Sono stati resi noti nei giorni scorsi i vincitori dell’edizione numero 22 del premio letterario internazionale “Città di Arona – Gian Vincenzo Omodei Zorini”. Nonostante le preoccupazioni degli ultimi mesi per la situazione sanitaria, il circolo culturale “Gian Vincenzo Omodei Zorini” che da sempre promuove l’iniziativa, si è adoperato per il suo svolgimento anche quest’anno, coordinando il lavoro delle giurie e attivandosi per l’organizzazione della cerimonia di premiazione, prevista il prossimo 17 ottobre al PalaCongressi “Salina”.
Nella prima sezione (51 gli articoli pubblicati pervenuti alla giuria) primo posto per Federico Carle con “Gradus”, a pari merito (ma che non entra nella classifica dei premi” con “Valliera, tradizione e futuro”), che ha preceduto Lucia Lo Bianco con “Sarà Palermo ancora” e Amalia di Bartolo con “L’arte del canestraio”.
Nella seconda sezione (140 in tutto gli elaborati consegnati, tutti racconti brevi sul tema del Civid) successo per Marco Speciale con “Giona, che visse nella balena” e segnalazione per Domenico Pujia con “Quaranta occhi”. Sul secondo gradino del podio Vittorio Caratozzolo, docente di Trento, che con i suoi studenti della Secondaria di primo grado “Bresadola” ha realizzato un’originale quanto significativa “Intervista al Covid 19”. Terzo posto per Sergio Rustichelli di Moncalieri con “Transito ergo sum” e segnalazione per il giovane albanese di Tirana Un ulteriore premio speciale sarà conferito a Tino Radice, 92 anni di Borgolavezzaro, per le cinque opere proposte che si sono presentate come profonde riflessioni in rima sulle sensazioni relative alla pandemia.
Nell’immagine di repertorio, la premiazione in occasione di una delle passate edizioni, del noto giornalista locale Ettore Mo, corrispondente di guerra e inviato speciale del “Corriere della Sera”.