Sono trascorsi quasi dieci anni dalla fondazione del movimento artistico Gruppo11. Undici artisti profondamente diversi nello stile e nella tecnica, ma accomunati dal desiderio di esprimere, sperimentare, conoscere, crescere. E se anche l’arte, nel contesto di una società moderna sempre più veloce, non vuole restare indietro, ecco che – dopo due anni di pandemia che ha fortemente penalizzato il settore nel rapporto diretto con il pubblico – la collettiva presentata in questi giorni presso la galleria novarese San Marco di viale Volta 93, assume nel vero senso della parola quei connotati di ripresa accelerata.
L’allestimento, curato e proposto dai due principali esponenti del gruppo come Andreas Bianchi e Cristiano Monteforte, è ovviamente eterogeneo come suggerisce lo stesso titolo Multifaceted. Nello spazio viene offerto un interessante percorso, dove nulla è lasciato al caso. Partendo dal nome stesso del gruppo, Undici. Per la numerologia, come ha ricordato la critica d’arte Federica Mingozzi nella sua presentazione durante il vernissage, «rappresenta la saggezza, la solidità e la stabilità. Il “gruppo” ben rappresenta questo aspetto, pur nelle diverse espressioni artistiche. Le collettive hanno sempre la particolarità di lasciare spazio a quelle che sono le diverse modalità espressive di ognuno degli artisti coinvolti. Le multiformità sono determinate dalla capacità differenti e anche dagli approcci diversi a quello che è il mondo dell’arte».
Altro aspetto sottolineato da Mingozzi è quello della capacità tecnica: «Abbiamo delle opere iperrealiste di straordinario peso anche dal punto di vista della rappresentazione figurata». In questo frangente bene si sposano gli oli su lino di Andreas Bianchi e Bernardo Ariatta; come i fiori dalle tonalità delicate in pieno contrasto il fondale nero di Cristiano Monteforte, passando poi a Laura Finali&Elisa Bernuzzo, capaci di proporre un gioco di costruzione come il collage abase di fumetti a uno quasi distruttivo come la lamiera tagliata. Ma questo per citare aolo alcuni elementi di una mostra che propone, in veste di “guest”, anche una scultura in bronzo di Rabarma, una tecnica mista su carta di Roberto Crippa, un multiplo di Mimmo Rotella e uno “en bois” di Giulio Turcato. La mostra è visitabile sino al 9 aprile, dal luned’ al sabato dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19. Info telefonando al 346 9550022.