La cultura trasforma la città in una Città Teatro. Arona Città Teatro sull’Acqua torna con il suo festival dal 6 all’11 settembre, firmato dalla direzione artistica di Dacia Maraini.
Dacia Maraini ha anche scritto il testo dello spettacolo “Cenerentola. Camminando sulle nuvole”, prima nazionale giovedì 8 settembre alle 21.30 con repliche fino a domenica 11 al Lagoscenico dell’Antico Porto di Arona.
«Un testo sconvolgente, estremamente femminista – ha spiegato la regista Monica Maimone – Cenerentola arriva dal Nord Africa su un barcone e quindi per costituzione del nostro mondo ingiusto è costretta a essere serva. Ha poi un incidente, causato dalle donne per cui lavora, che la priva di una gamba. Cosa può fare? Trovare un principe azzurro? Lei il principe lo trova sì, ma decide di non sceglierlo. Respinge l’idea che il destino di una donna debba essere quello di un matrimonio e di una famiglia. Decide di diventare un’atleta paralimpica, di essere se stessa e contare sulle proprio forze: questo è rivoluzione ed è questo che vogliamo dire».
«Ho scritto questo testo tenendo conto delle straordinarie capacità visionarie di Monica Maimone – ha commentato Dacia Maraini – la nuova Cenerentola sarà infatti non solo raccontata con le parole, ma inventata e disegnata con immagini in movimento. Questa è una Cenerentola moderna, che viene esclusa dalla società perché ha un difetto fisico, considerata inutile, da buttare via. Le persone con una menomazione vengono giudicate inferiori eppure abbiamo visto tutti come gli atleti paralimpici possano praticare attività diverse, dimostrando che il corpo può ottenere risultati grazie alla volontà, all’intelligenza. Lo sport non è solo questione di fisicità, ma è anche questione spirituale e psicologica, strettamente collegata alla creatività. Questa Cenerentola è la rivincita di chi ha delle disabilità: un messaggio forte».
La colonna sonora è di Francesco Binni, le Cenerentole acrobate sono Marina Enea e Paulina Bravo Hernandez; costumi di Barbara Petrecca; protesi di Giorgio Regina e Sarita Sassi; direzione tecnica di Daniele Cappelletti; produzione Rosanna Giovagnoli e Nanì Maimone con l’assistenza di Lucrezia Bellin.
Oltre alla produzione in esclusiva, che ha il sostegno del Comitato Italiano Paralimpico, ricco programma, come sempre, di teatro e parola nelle diverse giornate.
Il teatro nel Parcoscenico della Rocca Borromea
Martedì 6 settembre alle 20.15 il teatrodanza di “Autour du corps. Omaggio al Bauhaus”, un viaggio cosmico in cui tutto ruota attorno a un corpo vestito da nove cerchi concentrici che pulsa e respira. Aereo contorno e ingombro pesante; richiamo al cosmo e alla terra. Dentro e fuori dai cerchi a disegnare le orbite in dura potenza o in grazia, a riflesso e a contrasto. La gonna invita a un viaggio onirico e ipnotico che parla di forme, di corpi, di equilibrio e disequilibrio oltre che di pesantezza e di respiro, allegoria della nostra condizione umana. Accade che possono venirci a cercare immagini aspre o dolci per convertire e rinnovare lo sguardo. Tracce di spirali, cerchi, linee, punti, accompagnate da una rielaborazione della Sagra della Primavera di Stravinsky e da una composizione dal ritmo potente e incalzante.
Coreografia Tiziana Arnaboldi; interpreti Marta Ciappina, Françoise Parlanti; musica Mauro Casappa; ideazione oggetto Claudia Broggi architetto; creazione luci François Gendre, Elia Albertella; coproduzione Teatro San Materno Ascona, Neuestheater Basilea-Dornach.
Giovedì 8 settembre alle 20.15 “Hotel Paradiso”, il teatro di maschera della Familie Flöz: strane cose accadono nel tranquillo Hotel Paradiso, un piccolo albergo di montagna gestito con pugno di ferro dalla anziana capo-famiglia. Ci sono quattro stelle che troneggiano sull’entrata e una fonte che promette la guarigione di malattie fisiche e psichiche. Ma si intravedono nubi all’orizzonte. Il figlio sogna il vero amore mentre combatte una dura battaglia con la sorella per mantenere il controllo sulla gestione dell’albergo. La donna del piano ha un problema di cleptomania e il cuoco ha una passione, quella di macellare, non solo animali… Quando il primo cadavere affiora, tutto l’albergo scivola in un vortice di strani avvenimenti e la chiusura sembra solo una questione di tempo.
Sabato 10 settembre sempre alle 20.15 “Clown in libertà”, teatrocirco con la compagnia Teatro Necessario, di e con Leonardo Adorni, Jacopo Maria Bianchini, Alessandro Mori. Un concerto continuamente interrotto dalle divagazioni comiche dei musicisti o uno spettacolo di clownerie ben supportato dalla musica? Clown in libertà è un momento di euforia, ricreazione e ritualità catartica per tre buffi, simpatici e talentuosi clown che paiono colti da un’eccitazione infantile all’idea di avere una scena e un pubblico a loro completa disposizione. Senza un racconto enunciato e senza alcuno scambio di battute, si racconta, dunque, un pomeriggio un po’ anomalo. Ecco quindi sequenze di mano a mano, duelli al rallentatore, intricati passaggi di giocoleria rubandosi ripetutamente gli attrezzi, e ancora evoluzioni e piramidi. La musica è la vera colonna portante dell’azione e dello sviluppo narrativo: l’intero spettacolo risulta così come un grande, unico e continuo viaggio musicale che non si interrompe quasi mai, nemmeno durante le acrobazie più impensabili.
