Questo giovedì 8 settembre alle ore 18, come anteprima dei Giovedì letterari in biblioteca, il giovane biologo novarese Stefano Roccio presenta il volume “La natura non ha Copyright” (Beisler editore), con esposizione di tavole tratte dal libro. L’appuntamento si svolgerà presso la Biblioteca Civica Negroni di Novara, in corso Cavallotti 6.
Come può il martin pescatore aiutarci nella progettazione di treni supersonici? Come un coleottero ci consente di coltivare verdure nel deserto? Come può il ragno ispirare la produzione di materiali antibatterici? Come riesce un seme ad aumentare la resa delle turbine a vento? Questa è la biomimesi, la scienza della nuova Era e del Cambiamento. “Mimando” i meccanismi che governano la natura, l’uomo cerca le soluzioni ai bisogni e alle necessità di questo nostro tempo. Le applicazioni di questo principio sono numerose e affascinanti. In un certo senso è legittimo affermare che il primo ad applicare la biomimesi fu Leonardo da Vinci quando, studiando le macchine volanti, prendeva a esempio il volo degli uccelli. Da allora, la natura non ha mai smesso di stupirci. Come si scrive nel libro: «E di ispirarci. Leggete questo libro: guarderete la natura con altri occhi e inevitabilmente ne avrete immenso rispetto. In fondo, siamo tutti biomimetici».
Stefano Roccio è un biologo e illustratore nato nel 1994. Cresciuto a Cerano, nella provincia novarese, attualmente vive e lavora ad Amsterdam. I suoi studi lo portano a specializzarsi inizialmente in biologia molecolare e genetica, per poi cambiare ambito. Trova nel mondo della biomimesi, disciplina che studia l’innovazione ispirata dal mondo naturale, il tassello mancante che unisce il suo amore per la scienza e la natura, con la passione per il disegno e l’illustrazione. Collabora con diverse realtà, tra le quali università, aziende e fondazioni per progetti improntati sulla sostenibilità e la tutela del territorio.
La natura non ha Copyright è il suo primo libro e si augura che possa essere d’ispirazione per giovani e adulti, stimolandoli ad osservare, riflettere, creare e non essere mai sazi di curiosità.