno i giovani interpreti dell’associazione culturale novarese Sognattori a dare forma al romanzo, cercando di sensibilizzare il pubblico contemporaneo sulla complessità delle nostre scelte e della nostra coscienza, nei momenti in cui la razionalità umana si trova al confine con i sentimenti.

“La colpa di una madre” Vespolate, nella campagna novarese, è il teatro in cui si dipana la terribile vicenda di Giovannina, una povera donna processata e condannata per infanticidio nel 1450. Ma fu veritiera la sua confessione, estorta con la tortura? Maria Adele Garavaglia, sulla scorta degli atti del processo ritrovati e pubblicati nel 1915, costruisce un avvincente romanzo unendo al “vero storico” il “vero poetico” di manzoniana memoria, che illumina la storia perché intuisce le motivazioni dell’agire nella psicologia umana, nei dettami della coscienza e nelle regole della ragione.

Maria Adele Garavaglia novarese, è autrice di numerosi testi, soprattutto scolastici e per ragazzi. Per Interlinea ha pubblicato nelle collane per l’infanzia Il colore del bambino, e nelle collane di varia Grido silenzioso, Aurora e le altre, Un prefetto per l’Italia.

© 2020-2024 La Voce di Novara
Riproduzione Riservata