Il teatro a domicilio: Teatrocondominio Le Fornaci
Venerdì 9 settembre alle 19 “Kilombo” della Compagnia Progetto Rescue, con Vicente Cabrera e Camilla Sandri Bellezza. Kilombo è il luogo della tradizione, della scoperta delle origini, dove si tramandano esperienze attraverso canti, ritmi ma soprattutto storie. Un concerto divertente, un viaggio, capace di raccontare con musica e parole le lotte e le passioni dei popoli latinoamericani, ideato per incontrare il pubblico popolare e vario che abita le corti: dai bambini, agli adulti, agli anziani, delle più diverse estrazioni sociali.
Teatro di strada
In piazza del Popolo venerdì 9, sabato 10 e domenica 11 settembre dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 20 “La dinamica del controvento”, compagnia Teatro Necessario, ideazione Julien Lett, al pianoforte Irene Michailidis. Una macchina del tempo, un sogno a occhi aperti, un momento di sospensione, di fantasia, un gioco fragile e ipnotico alla ricerca di equilibrio e di stabilità: gli spettatori vengono trasportati dalle suadenti note di un pianoforte suonato dal vivo e cullati dal lento movimento di un tappeto che si libra a mezz’aria, ruotando senza sosta. Chi sale a bordo è invitato a lasciare a terra peso, gravità, pensieri e a varcare la soglia di un mondo in cui la musica riempie il tempo e ne fa uno spartito da suonare, una pagina dopo l’altra, un giro dopo l’altro… La Dinamica del Controvento è un’installazione di ferro, vecchi libri e damigiane, il cui meccanismo è concepito come una delle giostre del tempo che fu, ma con un magico potere in più: portare la musica classica per le strade, le piazze, le fiere, i festival e gli eventi nello spazio pubblico, coinvolgendo e affascinando spettatori di tutte le età.
Sul lungolago Nassiriya sabato 10 e domenica 11 alle 18 “Dolce salato” firmato da Circo Carpa Diem. Lui è ingenuo, distratto e sognatore, lei è energia pura, velocità e movimento. Insieme sono come l’acqua e la farina, insieme preparano il pane in una giornata che sembra semplice e normale, proprio come il pane quotidiano, ma in realtà è magica e sorprendente, esattamente come loro due. Tullio legge a testa in giù sospeso a un palo, Vroni va in bicicletta pedalando con le mani e guidando con i piedi. Sono buffi, teneri e surreali, impastano a quattro mani e mentre attendono che il pane lieviti e si cuocia regalano un viaggio nel tempo e nei sentimenti.
Teatro in barca
La barcascenica Pinta alle 17, 18 e 19 di sabato 10 e domenica 11 salpa per il viaggio di “Erotica sudamericana in Agüita Santa” a cura de Il menù della poesia. Voce e chitarra classica e la musica ribelle latinoamericana. Dal Son cubano alla Zamba argentina, dalla Cumbia colombiana al Joropo venezuelano arriviamo alla Capishca ecuatoriana per toccare tutti i ritmi e le tradizioni dei cantori che hanno reso celebri questi paesi. Con Camilla Sandri Bellezza e Vicente Cabrera.
Incontri con gli autori
Il festival 2022 viene aperto dallo scrittore Alessandro Barbaglia con il suo ultimo romanzo “La mossa del matto” in Villa Ponti alle 18.30 martedì 6 settembre.
Mercoledì 7 settembre alla stessa ora ma in piazza San Graziano, la direttrice artistica Dacia Maraini presenta il suo memoir “Caro Pier Paolo” dedicato a Pasolini. Alle 20 a Villa Ponti Roberto Cotroneo propone “Chet” accompagnato dal trio jazz formato dai maestri Alberto Mandarini, Andrea Cocco e Davide Merlino.
Giovedì 8 ospite in piazza San Graziano alle 18.30 Stefania Auci, recente Premio Bancarella, racconta la saga dei Florio de “I leoni di Sicilia” e “L’inverno dei leoni”.
Venerdì 9 alle 18.30 in piazza San Graziano Lorenzo Cremonesi parte da “Guerra infinita” per raccontare il suo lavoro di inviato. Alle 21 al Battello una serata dedicata alla poesia con Antonella Anedda.
Sabato 10 alle 18.30 in piazza San Graziano Matteo Bussola presenta “Il rosmarino non capisce l’inverno”.
Chiude la rassegna di parola Fabio Genovesi domenica 11 settembre alle 18.30 in piazza San Graziano con il monologo tratto da “Il calamaro gigante”.
L’anteprima
Sabato 3 settembre alle 20.30 nell’anfiteatro di Villa Zuccoli a Dagnente “Songs of the water spirits”, regia di Nicolò Bongiorno, il documentario inno sacro agli spiriti che abitano e proteggono le acque. La sfida di una società laboratorio incastonata tra le spettacolari vette dell’Himalaya, alla ricerca di una via verso un “antico futuro”, può ispirare le economie occidentali e ognuno di noi al cambiamento?