Al teatro degli Scalpellini l’ironia di Gianna Coletti

“Mamma a carico, mia figli ha 90 anni”, è questo il titolo del nono appuntamento al teatro degli Scalpellini a San Maurizio per la stagione teatrale “Vado a teatro”. Un monologo, di e con Gianna Coletti, regia di Gabriele Scotti, produzione Teatro degli Incamminati, organizzazione Stefania Cito che andrà in scena sabato 18 alle 21.

 

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La storia racconta di una donna di cinquant’anni, Gianna, e una vecchia ribelle di novanta, cieca, che porta occhiali 3D perché da sempre è abituata ad avere qualcosa sul naso; non cammina più e la testa ogni tanto va per conto suo. Quella vecchia è Anna, la madre di Gianna.

Attraverso una storia vera e personalissima lo spettacolo parla di tematiche universali come il prendersi cura di chi ci ha generato, il conflitto genitori e figli a tutte le età, la lotta per accettare ciò che la vita ci dà e ci toglie. Lo fa con grazia, ferocia, umorismo, musica.

Si tratta di un testo che nasce da un libro, scritto proprio da Coletti ed edito da Einaudi nel 2015 e prima di approdare in teatro è stato un film, proiettato nelle sale nel 2013 con premio Cicae Art Cinema ad Annecy nel 2012, Premio Fice miglior Film Indipendente nel 2013, miglior film al Miff di Mosca nel 2015.

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Al teatro degli Scalpellini l’ironia di Gianna Coletti

“Mamma a carico, mia figli ha 90 anni”, è questo il titolo del nono appuntamento al teatro degli Scalpellini a San Maurizio per la stagione teatrale “Vado a teatro”. Un monologo, di e con Gianna Coletti, regia di Gabriele Scotti, produzione Teatro degli Incamminati, organizzazione Stefania Cito che andrà in scena sabato 18 alle 21.

 

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La storia racconta di una donna di cinquant’anni, Gianna, e una vecchia ribelle di novanta, cieca, che porta occhiali 3D perché da sempre è abituata ad avere qualcosa sul naso; non cammina più e la testa ogni tanto va per conto suo. Quella vecchia è Anna, la madre di Gianna.

Attraverso una storia vera e personalissima lo spettacolo parla di tematiche universali come il prendersi cura di chi ci ha generato, il conflitto genitori e figli a tutte le età, la lotta per accettare ciò che la vita ci dà e ci toglie. Lo fa con grazia, ferocia, umorismo, musica.

Si tratta di un testo che nasce da un libro, scritto proprio da Coletti ed edito da Einaudi nel 2015 e prima di approdare in teatro è stato un film, proiettato nelle sale nel 2013 con premio Cicae Art Cinema ad Annecy nel 2012, Premio Fice miglior Film Indipendente nel 2013, miglior film al Miff di Mosca nel 2015.

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