Con il tradizionale taglio del nastro si è aperta questa mattina nel cortile del Castello Visconteo – Sforzesco la nona edizione di Exporice, la rassegna – mercato dei prodotti tipici del Novarese, che si protrarrà anche nella giornata di domani, domenica 11 settembre.
Una mattinata articolata in tre fasi, come ha avuto modo di illustrare la presidente dell’Atl della Provincia di Novara, Maria Rosa Fagnoni. Inizialmente è avvenuta la presentazione della mostra “Storie di terra”, dove sono esposte alcune opere dell’artista oleggese GP Colombo, che ha lavorato adattando alcune immagini storiche in bianco e nero di risaie e luoghji legati al riso. Le “ricomposizioni colorate” di GP Colombo, come sono state definite, si potranno ammirare anche nella giornata di lunedì 12 e martedì 13 settembre dalle 15 alle 18.30. Poi diventerà itinerante e sarà proposta in altre località della provincia.
Al piano superiore dell’edificio spazio alla lettura con la nuova guida della collana di Repubblica “Le terre del riso. Segreti e profumi del Triangolo d’oro”. L’incontro, preceduto dai saluti istituzionali portati dal sindaco Alessandro Canelli e dalla segretaria della Camera di commercio Monte Rosa Laghi Alto Piemonte Cristina D’Ercole, ha visto l’intervento da remoto di Giuseppe Cerasa, direttore delle guide proposte dallo storico quotidiano fondato da Eugenio Scalfari, e di Pierangela Fiorani, tra le “firme” di prestigio che hanno arricchito la pubblicazione, mentre un contributo è stato portato anche da Paola Vassalli, moglie dello scrittore che più di altri “cantò” le terre del riso.
La mattinata è stata chiusa da un’interessante tavola rotonda, moderata dal giornalista Gianfranco Quaglia, che ha visto tra l’altro l’intervento del presidente dell’Ente nazionale risi e dei rappresentanti delle tre tre organizzazioni del comparto. Nel corso dell’incontro è emersa la generale preoccupazione degli addetti per la particolare situazione climatica registrata quest’anno, ma sul tavolo sono state gettate alcune proposte che possano permettere una ripresa della coltivazione di un prodotto come il riso. Un patrimonio che deve essere salvaguardato in ogni forma.