I vini italiani, piemontesi e in particolare delle quattro province del “Quadrante” nord-orientale della nostra regionale hanno sempre più successo. Lo hanno confermato gli addetti ai lavori del settore, numeri alla mano, dopo il recente “Vinitaly”. E lo hanno ribadito questa mattina, sabato 15 aprile, in occasione dell’apertura al Castello di Novara della sesta edizione del Taste Alto Piemonte, la rassegna – che fra masterclass, una nostra fotografica, la presenza di un’enoteca temporanea e altre iniziative sul territorio – convoglierà sino a lunedì tanti appassionati, mettendo in mostra i risultati degli sforzi compiuti da oltre una cinquantina di aziende produttrici delle dieci denominazioni (tra cui spiccano le due Docg, Ghemme e Gattinara) riconosciute per quanto riguarda Novarese, Vercellese, Biellese e Verbano Cusio Ossola.
A fronte di una domanda che fortunatamente, grazie anche a una consolidata qualità, continua a crescere (in particolare sul fronte dell’export, che “assorbe” la maggior parte delle oltre 2 milioni di bottiglie prodotte), nei prossimi anni questi volumi saranno «destinati purtroppo a diminuire a causa di una serie di problematiche legate ai cambiamenti climatici, che hanno provocato in passato anche grandinate devastanti e ora un’estate come quella del 2022 con una forte carenza di acqua».
A parlare è Andrea Fontana, presidente del consorzio tutela nebbioli Alto Piemonte, che aggiunge: «I nostri vini sono apprezzati, hanno successo. Le quote di mercato sono destinate ad aumentare, ma a fronte di una crescita nella domanda ci sarà un calo dell’offerta. Ecco perché dovremo cercare di compensare migliorando il posizionamento economico dei nostri vini».
A margine della cerimonia del taglio del nastro, Stefano Vercelloni, vicepresidente nazionale dell’associazione “Città del Vino”, ha confermato la candidatura dell’Alto Piemonte, insieme al Gran Monferrato, a “Città europea del vino”: «La nostra è una “rete” europea che comprende un centinaio di città. Ogni anno viene indicato un territorio vinicolo e ogni tre questo riconoscimento spetta all’Italia». Dopo Marsala, Conegliano – Valdobbiadene e Sannio – Falanghina. Dopo lo stop legato alla pandemia «ci candidiamo per ottenere questo premio nel 2024». Il dossier sarà inviato a fine mese e il verdetto sarà emesso all’inizio di giugno.
Tutte le informazioni legate alla manifestazione in svolgimento Castello si possono trovare sul sito www.tastealtopiemonte.it.