Apro l’anima e gli occhi. Coscienza interiore e comunicazione s’intitola il nuovo titolo di Eugenio Borgna, una riflessione nata in occasione dell’edizione 2021 del Festival della Dignità Umana che chiude questo fine settimana. Sarà proprio il luminare della psichiatria a tenere la conferenza si questa sera, 30 settembre, alle 21 al Teatro Salina di Arona in dialogo con il collega Vittorio Lingiardi.
«Apro l’anima e gli occhi» è il verso di Clemente Rebora che ispira Eugenio Borgna ad aprire il suo e il nostro cuore su temi essenziali del senso della vita come i modi in cui comunichiamo: con le parole o con il silenzio. Il grande psichiatra e scrittore fa capire quale sia la vera sorgente di emozioni, pensieri e scelte, anche di fronte al dolore dell’anima e del corpo che disturba ogni dialogo. Così anche l’esperienza della paura del Covid può lasciare però spazio alla speranza. L’invito è di rivivere gli incontri passati dell’esistenza di ciascuno per comprendere la realizzazione presente della propria coscienza interiore. Un libro per «salvare il silenzio in un momento storico in cui lo si aggredisce da molte parti».
Secondo la presidente dell’Associazione Dignità e Lavoro, Luisella Ferrari, «la dignità, fulcro del Festival, affonda le sue radici nel valore della persona, nella sua unicità, originalità e irripetibilità. Oggi, dopo l’esperienza della pandemia e della conseguente “infodemia” è fondamentale capire come comunicare e trasmettere temi complessi a tutti su più livelli, non solo scientifico ma anche e soprattutto umano. Per questo il comitato scientifico, di cui fanno parte Giannino Piana, Eugenio Borgna, Giovanni Cerutti, Roberto Cicala, Giulia Cogoli e Davide Maggi, ha individuato quest’anno il tema della comunicazione».