Il progetto di valorizzazione territoriale dell’Agenzia turistica della Provincia di Novara “In viaggio nel Novarese”, che vuole essere anche una parte del cosiddetto “Riparti Piemonte” dopo l’emergenza pandemica, è nato per essere «un contenitore con al suo interno tantissime iniziative, che va in qualche modo a riprendere l’anima culturale della stessa agenzia, attraverso una serie di itinerari storico-culturali che si sono poi trasformati in percorsi turistici che hanno dato una connotazione al nostro territorio». Lo ha detto questa mattina – lunedì 5 luglio – la presidente dell’Atl Maria Rosa Fagnoni presentando l’iniziativa “Le terre dei monaci nel Novarese”: «Paesaggi, con una particolare attenzione è rivolta all’età Medievale, e scenari che hanno dato un’impronta a quello che noi abbiano oggi. Pensiamo a mulini, rogge, canali di irrigazione, vitigni».
Un progetto – che si è tradotto nella realizzazione di una nuova cartina turistica provinciale – che ha visto il coinvolgimento di due dipartimenti dell’Università del Piemonte Orientale. Erano infatti presenti Carla Ferrario, docente del corso di Gestione e promozione del turismo, e Raffaella Affermi, che oltre a essere componente del cda dell’Atl insegna a Vercelli nel Dipartimento di Studi umanistici in un corso che sviluppa un particolare percorso riguardante il patrimonio culturale. Con loro Gabriele Ardizio, archeologo ed esperto scientifico, che ha curato i vari testi e la pianificazione dei percorsi, parlando di quello che è un po’ il tema del progetto, quello dei monaci, costruendo cinque percorsi che non presentano una strutturazione topografica ma piuttosto tematica. Una presenza, ha sottolineato ancora Fagnoni, «perché noi ci prefiggiamo sempre di garantire una cura scientifica a quello che proponiamo ai turisti».
Una scelta particolare è stata quella di non accompagnare la cartina con immagini fotografiche, «ma ci siamo avvalsi di disegni di Marina Cremonini, perché l’idea era quella di ripercorre una sorta di “cahier de voyages” tanto caro al turista di epoche precedenti». Ma il progetto non si esaurisce qui: nel prossimo fine settimana (sabato 10 e domenica 11 luglio) dieci siti potranno essere visitati, mentre altri lo saranno a ottobre in contemporanea con la presentazione di un video «che racconterà visivamente tutta la trasformazione che hanno subito questi luoghi. Tutto il materiale sarà inserito sul nostro sito internet e in un angolo della cartina è presente anche un “QR-Code”dove l’utente potrà scoprire anche tutti gli altri luoghi. Un lavoro con l’Università che crediamo rappresenti l’avvio di ulteriori collaborazioni».
I luoghi aperti gratuitamente al pubblico nel prossimo fine settimana, dove i turisti potranno incontrare guide abilitate, sono la chiesa di San Nicola alla Baraggiola (Borgomanero), la chiesa di San Pietro (Carpignano Sesia), lo Spazio Tam (Cureggio), l’Oratorio della Santissima Trinità (Momo), il Chiostro della Canonica del Duomo (Novara), il Museo Civico etnografico e archeologico “Fanchini” (Oleggio), la Cantina dei Santi (Romagnano Sesia), l’Abbazia dei Santi Nazario e Celso (S. Nazzaro Sesia), la Pieve di San Genesio (Suno), la chiesa di Santa Maria delle Grazie (Vicolungo). Orari e ulteriori dettagli contattando l’Atl al numero 0321 394059 oppure sul sito www.turismonovara.it.