Caro Guido,
scrivere degli auguri di compleanno che non siano banali non è mai facile. Per un compleanno così illustre, il compito è ancora più arduo. Già, perchè forse non tutti sanno che oggi, lunedì 27 aprile 2020, tu compi 100 anni: un traguardo importante, che in pochi raggiungono, e che va celebrato come un Trionfo, la cerimonia che gli antichi romani usavano per celebrare l’entrata in città di un generale vittorioso di ritorno da una guerra.
In effetti, se ci pensi, questo centenario, il 2020 dico, suona più come una guerra che come una festa. Consolati, però, a Gianni Rodari, tuo coetaneo e quasi conterraneo (l’hai mai conosciuto?) non è andata tanto meglio; per non parlare di Beethoven, che quest’anno di anni ne compie 250, o Raffaello che dovrebbe celebrare i 500 della morte…
Il periodo è terribile, siamo tutti d’accordo, e spazio per le celebrazioni non ce n’è, ma non ci dimentichiamo comunque di te, senza però mettere in secondo piano quelle che sono le priorità di questo momento.
No? Non ne sei convinto? Dici che Novara ti ha un po’ deluso? Hai ancora in mente quel concerto al Coccia in cui il pubblico era molto dubbioso di quel direttore così giovane sul podio dell’orchestra? Alla fine è stato un successo trionfale, e non poteva essere altrimenti con te come protagonista. E poi non dimenticare che sei il pupillo di Toscanini, lo scorbutico per eccellenza, e il ragazzo degli dei di Elisabeth Schwarzkopf, uno dei più grandi soprani della storia. Sei davvero una persona straordinaria.
E a proposito di Novara, ricorda: nemo propheta in patria. Ma ricorda anche che noi novaresi siamo un po’ come la casa: nascondiamo ma non rubiamo, facciamo fatica a mettere in mostra le nostre eccellenze, ma ne siamo anche terribilmente orgogliosi.
Guarda il conservatorio, che oltre a portare il tuo nome, detiene gelosamente tutto il tuo archivio; o chi in questi anni ha scritto libri su di te, ti ha sempre ammirato e continua a farlo. O l’associazione Amici della Musica che da quarant’anni porta avanti un festival a te dedicato. O il Teatro Coccia che, insieme al Regio di Torino e ad altre realtà culturali della città, ha riproposto il Premio internazionale per giovani direttori d’orchestra.
Insomma, non sarà il miglior compleanno della tua vita, però la data è storica e va presa sul serio. Auguri Guido, i tuoi 100 anni non saranno dimenticati: è la promessa di noi novaresi, è il regalo di tutta la città.
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