Al Sant’Andrea di Pernate i C’era l’Acca omaggiano Pirandello

La compagnia teatrale bellinzaghese si esibirà il 25 febbraio

La compagnia “C’era l’Acca” continua la sua tournée sul territorio e arriva a Pernate con la nuova produzione. Sabato 25 febbraio alle 21.15, sul palco del Teatro Sant’Andrea, la rassegna dedicata alle compagnie amatoriali propone “L’uomo, la bestia e la virtù”, commedia in tre atti di Luigi Pirandello.

In scena Nena Paese, Marco Bolazzi, Filippo Spatola, Leonardo Latagliata, Ilenia Aly, Chiara Gavinelli, Giorgia Botta, Gino Cinotti, Erica Verzotti e Roberto Boggio con la regia di Francesco Varano. «È motivo di particolare orgoglio – hanno commentato i membri della compagnia bellinzaghese – tornare a calcare le scene dopo la parentesi del Covid che ha forzatamente limitato la nostra operatività. Il ritorno sulle scene con un nuovo spettacolo coincide per la prima volta con l’approccio a uno dei grandi autori del Novecento, Luigi Pirandello, e anche con la prima collaborazione della compagnia con il torinese Francesco Varano, pluripremiato regista nell’ambito del teatro amatoriale piemontese. L’opera, scritta nel 1919 si rivela essere, sotto l’apparente leggerezza e comicità, una farsa tragica che irride i falsi valori morali e religiosi di una umanità ipocrita: una commedia esilarante e allo stesso tempo atroce. Il trasparente signor Paolino, professore privato, ha una doppia vita: è l’amante della signora Perella, moglie trascurata del Capitano Perella, capitano di mare che torna raramente a casa, ha un’altra donna a Napoli ed evita di avere rapporti fisici con la moglie, usando ogni pretesto. La tresca potrebbe durare a lungo e indisturbata ma, inaspettatamente, la signora Perella rimane incinta del professor Paolino. Il professore è costretto ad adoperarsi per gettare la sua amante fra le braccia del marito che si fermerà in casa una sola notte, studiando tutti i possibili tragicomici espedienti».

I temi fondamentali dell’opera sono «la maschera e il suo opposto – si legge nelle note di regia -. Nel testo Pirandello dà vita a tre personaggi che indossano le maschere esplicitate nel titolo: l’Uomo, la Bestia e la Virtù. Ognuno di loro, come il tono farsesco della commedia prevede, cela dentro di sé l’esatto opposto di ciò che manifesta pubblicamente. Così l’Uomo rappresentato dal professor Paolino, motore dell’intera vicenda, nasconde la sua bestialità dietro a una morale di cui parla ma che non applica; la Virtù, ovvero la Signora Perella, porta in grembo la prova della sua discesa nel peccato e il Capitano Perella, che si comporta da Bestia a casa sua, in realtà è facilmente addomesticato in altri lidi. La messa in scena rispetta fedelmente il testo e il contesto in cui l’autore ha dato vita all’opera. È una commedia che, pur trattando i temi tipici della poetica pirandelliana, li declina in un’atmosfera più scollacciata, con qualche concessione alla comicità dei personaggi che danno vita a dialoghi e monologhi frizzanti. Unica nota di originalità rispetto all’ambiente originale è l’assenza di sipario a dividere i tre atti,poiché la vicenda si svolge nell’arco di ventiquattr’ore, dalla mattina prima alla mattina dopo;si è deciso di mantenere gli spettatori all’interno dell’atmosfera senza interruzioni cronologiche,in modo da far loro vivere la storia in totale adesione con gli attori che la interpretano».

Biglietti: 10 euro l’intero, ridotto 8. Per le prenotazioni scrivere a prenotazioneonline@cinemapernate.it. Il cartellone è disponibile sul sito www.cinemapernate.it.

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La compagnia teatrale bellinzaghese si esibirà il 25 febbraio

La compagnia “C’era l’Acca” continua la sua tournée sul territorio e arriva a Pernate con la nuova produzione. Sabato 25 febbraio alle 21.15, sul palco del Teatro Sant’Andrea, la rassegna dedicata alle compagnie amatoriali propone “L’uomo, la bestia e la virtù”, commedia in tre atti di Luigi Pirandello.

In scena Nena Paese, Marco Bolazzi, Filippo Spatola, Leonardo Latagliata, Ilenia Aly, Chiara Gavinelli, Giorgia Botta, Gino Cinotti, Erica Verzotti e Roberto Boggio con la regia di Francesco Varano. «È motivo di particolare orgoglio – hanno commentato i membri della compagnia bellinzaghese – tornare a calcare le scene dopo la parentesi del Covid che ha forzatamente limitato la nostra operatività. Il ritorno sulle scene con un nuovo spettacolo coincide per la prima volta con l’approccio a uno dei grandi autori del Novecento, Luigi Pirandello, e anche con la prima collaborazione della compagnia con il torinese Francesco Varano, pluripremiato regista nell’ambito del teatro amatoriale piemontese. L’opera, scritta nel 1919 si rivela essere, sotto l’apparente leggerezza e comicità, una farsa tragica che irride i falsi valori morali e religiosi di una umanità ipocrita: una commedia esilarante e allo stesso tempo atroce. Il trasparente signor Paolino, professore privato, ha una doppia vita: è l’amante della signora Perella, moglie trascurata del Capitano Perella, capitano di mare che torna raramente a casa, ha un’altra donna a Napoli ed evita di avere rapporti fisici con la moglie, usando ogni pretesto. La tresca potrebbe durare a lungo e indisturbata ma, inaspettatamente, la signora Perella rimane incinta del professor Paolino. Il professore è costretto ad adoperarsi per gettare la sua amante fra le braccia del marito che si fermerà in casa una sola notte, studiando tutti i possibili tragicomici espedienti».

I temi fondamentali dell’opera sono «la maschera e il suo opposto – si legge nelle note di regia -. Nel testo Pirandello dà vita a tre personaggi che indossano le maschere esplicitate nel titolo: l’Uomo, la Bestia e la Virtù. Ognuno di loro, come il tono farsesco della commedia prevede, cela dentro di sé l’esatto opposto di ciò che manifesta pubblicamente. Così l’Uomo rappresentato dal professor Paolino, motore dell’intera vicenda, nasconde la sua bestialità dietro a una morale di cui parla ma che non applica; la Virtù, ovvero la Signora Perella, porta in grembo la prova della sua discesa nel peccato e il Capitano Perella, che si comporta da Bestia a casa sua, in realtà è facilmente addomesticato in altri lidi. La messa in scena rispetta fedelmente il testo e il contesto in cui l’autore ha dato vita all’opera. È una commedia che, pur trattando i temi tipici della poetica pirandelliana, li declina in un’atmosfera più scollacciata, con qualche concessione alla comicità dei personaggi che danno vita a dialoghi e monologhi frizzanti. Unica nota di originalità rispetto all’ambiente originale è l’assenza di sipario a dividere i tre atti,poiché la vicenda si svolge nell’arco di ventiquattr’ore, dalla mattina prima alla mattina dopo;si è deciso di mantenere gli spettatori all’interno dell’atmosfera senza interruzioni cronologiche,in modo da far loro vivere la storia in totale adesione con gli attori che la interpretano».

Biglietti: 10 euro l’intero, ridotto 8. Per le prenotazioni scrivere a prenotazioneonline@cinemapernate.it. Il cartellone è disponibile sul sito www.cinemapernate.it.

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